Ftse Mib: grande segnale ribassista. ENI e Saipem, che fare?

Per il Ftse Mib c'è spazio di discesa in abbondanza: ecco i prossimi target al ribasso.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib continua ad arretrare dopo il fallito attacco ad area 28.000. Quali le attese per le prossime sedute?

Il mancato superamento dei 28.000 punti da parte del Ftse Mib ha spinto i corsi in prima battuta a incrociare al ribasso a 27.510 puoti la media mobile a 21 sedute.

In seguito l’indice ha aperto un gap-down che lo ha portato a violare a 27.170 punti anche il supporto dinamico ascendente di breve termine.

Ftse Mib: brutto segnale ribassista

La somma di questi elementi porta secondo me a un grande segnale ribassista, tra l’altro spazio di discesa ce n’è e anche in abbondanza, perché gli indicatori tecnici sono ancora decisamente distanti dalla zona di ipervenduto.

In quest’ottica, al ribasso i prossimi obiettivi sono individuabili a 26.620 punti, dove passa la media mobile a 50 sedute, e poi più giù fino ad area 26.225 punti, dove è posto un primo supporto abbastanza significativo di breve-medio termine.

La view su ENI e Saipem

ENI e Saipem oggi mostrano più forza del Ftse Mib. Qual è la sua view su entrambi?

Eni sta tentando di mantenersi al di sopra della resistenza statica di breve termine a 13,15 euro e la tenuta di questo livello potrebbe riportare i corsi verso i 13,5 euro prima e in seguito in direzione dei 14 euro, dove coincidono anche le medie mobili a 21 e a 50 sedute.

Sotto i 13,15 euro ENI potrebbe scendere verso i 12,8 euro prima e successivamente fino al supporto cruciale dei 12,5 euro.

La candela disegnata oggi da Saipem non è ribassista, ma il segnale generato non è di certo positivo.

I corsi hanno violato a quota 1,4 euro il supporto statico di breve termine e sempre oggi hanno incrociato al ribasso a quota 1,37 euro la media mobile a 50 giorni, confermando il downtrend in atto dall’1 marzo.

Al ribasso i prossimi target li individuo a 1,2 euro e poi a 1,05/1 euro, mentre rialzi credibili si avranno per Saipem solo oltre quota 1,4 euro.

L’analisi di Leonardo

Leonardo oggi sale in controtendenza dopo i dati del 2022. Cosa può dirci di questo titolo?

Leonardo ha aggiornato il top da inizio anno, superando la resistenza statica di medio-lungo termine in area 11 euro.

Mercato permettendo, il titolo potrebbe proseguire nell’uptrend di fondo in atto dalla seconda metà di novembre scorso e allungare il passo verso la soglia dei 12 euro prima ed eventualmente spingersi fino ai 12,5/12,75 euro, magari dopo una fase laterale di consolidamento.

A chi volesse acquistare Leonardo suggerisco di fissare uno stop loss a 10,5 euro, dove passa ora la media mobile a 21 sedute.

Strategia su Azimut e Banca Mediolanum

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Banca Mediolanum e Azimut e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Banca Mediolanum analogamente al Ftse Mib ha violato la media mobile a 21 sedute a quota 9,175 euro, ma a differenza dell’indice, i corsi potrebbero completare la formazione di un bel triplo minimo ascendente.

L’ultimo livello di questa figura è in area 9 euro, quindi la tenuta di questa soglia potrebbe favorire un recupero dei corsi con obiettivo in zona 9,5 euro.

Per Azimut vale la regola di non tentare di afferrare il coltello che cade. Il titolo ha incrociato al ribasso le medie mobili a 21 e a 50 sedute, rispettivamente a 22,2 e a 22,55 euro.

In seguito è stato violato il supporto statico a quota 22 euro e ora Azimut sta scivolando verso area 20 euro.

Se questa soglia dovesse dimostrarsi un valido livello di supporto, allora si potrebbe assistere a un’inversione rialzista.

Sotto i 20 euro Azimut potrebbe scendere verso i 19,15 euro prima e in seguito in direzione dei 18 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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