Ftse Mib: possibile un rallentamento, ma il trend non cambia

Il Ftse Mib non accenna a frenare la sua ascesa, pur mostrando un po' meno vivacità al rialzo.

Al pari di quanto accaduto ieri, anche oggi le Borse europee si sono presentate al close precedute da segni diversi.

A rimanere indietro è stato il Cac40 che ha ceduto lo 0,18%, mentre il Ftse100 e il Dax sono saliti rispettivamente dello 0,26% e dello 0,6%.

Ftse Mib sempre più in alto

In luce verde anche Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato a 27.160 punti, sui minimi intraday, con un progresso dello 0,15%, dopo aver segnato un massimo a 27.377 punti.

Anche oggi l’indice delle blue chip ha aggiornato i massimi di periodo, ritracciando però in maniera più vistosa dai top rispetto alla vigilia.

Si conferma la buona impostazione del Ftse Mib che pare non voler rinunciare a raggiungere livelli sempre più alti, pur mostrando un po’ meno slancio rispetto alle ultime sedute.

Ftse Mib: segnali di stanchezza?

Questo potrebbe essere letto come un primo segnale di stanchezza per il Ftse Mib che sicuramente bisogno di una pausa prima di mettere a segno nuovi e più rilevanti progressi.

Per il momento non ci sono alcune indicazioni di una possibile inversione, ma non sarà da escludere un ripiegamento dei corsi che permetta di scaricare almeno in parte il forte ipercomprato raggiunto dai principali indicatori e oscillatori.

In quest’ottica è plausibile un ritorno del Ftse Mib in area 27.000, sotto cui lo storno proseguirà verso i 26.700 e i 26.500 punti.

Oltre quest’ultimo livello la discesa assumerà un carattere più incisivo, con il rischio di arretramento fino a quota 26.000 punti.

Segnali di forza si avranno con la tenuta di area 27.000 e con il contestuale superamento dei 27.400/27.500 punti.

Una rottura decisa di questo livello aprirà le porte a un’estensione rialzista in direzione dei 28.000 punti, raggiunti i quali sarà difficile ipotizzare da subito nuove salite.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Sul fronte macro USA si segnala solo l’aggiornamento relativo alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che nell’ultima settimana dovrebbero salire da 183mila a 194mila unità.

Sul versante societario da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Kellogg e di Duke Energy, con un eps previsto a 0,84 e a 1,06 dollari.

Per le trimestrali di PepsiCo e di Philipp Morris si stima un utile per azione di 1,65 e di 1,24 dollari.

A mercati chiusi l’attenzione si sposterà sui dati di PayPal e Motorola Solutions che per non deludere le attese dovranno centrare l’obiettivo di un eps di 1,24 e di 3,43 dollari.

I market movers in Europa

In Europa si guarderà alla Germania dove è atteso il dato preliminare dell’inflazione che a gennaio dovrebbe salire dell’1,1% dopo il calo dello 0,8% precedente.

Per domani è in agenda una riunione straordinaria del Consiglio Europeo alla quale prenderà parte anche Christine Lagarde, presidente della BCE.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire Banca Generali, Buzzi Unicem ed Enel che presenteranno i dati preliminari del 2022, mentre Mediobanca alzerà il velo sui dati del primo semestre 2022/2023.

Al test dei conti saranno chiamati anche BFF Bank, Banca Ifis, Gefran, illimityBank, Sanlorenzo, Banca Profilo, Banco di Desio e Brianza, Piquadro, Intred e Racing Force.

Da segnalare anche Ascopiave che sarà impegnata nella presentazione del piano strategico 2022-2026.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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