Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it[.](http://www.prtrading.it./)
Il Ftse Mib ha reagito dopo essere sceso sotto quota 28.000 punti. Ci sono le condizioni per ulteriori recuperi nel breve?
Continua il moto ondoso laterale tra fine estate e inizio autunno per il Ftse Mib, tra la chiusura del gap down a 29.275 punti e quella del gap up a 28.800 punti circa, con la scorsa ottava in negativo e il rimbalzo proprio sul secondo livello, oltre che sui supporti della media a 24 settimanale e di quella a 100 giornaliera in zona 27.967-28.063 punti, con chiusura a 28.243 punti.
Ftse Mib: quali scenari nel breve?
Nel breve, prevale un quadro neutro-negativo, con possibile ritorno a una discesa sui supporti giornaliero e settimanale sopra citati e sui minimi della scorsa ottava a 27.811 punti.
La rottura di questa soglia provocherebbe un approfondimento delle vendite per il Ftse Mib, con spazio per i supporti statici mensili in zona 27.566-27.381 punti e la media a 200 giornaliera a 27.286 punti.
La tenuta di questo livello dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi, pena ulteriori crolli importanti verso 27.080-26.864 punti e il doppio supportone settimanale mensile intorno a 26.666 punti.
Viceversa, solo sopra la forte resistenza di 28.561 punti potremo assistere ad un vero ritorno degli acquisti, con spazio verso zona 28.829-29.129 punti per un nuovo assalto alla chiusura del gap down già citato a 29.275 punti.
Sopra questo livello è possibile un ritorno verso i massimi di periodo tra 29.447 e 29.597 punti, prima del top relativo a 29.757 punti, il cui superamento farebbe scattare una nuova gamba rialzista verso 30mila-30.500 punti tanto per gradire.
Focus su Banca MPS e Banca Generali
Nel settore finanziario, qual è la sua view su Banca Monte Paschi e Banca Generali e quali strategie ci può suggerire per entrambi?
Banca MPS, dopo il noto crollo delle quotazioni negli ultimi anni e un minimo a novembre 2022, sta facendo un lungo e abbastanza ampio movimento laterale, con recente risalita e presente discesa verso importanti supporti giornalieri.
Nello specifico, dopo il bottom a 1,4866 euro dello scorso anno, abbiamo assistito ad un ottovolante tra 1,80-1,95 e 2,66-2,45 euro circa, con qualche finta rottura in un senso o nell’altro, e attuale discesa dopo un doppio massimo decrescente a 2,909 e 2,79 euro verso la media daily a 100 periodi in zona 2,41-2,37 euro circa.
Possibile ripresa per Banca Monte Paschi sopra 2,57 euro, con supporti a 2,464 e 2,41 euro e resistenze a 2,725 e 2,844 euro.
Banca Generali aveva toccato un massimo relativo a inizio anno, seguito da un proditorio crollo, con un doppio minimo che ha favorito la recente ripresa, la formazione di un doppio massimo decrescente e la presente fase laterale, in attesa di una nuova chiara direzionalità, in un senso o nell’altro.
Infatti, dopo un top poco sotto i 35 euro a gennaio, Banca Generali ha iniziato una forte discesa, con minimo relativo a marzo poco sopra i 27 euro, forte ripresa su doppio top al momento decrescente a 34,97-34,70 euro circa e attuale oscillazione tra 34,10-33,20 euro circa.
Nuovi progressi si avranno per Banca Generali solo sopra 34,20 euro con supporti a 32,50-31,60 euro e resistenze a 36,80-37,70 euro.
L’analisi di Snam e Terna
Come valuta l’attuale impostazione di Snam e Terna e quali strategie ci può suggerire per queste due utility?
Snam dopo il massimo relativo della scorsa primavera ha intrapreso la strada del ribasso, con recente sequenza di minimi e massimi decrescenti che ha confermato il trend negativo, nonostante il presente timido tentativo di rimbalzo.
In concreto, dopo il massimo a 5,198 euro di aprile è scattata una forte correzione, con recente accelerazione dei corsi verso 4,382-4,40 euro e attuale fase di “rimbalzino” verso 4,49-4,45 euro circa.
Eventuali timidi scenari rialzisti si avranno per Snam sopra 4,50 euro, con supporti a 4,27-4,162 euro e resistenze a 4,83 e 5,08 euro.
Terna dopo il massimo storico dello scorso anno ha intrapreso la strada del crollo, seguito da un buona ripresa, con recente massimo relativo decrescente e presente fase chiaramente ribassista, nonostante un tentativo di rimbalzo di breve.
Infatti, dopo il top di tutti i tempi a 8,37 euro del maggio 2022 è crollata alla fine dello stesso anno, con falsa rottura ribassista di quota 6 euro, rimbalzo recente a 8,24 euro circa e attuale nuova fase ribassista verso 7,03-7,25 euro circa con chiusura intorno a 7,13 euro.
Una timida e rischiosa “ripresina” dei corsi si avrà per Terna solo sopra 7,26 euro, con supporti a 6,91 e 6,64 euro e resistenze a 7,67-8,05 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?
Monitorare con attenzione: ENEL, POSTE ITALIANE al rialzo e FERRARI, TENARIS al ribasso.