Ftse Mib: attese nuove tensioni. Meglio Banco BPM o Bper?

Il Ftse Mib si sta avvicinando a un supporto chiave, la cui rottura alimenterà nuovi ribassi. La view di Filippo Diodovich.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

I mercati azionari hanno vissuto un mese di gennaio nel segno delle vendite e stanno provando a recuperare terreno. Cosa aspettarsi?

Situazione molto complessa per i mercati azionari dopo il meeting della BCE. La riunione dell’istituto di Francoforte è stata abbastanza sorprendente, non tanto nel comunicato, ma nella conferenza stampa del governatore Lagarde.

La BCE non ha effettuato cambi nelle strategie monetarie, nei tassi di interesse (-0,50% quello sui depositi e 0 quello sulle operazioni di rifinanziamento principale) e nei piani di acquisto di titoli (PEPP scade a marzo e poi APP rafforzato).

Nella conferenza stampa successiva alle scelte di politica monetaria, il governatore Christine Lagarde ha, tuttavia, modificato l’approccio della banca centrale rispetto alla crescita dei prezzi al consumo.

Secondo Largarde i rischi sull’inflazione sono orientati verso l’alto soprattutto nel breve termine.

Nella prossima riunione del Governig Council che si terrà nel mese di marzo, quando saranno annunciate le stime su inflazione, crescita e occupazione nell’eurozona, i membri della BCE valuteranno attentamente i dati e in caso di forti pressioni inflazionistiche potrebbero velocizzare il processo di tapering nei prossimi trimestri.

In tal modo sarebbero più flessibili per procedere anche a un rialzo del costo del denaro, seguendo così l’esempio della Bank of England (che i tassi li ha già rialzati) e della Federal Reserve (molto vicina a rialzarli).

I mercati azionari dovranno digerire queste nuove prospettive di possibile cambio di rotta in politica monetaria delle banche centrali e ci aspettiamo ulteriori tensioni nelle prossime settimane.

Il Ftse Mib sta recuperando dai minimi toccati nell’ultima settimana di gennaio. C’è ancora benzina per salire?

L’indice italiano ha provato una reazione risalendo fino a 27.500 punti, per poi tornare a scendere sotto i 27.000mila punti. Abbiamo posto un primo supporto importante a 26.685 punti.

L’eventuale cedimento di questo riferimento potrebbe peggiorare il quadro tecnico di breve del FTSE Mib, gettando le basi per una estensione della discesa in direzione dei 26.000 e dei 25.700 punti, sostegni strategici anche in ottica di medio/lungo termine.

Segnali contrari solamente con una perentoria vittoria di 27.558 punti, preludio a un possibile allungo del Ftse Mib verso i 28mila punti.

Lo Spread BTP-Bund è tornato a salire. Quali previsioni nel breve periodo?

Siamo tornati a parlare di spread perché dai 135 punti base di inizio settimana siamo saliti oltre i 150 basis points, sulla scia delle crescenti pressioni inflazionistiche e sulle prossime strategie della Banca Centrale europea.

Dopo l’apertura di Lagarde a una possibile revisione delle strategie monetarie, sono saliti i rendimenti di tutti i titoli di stato europei (anche il rendimento del bund è tornato a essere positivo), tuttavia i paesi con debiti più alti soffrono di più ed evidenziano i rialzi maggiori dei propri rendimenti.

Inoltre in Italia rimane ancora un leggero rischio di incertezza politica dopo la travagliata elezione del Presidente Mattarella.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi dovrà in breve tempo riuscire a compattare la maggioranza di governo e raggiungere gli obiettivi del PNRR del primo semestre.

Banco BPM e Bper Banca sono tornati al centro degli acquisti in attesa dei dati del 2021 in arrivo la prossima settimana. Cosa può dirci di questi due titoli?

Siamo positivi sul comparto bancario che potrebbe essere il settore vincente del 2022 per il cambio delle condizioni economiche.

Tra i due istituti da lei citati preferiamo Banco BPM che ha mostrato un’accelerazione rialzista straordinaria nelle ultime sessioni, salendo fino a 2,98 euro e mettendo nel mirino il prossimo obiettivo dei 3 euro.

Crediamo che l’eventuale break-out rialzista di 3 euro potrebbe dare la forza necessaria ai prezzi per realizzare un nuovo segmento rialzista con target a 3,08 euro, picco del 25 ottobre 2021, e 3,09 euro, massimo dell’estate 2021. Primi segnali negativi sotto 2,82 euro.

Anche su BPER Banca abbiamo prospettive grafiche rialziste. Servirà tuttavia una perentoria vittoria al di sopra di 2 euro per rilanciare la spinta rialzista e puntare a nuovi obiettivi a 2,10 euro.

Indicazioni negative per Bper Banca si avranno in caso di discese sotto 1,90 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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