Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.
Il Ftse Mib ha aggiornato i massimi dell’anno con il test di area 27.000. C’è spazio per nuovi allunghi?
Ormai le ricoperture fanno da padrone, e non solo per gli ultimi shortisti, ma soprattutto per quelli di più vecchia data, e che magari hanno anche incrementato lo short su basi più alte, commettendo uno degli errori più gravi e pesanti che si possano fare negli investimenti in genere.
Il secondo errore è quello di shortare, o essere long, a leva.Il terzo è soprattutto per coloro che non usano lo stop loss, con cui si perde sempre, ma determinando però a priori la perdita sopportabile.
Per finire, l'ultimo errore è non usare le coperture, ovviamente contrarian, magari con le opzioni.
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, rimaniamo sempre negativi sui mercati, con primo target di breve-medio termine per il Ftse Mib fra 24.500/24.600 e 24.800/24.900 punti.
Per il medio-lungo termine anche un obiettivo finale compreso fra 22.500/22.600 e 22.800/22.900, toccati velocemente ed intraday.
Attenzione però nel coprire sempre la posizione short del future anche con titoli sottostanti fra i più liquidi e rappresentativi fra quelli che segnaliamo abitualmente.
Banco BPM e Bper Banca hanno vissuto una seduta da incubo venerdì. Che fare con i due titoli ora?
I due bancari paiono aver raggiunto, come indicato anche nelle precedenti interviste, un rapporto di concambio corretto, ed ormai si muovono in sintonia, con spostamenti anche importanti, più al ribasso che al rialzo, dando la sensazione che i massimi raggiunti possano essere quelli finali ed assoluti.
Il crollo simultaneo di entrambi conferisce un forte significato anche alla nostra tesi, poiché avvenuto subito dopo lo stop imposto ad inizio settimana da parte di Unicredit al deal con Banca Monte Paschi.
Ora i due titoli, Banco Bpm e Bper Banca, non dovrebbero essere più prede ma forse predatori o nella più equa situazione di unione paritetica, e quindi suddividersi l'onere. Ed ecco il perché delle copiose vendite su entrambi i titoli.
Come valuta l’attuale impostazione di Stellantis? Quali indicazioni operative ci può fornire per questo titolo?
Stellantis da poco sotto i 19 euro cum cedola, si è portato poco sopra i 17 euro, un po' per il blocco della produzione per la mancanza di componenti tecnologici, provenienti soprattutto dall'Asia, e conseguente ritardo della produzione e consegna.
Il calo è da ricondurre anche agli ultimi dividendi ordinari e straordinari staccati, che non saranno ripetitivi e magari minori.
Ora vedremo se lo storno fino ai supporti importanti posti fra 15,80/15,90 euro e 16,20/16,30 euro, potranno attirare volumi o meno.
Se detti livelli terranno sulle chiusure daily e weekly, si potrà iniziare nuovamente ad accumulare, in un primo momento in piccola quantità.
Il petrolio si muove a poca distanza dai top dell’anno, mentre l’oro fatica a riportarsi sopra i 1.800 dollari. Qual è la sua view su questi due cross?
L'oro potrebbe rafforzarsi, ma solo di poco fin anche area 1.850/1.880 dollari, ma solo per il possibile indebolimento del dollaro contro euro a rottura dell' attuale range 1,1550/1,1650 verso 1,1750/1,18, a breve-medio termine.
Sempre meglio e più reattivo l'Argento con l'attesa ripresa della produzione industriale, con obiettivo a breve-medio termine a 29,50/30 dollari.
Il petrolio si riposa e sta "digerendo" il lungo cammino fatto fino ai massimi di 85/86 dollari di WTI e Brent, stazionando anche qui poco sotto, con target di medio-lungo termine a 98/100 dollari.