Ftse Mib verso rottura decisiva? Stellantis e Banco BPM buy?

Il Ftse Mib è alle prese con importanti resistenze, la tenuta delle quali porterà a mettere sotto pressione i supporti. La view di Fabrizio Brasili.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

Le Borse viaggiano tutte a ridosso dei massimi, in alcuni casi storici: la tendenza in atto proseguirà?

Diventa sempre più complicato e quasi enigmatico il comportamento delle principali Borse occidentali e non solo.

I quattro principali indici azionari, pur battendo in testa, con il sempre più forte ipercomprato, rimangono sostanzialmente sempre vicini ai massimi assoluti.

E ci si domanda, in presenza di volumi molto sostenuti, se c'è chi compra, ci sarà pure chi vende no?Normalmente gli acquirenti sono numerosi, numericamente parlando, comprendendo, retail soprattutto, brokers, e fondi, ma i venditori sono numericamente invece molto inferiori, anche sei volumi dei titoli quasi si equivalgono.

Le mani forti la fanno da padrone, intendendo i grossi players internazionali, i vari importanti fondi pensione e gli Hedge Funds di vecchia e soprattutto di nuova generazione.

Quelli che noi chiamiamo i "Ragazzini terribili di Game Stop" e che nella passata settimana hanno replicato le scorribande  dell'autunno ed inverno scorsi.

Vicinissimi ai massimi assoluti il Russell 2000 e l'S&P500, mentre ancora poco sotto i record il Dow Jones e soprattutto il NASDAQ.

Sarà molto difficile per questi ultimi due superare i massimi assoluti, almeno nel breve.

Il Ftse Mib ha aggiornato leggermente i top del 2021: c’è spazio per nuove salite dai livelli attuali?

Con poche varianti, la musica sarà sempre legata e condotta dai mercati USA e dal dollaro.

Sempre mercati erratici, per lo meno nel brevissimo/breve termine e con scostamenti limitati ad una escursione fra 24.800/24.900 e 25.200/25.300 punti e poi più verosimilmente verso i 24.500/24.600 che verso i 25.500/25.600 punti.

Difficilmente quindi potremmo arrivare a rompere dette resistenze, mentre per il Ftse Mib il supporto dei 24.600 punti potrebbe più facilmente essere rotto, per raggiungere nel breve medio termine prima i 24.200/24.300 e poi i 23.800/23.900 punti.

Per il medio-lungo termine infine, in presenza di tensioni prolungate sui tassi, entrati in pieno nella fase di rialzo semi-annunciato, potremo assistere anche ad una perdita di un altro migliaio di punti o poco più fino a pervenire, anche se in netto ritardo, al target price di lungo termine dei 22.500/22.600 punti per il Ftse Mib.

Banco BPM e Bper Banca sono tornati al centro degli acquisti con rinnovati rumor: qual è la sua view su questi due titoli?

Per un po' i due bancari hanno viaggiato all'unisono, quasi a cercare dei prezzi di concambio ad una possibile fusione, di cui si parla da ormai quasi un anno!

Gran lavoro per gli arbitraggisti: poi il distacco si è ampliato fino ad arrivare quasi ad 1 euro, da una quotazione di poco più di due euro di BPER Banca ad una di poco meno di 3 euro di Banco BPM.

Storno più pronunciato della prima, che in un anno comunque ha visto raddoppiare il suo valore, e scesa fino ai 2 euro, rispetto alla seconda, che è pervenuta a 2,9 euro.

In questo modo si è data una chiara indicazione si mercati e soprattutto agli operatori, di puntare molto di più su Banco BPM.

In queste ultime sedute di sono scaldate ancora di più soprattutto Banca Popolare di Sondrio e Credem, da noi messe dal 2020 in una lista outperformer, insieme alle due sopracitate ed alla evergreen Intesa  Sanpaolo che da allora è passata da 1,40 a 2,40 euro, al netto delle cedole 2020 e 2021.

Come valuta l’attuale impostazione di Stellantis e Ferrari e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Stellantis è il nostro preferito e consigliato ai nostri lettori abbonati. Il titolo continua a fare massimi sempre più alti, dopo aver rotto anche i 15,50/15,60 euro e portandosi ben oltre i 16 euro, con a portata di mano nel breve medio termine anche i 17,50/18 euro.

Da segnalare anche i minimi supportivi sempre più alti: dai 13,50/13,60 euro ai recenti 14,20/14,30 euro, per poi accelerare verso area 15 euro ed appunto oltre.

Dai minimi 2020, questo ciclico per eccellenza, partendo da 5 euro è più che triplicato.Mantenere in piccole quantità e gestire vendendo opzioni call e put, seguendo i supporti e le resistenze sempre più alti su strike settembre/dicembre, out the Money.

Troppo speculativo Ferrari, ancora lontano un buon 15% dai massimi assoluti di quasi 195 euro, e con forti correnti di vendita anche in area 165/170 euro, che fanno da doppia resistenza assieme ai massimi assoluti.

E' anche lo scotto da pagare al dualismo del duplice settore a cui fa riferimento, automotive & lusso, e dagli scarsi risultati sportivi nella formula uno degli ultimi due anni.Il consiglio per Ferrari è quello di alleggerire.

E' il dollaro debole che fa salire il petrolio o il petrolio forte che lo fa scendere?

Noi propendiamo per la prima. Il dollaro in primis si svaluta per l'ingente stampa di moneta, che fa ingigantire il già enorme debito pubblico.

Gli USA sono dopo l'Arabia Saudita i più forti esportatori di petrolio WTI, ed anche autosufficienti per il grande contributo dello shale oil, reso più competitivo.

Dal movimento Contrarian delle esportazioni rese, appunto più competitive dalla debolezza del dollaro, contro euro.

Pensiamo comunque che anche qui siamo quasi giunti ad un punto ideale di massimo del WTI in area poco sotto 70 dollari ed il Brent poco sopra i 72  Dollari.Tirare troppo la corda non serve a nessuno.