Ftse Mib ancora scosso da BCE. Cosa si aspetta il mercato?

Ftse Mib ancora giù, ma meno degli altri indici europei: si ragiona ancora sulle novità annunciate ieri dalla BCE.

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per le Borse europee che continuano a muoversi in territorio negativo, sulla scia della brutta chiusura di Wall Street.

Borse UE ancora in calo: Ftse Mib scende meno degli altri

Il Cac40 e il Ftse100 si muovono quasi di pari passo, cedendo rispettivamente l’1,24% e l’1,21%, seguito dal Dax che scende dello 0,49%.

Si difende meglio degli altri il Ftse Mib che al momento mostra una flessione dello 0,38% a 23.635 punti, dopo aver toccato nell’intraday un minimo in area 23.500.

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L’indice delle blue chip perde terreno per la terza seduta di fila, ma sdi difende decisamente meglio rispetto alla vigilia, quando la giornata si è conclusa con un affondo del 3,45%.

BCE alza i tassi e si mostra più falco del previsto

A mandare in tilt i mercati azionari è stata la BCE che al termine della riunione di politica monetaria, ieri ha annunciato un rialzo di 50 punti base dei tassi di riferimento, un aumento in linea con le attese di mercato.

Gli analisti di Equita SIM però evidenziano che le indicazioni emerse dallo speech sono risultate più falco del previsto, sia per quanto riguarda la traiettoria di incremento dei tassi di interesse, che per quanto concerne la riduzione delle consistenze del PAA.

La SIM milanese si è focalizzata sulle principali indicazioni emerse ieri, segnalando che il Consiglio Direttivo ha spiegato che i tassi di interesse dovranno ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante, per permettere di raggiungere l’obiettivo di inflazione nel medio termine.

Lagarde prevede di alzare tassi per un certo periodo di tempo

Sebbene sia stato specificato che le decisioni sui tassi saranno guidate dai dati e sulla base di un approccio meeting by meeting, la presidente Lagarde ha indicato che si attende di rialzare i tassi di 50 punti base per un certo periodo di tempo, indicando “due, forse tre rialzi”.

La BCE non ha raggiunto il pivot sui tassi e sua la traiettoria di rialzo tassi non seguirà quella della FED.

BCE: ecco quando arriverà il quantitative tightening

A partire dagli inizi di marzo 2023, il portafoglio APP sarà ridotto a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto verrà reinvestita solo parte del capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo.

Equita SIM evidenzia che l’avvio del quantitative tightening è stato definito prima di quanto previsto dal consensus di mercato, che puntava ad aprile, e con un’intensità maggiore.

La BCE si aspetta che nell’attuale e nel prossimo trimestre ci possa essere contrazione economica, una recessione sarebbe comunque “breve e poco profonda”.

Le stime di crescita del GDP sono state riviste verso il basso, mentre quelle dell’inflazione sono state ritoccate al rialzo.

Cosa si aspettano i mercati ora?

Gli esperti di Equita SIM fanno notare che il consensus di mercato prevede due aumenti di tassi da 50 punti base nei prossimi due meeting e vede ora un tasso terminale oltre il 3% a settembre, in rialzo rispetto al precedente 2,8% stimato prima della riunione BCE.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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