Otto società del Ftse Mib staccano il dividendo

Otto società del Ftse Mib staccano il dividendo oggi, ecco un approfondimento grafico di ciascuna. E' il momento di comprarle?

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Otto società del Ftse Mib staccano il dividendo oggi, si tratta di 

Banca Generali (BGN.MI) 2,70 euro;

FinecoBank (FBK.MI) 0,53 euro;

Intesa Sanpaolo (ISP.MI) 0,07210 euro;

Mediobanca (MB.MI) 0,66 euro;

Poste It (PST.MI) 0,185 euro;

Recordati (REC.MI) 0,53 euro;

Tenaris (TEN.MI) 0,13 usd;

Terna (TRN.MI) 0,0982 euro.

Gli 8 titoli sono al momento tutti in calo: Banca Generali lascia sul terreno il 4,26% a 39,60 euro, FinecoBank l'1,26% a 16,815 euro, Intesa il 2,39% a 2,327 euro, Mediobanca il 3,93% a 10,145 euro, Poste l'1,37% a 11,90 euro, Recordati lo 0,04% 56,50 euro, Tenaris lo 0,48% a 9,446 euro e Terna il 2,17% a 6,568 euro. 

Andando ad analizzare il quadro grafico di questi titoli si notano tuttavia notevoli differenze.

Figura ribassista per Banca Generali

Banca Generali ha completato settimana scorsa una figura ribassista, un "doppio massimo", disegnato in area 43,40/50 euro a partire dal 10 novembre. La figura si colloca a ridosso del canale rialzista (coppia di linee parallele che contiene le oscillazioni dei prezzi) che parte dai minimi di gennaio. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra della base del canale, coincidente in area 38,50 con la media mobile esponenziale a 100 giorni, la flessione vista nelle ultime sedute potrà essere considerata di natura temporanea. In altre parole, a meno di una violazione di area 38,50, il ribasso attuale potrebbe essere visto come un'occasione di ingresso al rialzo sul titolo con obiettivi che inizialmente si collocano in area 44 euro ma che successivamente potrebbero estendere fino ai 49/50 euro. Sotto area 38,50 elevato rischio di cali fino ai 35 euro almeno.

FinecoBank resta al di sopra della media a 100 giorni

Anche nel caso di FinecoBank i segnali di rallentamento erano già emersi prima della discesa odierna. I prezzi sono comunque al di sopra della media mobile esponenziale a 100 giorni, indicatore che sintetizza con la sua posizione rispetto ai prezzi la condizione del trend di medio periodo (fino a che i prezzi sono al di sopra della media la tendenza può essere considerata al rialzo) e che transita in area 15,90 euro. Sotto quel supporto diverrebbe probabile il proseguimento della discesa almeno fino in area 15,10 euro. Fino a che i prezzi resteranno al di sopra di 15,90 la flessione sarà da leggere come una pausa del trend rialzista di fondo, che manterrà quindi intatta la possibilità di estendere con obiettivi che, al di sopra dei recenti record di quota 17,51, si collocano a 18,50 e a 20 euro circa. 

Intesa viola, di poco, un forte supporto

Intesa Sanpaolo è sceso questa mattina al di sotto di un importante duplice supporto, la trend line che sale dal minimo di gennaio e il lato inferiore del canale decrescente che contiene il ribasso dal top di metà ottobre. Le due linee sono in transito in area 2,35 euro. Se i prezzi riusciranno a terminare la seduta al di sopra di 2,35 sarà possibile sperare di avere visto il peggio della fase calante. In caso di recuperi oltre 2,48/50, lato alto del citato canale, lo stesso si dimostrerebbe un "flag", figura di continuazione del precedente trend rialzista, che potrebbe riprendere per salire fino a 2,70 almeno. In assenza di rapidi recuperi al di sopra di 2,35 rischio invece di test del minimo del 20 settembre a 2,27. Supporto successivo a 2,10 euro.

Mediobanca completa una figura ribassista

Mediobanca ha disegnato nelle ultime due settimana una figura a "doppio massimo" con lato alto in area 10,90, coincidente con il limite superiore del canale dalla moderata inclinazione positiva che contiene i prezzi dal 23 aprile. La base del canale si colloca a 9,88 euro circa, solo discese al di sotto di quei livelli farebbero temere che il ribasso attuale non sia solo una correzione ma che si tratti di una vera e propria inversione in senso ribassista. Sotto 9,88 il target si sposterebbe sui 9 euro almeno. Sopra 10,50 atteso invece un nuovo test di area 10,90. Sopra quei livelli si aprirebbero nuovi spazi di rialzo per 1 euro circa.

Supporto critico a 11,85 per Poste

Sul grafico di Poste Italiane i prezzi hanno completato l'11 novembre, scendendo sotto 12,34, il test spalle ribassista disegnato dal top del 15 ottobre. La figura potrebbe rappresentare il punto di arrivo del rialzo in atto dal minimo di luglio. La violazione a 11,85 della media mobile esponenziale a 100 giorni, se confermata in chiusura di seduta, potrebbe anticipare movimenti verso gli 11 euro. Solo sopra area 12,40 i recenti segnali di debolezza rientrerebbero, atteso il test di 13,25, lato alto del canale che contiene il rialzo dal minimo di luglio.

Recordati manca la rottura di una resistenza

Recordati ha tentato settimana scorsa di mettere sotto pressione la resistenza offerta a 57,90 dal record del 23 agosto, senza riuscire però a trovare la giusta motivazione per scavalcare l'ostacolo. Fino a che i prezzi resteranno al di sopra di area 54,50 le prospettive verranno confermate in favore del rialzo. Sopra 57,90 atteso il test di area 61 euro. Sotto 54,50 invece rischio di una correzione approfondita del rialzo in atto dal minimo di inizio ottobre, obiettivo in area 51,50 euro.

Tenaris preme sulla media a 100 giorni

Tenaris ha avvicinato con il minimo odierno a 9,38 euro la media mobile esponenziale a 100 giorni, passante a 9,33 circa. Fino a che i prezzi resteranno al di sopra di questo supporto le attese favoriranno la ripresa del trend rialzista. Prima conferma in questo senso oltre 10,03, lato alto del gap del 18 novembre, poi in area 11 euro. Sotto 9,33 atteso invece il test a 8,77 della linea che unisce i minimi di ottobre 2020 e di settembre 2021. La violazione di questo supporto potrebbe comportare cali estesi.

Terna ha violato un forte supporto

Terna ha violato oggi, dopo averla testata più volte settimana scorsa, la base del canale crescente disegnato dal minimo di ottobre, supporto a 6,70 circa. Il fatto che il massimo del 15 novembre a 6,85 euro si collochi sul 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di agosto non depone in favore di un quadro grafico rialzista: rimbalzi limitati a questa percentuale di ritorno, ricavata dalla successione di Fibonacci, molto spesso si dimostrano solo una fase intermedia nell'ambito di una struttura correttiva più complessa. E' elevato il rischio che il ribasso subito dal massimo di agosto non sia ancora terminato. Sotto area 6,50 probabile il test di 6,30, ultimo supporto in grado di evitare il ritorno sul minimo di ottobre a 6,05. Oltre area 6,80 attesa invece la ricopertura del gap ribassista del 25 agosto, lato alto a 7,07 euro.

(Alessandro Magagnoli)