Ftse Mib: via libera ai sell dopo lo stacco dei dividendi?

Il Ftse Mib è stato respinto nuovamente da una resistenza e ora deve fare i conti con il maxi stacco dei dividendi. Quali scenari?

L’ultima seduta della settimana si è concluda con il segno più per le Borse europee che hanno però rallentato il passo nel finale.

Il Ftse100 è salito più degli altri con un rialzo dell’1,2%, seguito dal Dax e dal Cac40 che si sono apprezzati rispettivamente dello 0,72% e dello 0,2%.

Ftse Mib: la settimana si chiude con un bilancio poco mosso

In luce verde anche Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 24.095 punti, in rialzo dello 0,12%,dopo aver segnato nell’intraday un minimo a 24.035 e un massimo a 24.543 punti. 

Leggermente positivo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sessioni l’indice delle blue chips è salito dello 0,19% rispetto al close dl venerdì precedente.

Il Ftse Mib, dopo l’incertezza mostrata a inizio settimana che lo ha portato a un passo da quota 23.850 punti, ha ripreso la via del rialzo e ha allungato il passo in direzione dei 24.500 punti, per poi ripiegare fino ad area 23.700.

Da questo livello è partito un rimbalzo che ha visto l’indice tornare a mettere sotto pressione l’area dei 24.500 in chiusura d’ottava, con successivo ripiegamento verso i 24.000 punti.

Ftse Mib: focus su stacco dividendi ora. Quali scenari?

Nelle prossime sedute tutto dipenderà da come il Ftse Mib reagirà dopo lo stacco dei dividendi in agenda lunedì. Ben 19 blue chips staccheranno la cedola, con un impatto sull’indice nell’ordine di circa un punto e mezzo percentuale.

Il Ftse Mib dovrebbe riportare una flessione nell’ordine di circa 350 punti che a bocce ferme lo dovrebbe riportare in area 23.700, sui minimi della scorsa settimana.

Negativo sarà un abbandono di tale soglia, evento che aprirà le porte ad una discesa verso i 23.300 punti prima e in seguito in direzione di area 23.000, con proiezione successiva a 22.700 e a 22.500 punti.

Se il Ftse Mib riuscirà a reagire subito dopo lo stacco dei dividendi, punterà in primis alla riconquista di area 24.000, oltre cui l’ostacolo più duro da superare sarà a quota 24.500.

Il superamento di tale barriera favorirà un rialzo dell’indice verso 25.000 e i 25.500 punti, con estensioni rialziste fino a quota 26.000 punti.

I market movers in America e in Europa

Negli Stati Uniti non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo per la prima seduta della prossima settimana.

Sul versante societario da seguire dopo la chiusura di Wall Street i conti del primo trimestre dell’esercizio 2022-2023 di Zoom Video Communications che dovrebbe riportare un utile per azione di 0,87 dollari.

In Europa si guarderà alla Germania dove è atteso l’indice IFO che a maggio è visto in calo da 91,8 a 91,4 punti.

Sempre in Germania da seguire l’asta dei titoli di Stato con scadenza a 5 e a 11 mesi per un ammontare massimo di 3 miliardi di euro per ciascun titolo.

In agenda una riunione dell’Eurogruppo a cui parteciperà anche Christine Lagarde, presidente della BCE.

Dividendi: i titoli che staccano lunedì 23 maggio

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di ben 65 titoli, di cui 19 blue chips.

Ftse Mib: A2A (0,0904 euro), Amplifon (0,26 euro), Atlantia (0,74 euro), Azimut Holding (1,3 euro), Banca Generali (1,15 euro – prima tranche), BPER Banca (0,06 euro), DiaSorin (1,05 euro), ENI (0,43 euro – saldo), FinecoBank (0,39 euro), Generali (1,07 euro), Interpump (0,28 euro), IntesaSanpaolo (0,0789 euro – saldo), Inwit (0,3225 euro), Italgas (0,295 euro), Moncler (0,6 euro), Pirelli (0,161 euro), Recordati (0,57 euro – saldo), Tenaris (0,28 dollari – saldo), Unipol (0,3 euro).

MidCap: AlerionCleanpower (0,44 euro), Anima Holding (0,28 euro), Ariston Holding (0,14 euro), Banca Popolare di Sondrio (0,2 euro), BF (0,03 euro), Brembo (0,27 euro), Brunello Cucinelli (0,42 euro), Buzzi Unicem (0,4 euro), Cattolica Assicurazioni (0,15 euro), De Longhi (0,83 euro), ERG (0,9 euro), Rai Way (0,2436 euro), Salvatore Ferragamo (0,34 euro), Technogym (0,16 euro), UnipolSAI (0,19 euro), WeBuild (ordinaria: 0,055 euro – risparmio: 0,055 euro).

STAR: Banca Finnat (0,012 euro), Banca Ifis (0,95 euro), BE Think (0,03 euro), Biesse (0,624 euro), Cairo Communication (0,18 euro), Cellularline (0,05 euro + un’azione ogni 32), Cementir Holding (0,18 euro), Datalogic (0,3 euro), DEA Capital (0,1 euro), El.En (0,2 euro), Equita Group (0 2 euro – prima tranche), FILA (0,23 euro), Fine Food & Pharmaceuticals NTM (0,16 euro), Irce (0,05 euro), Marr (0,47 euro), Mondadori (0,085 euro), Prima Industrie (0,4 euro), Reply (0,8 euro), TamburiIP (0,11 euro).

Euronext Milan: Caltagirone (0,1 euro), Caltagirone Editore (0,03 euro), Enervit (0,11 euro), Ratti (0,1 euro), Toscana Aeroporti (0,3761 euro), Vianini (0,06 euro).

Euronext Growth Milan: ALA (0,47 euro), Cofle (0,33 euro), Compagnia dei Caraibi (0,065 euro), Jonix (0,076 euro) e Pattern (0,071 euro).

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

In agenda i conti del primo trimestre di Technoprobe, mentre ad alzare il velo sui conti del 2021 saranno GEquity, Estrima e KI Group.

In calendario un’assemblea di Leonardo per l’approvazione dei dati di bilancio del 2021.

Lunedì ci sarà il raggruppamento delle azioni Saipem nel rapporto di 21 ogni 100.

Infine, lunedì prenderà il via l’aumento di capital di UCapital24 che sarà realizzato traite l’offerta di 1.003.544 nuove azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ogni 5, al prezzo di sottoscrizione di 1,26 euro cadauna. L’operazione si concluderà il 9 giugno prossimo, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale saranno quotati fino al 3 giugno.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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