Ftse Mib: sell-off senza scampo. Peggio deve ancora venire?

Il Ftse Mib si è riportato sui valori del 7 marzo e la violazione di importanti supporti non fa sperare nulla di buono. Quali attese?

Image

Un finale di settimana in forte calo per le Borse europee che hanno perso terreno, appesantite anche dal negativo andamento di Wall Street dopo i dati sull'inflazione USA.

Si è difeso meglio degli altri il Ftse100 con un ribasso più contenuto del 2,12%, mentre il Cac40 e il Dax sono scesi rispettivamente del 2,69% e del 3,08%.

Ftse Mib: brutto sell-off. Si torna sui livelli del 7 marzo 2022

A pagare il conto più salato è stata Piazza Affari che ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 22.547 punti, con un affondo del 5,17%, dopo aver toccato un minimo appena sotto a 22.544 punti e un massimo a 23.625 punti.

Molto pesante il bilancio settimanale, visto che l'indice delle blue chips nelle ultime cinque sedute ha lasciato sul parterre il 6,7% del suo valore rispetto al close del venerdì precedente. 

In avvio di settimana il Ftse Mib ha cercato nuovamente l'allungo sopra i 24.500 punti, spingendosi fino ad area 24.650.

Da questo livello sono partite le vendite, diventate man mano più copiose, con un affondo dell'indice fino all'area dei 22.500, livello di prezzo che non si vedeva più dal 7 marzo scorso.

Ftse Mib: un duro colpo. E ora?

L'evento scatenante di questo rovinoso sell-off che si è materializzato nelle ultime due sedute della scorsa settimana è stato l'appuntamento con la BCE e con la Lagarde.

Il mercato italiano ha subìto davvero un duro colpo, più delle altre Borse europee, e l'idea è che questo strappo ribassista difficilmente potrà essere ricucito in tempi molto brevi.

Dal punto di vista tecnico, a preoccupare è soprattutto la rottura dell'importante supporto in area 22.800 che avrebbe dovuto contenere il ribasso.

Ciò non è avvenuto e si teme quindi una prosecuzione delle vendite sul Ftse Mib, magari dopo un tentativo di recupero che non dovrebbe portare molto lontano.

Ftse Mib: dove potrà portare un rimbalzo?

Su tenuta di area 22.500/22.400 l'indice potrà risalire la china verso quota 22.800 punti, oltre cui ci sarà spazio per recuperare fino ai 23.300 e ai 23.500 punti.

Solo con un ritorno confermato al di sopra dei 24.000 punti ci sarà un allentamento delle pressioni ribassiste, con proiezioni a 24.500 punti prima e in area 24.800 in seguito.

Al momento però riteniamo questo scenario poco realizzabile nel breve, credendo piuttosto a una ulteriore fase di negatività.

Ftse Mib: rischi al ribasso molto alti

Conferme in tal senso si avranno con discese sotto i 22.500/22.400 punti, preludio a un test di area 22.000. Sarà questo l'ultimo baluardo da difendere per scongiurare un'altra zampata dell'orso che porterà il Ftse Mib dritto verso i minimi del 7 marzo scorso a un passo da quota 21.000 punti.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo negli Stati Uniti. Sul versante societario, invece, da seguire dopo la chiusura di Wall Street i conti del quarto trimestre dell'esercizio 2021-2022 di Oracle, dai quali ci si attende un utile per azione pari a 1,37 dollari.

Anche in Europa non sono in agenda dati macro degni di nota, mente sarà da seguire in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza a sei mesi per un ammontare massimo pari a 3 miliardi di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di Sciuker Frames nella misura di 0,28 euro per azione.

In avvio di settimana saranno diffusi i conti dell'esercizio 2021 di Enertronica Santerno e di Piquadro, mentre Abitare In alzerà il veo sui dati del primo semestre dell'esercizio 2021-2022.

Da segnalare che lunedì avverrà il raggruppamento azionario di Saipem nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 10 esistenti e di 1 nuova azione di risparmio ogni 10 esistenti.      

Sempre lunedì ci sarà il frazionamento azionario di Neosperience che avverrà tramite l'assegnazione di 2 nuove azioni ordinarie per ciascuna vecchia azion posseduta.

In avvio di settimana partirà, per concludersi l'8 luglio, l'OPA volontaria promossa da Romulus and Remulus Investments su A.S. Roma.