Ftse Mib sale, ma non ancora al sicuro. 6 titoli appetibili

Per il Ftse Mib sono attesi movimenti altalenanti all'interno di un ampio range.

Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta provando a dare un seguito al rimbalzo partito dai minimi della scorsa settimana. Quali le attese nel breve?

La mia idea è che le turbolenze innescate dalla crisi bancaria non siano finito, perché credo che il turnover sulle banche statunitensi non sia ancora concluso.

Vorrei fare un paragone per spiegarmi meglio: in Italia è stato stanziato circa due anni fa un PNRR per poco meno di 200 miliardi di euro, se ne parla ogni giorno e non riusciamo a venirne a capo.

Negli Stati Uniti c’è un problema che riguarda le banche, per le quali sono stati stanziati 300 miliardi di euro solo in USA, in Svizzera 100 miliardi, e noi stiamo pensando che il problema sia già finito.

Non può essere così, ma è chiaro che la Borsa è fatta di notizie che deflagrano, che generano eccessi, da questi si rientra e poi magari ci sono altre notizie che deflagrano.

Sono stati stanziati 300 miliardi di dollari negli Stati Uniti, il presidente USA e il cancelliere tedesco parlano di Borse e finanza.

Ftse Mib: quali scenari?

C’è qualcosa che non va e sicuramente consiglio al momento di stare alla larga dalle banche, senza preoccuparsi di perdere un eventuale rimbalzo.

Parlando di Piazza Affari, mi aspetto che la banche faranno la parte del leone e determineranno l’incertezza nell’andamento del Ftse Mib.

Mi aspetto movimenti altalenanti compresi sostanzialmente tra i 25.000 e i 27.000 punti.

Vedo per ora difficile andare stabilmente sotto i 25.000 punti, ma credo sia altrettanto improbabile che il Ftse Mib salga oltre area 28.000.

Focus sulle banche

Quali valutazioni si possono fare sul settore bancario di Piazza Affari e quali le strategie da seguire?

Abbiamo visto le banche realizzare mega utili e questi li fanno sui costi fissi che riescono a imporre alla clientela e con il cosiddetto margine di interesse.

Le banche hanno fatto grandi utili perchè raccoglievano a zero e poi vendevano a 1, poi a 2 e così via, realizzando grandi guadagni.

Ora i clienti non si accontentano certo di avere zero sul conto e quindi iniziano a comprare BTP e a cercare altrove.

Le banche quindi il meglio lo hanno già preso e le previsioni sono ora per un minor margine di interesse in futuro.

Questo in primis perchè la gente non è più disposta a farsi pagare e in secondo luogo le stesse persone andranno a prendere da qualche altra parte qualcosa di più di zero.

Le banche avranno problemi con la raccolta e questo è il credit crunch che porterà alla recessione.

Per questi motivi al momento consiglio di stare lontani dai titoli del settore bancario.

I titoli interessanti

Ci sono dei titoli che ritiene più interessanti di altri in questa fase di mercato?

Tra i titoli che mi piacciono segnalo A2A che ha fatto il breakout del consolidamento sopra il testa spalle.

Interessante anche Campari, al pari di Amplifon che sta lottando per sfondare al rialzo una resistenza.

Uno sguardo anche a Inwit che in un mercato incerto sembra avere le idee abbastanza chiare.

Occhio a STM che diventerebbe ancora più appetibile se superasse la congestione, con la violazione al rialzo dei 57 euro.

Minore l’appeal di Enel che mi sembra meno interessante in questa fase, pur non avendo un brutto grafico.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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