Ftse Mib può salire: ecco fin dove. ENI, Enel e Saipem buy?

Il Ftse Mib ha superato una resistenza oltre la quale potrà spingersi ancora in avanti e non poco. La view di Sante Pellegrino.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Il Ftse Mib sta portando avanti il recupero partito dai nuovi minimi toccati la scorsa settimana. Quali i possibili scenari ora?

A causa della crisi di Governo, il Ftse Mib purtroppo ha aggiornato i minimi dell'anno, toccando un bottom pericoloso verso area 20.000.

Poteva anche finire peggio perchè c'è un supporto da consolidare a 19.580 punti e questo livello andrà toccato prima o poi perchè andrà a chiudere un gap e uno strappo rialzista che ha aiutato l'indice a salire nell'ultima fase toro tra fine 2020 e l'intero 2021.

Fortunamente il Ftse Mib sta rimbalzando per una serie di considerazioni, tra cui la pausa estiva e la ripresa delle volatilità che si devono scaricare necessariamente prima di consolidare l'ultima gamba rialzista attesa in autunno.

Per ora quindi godiamoci la pausa estiva, evidenziando che l'area dei 20.000 è fondamentale per il Ftse Mib.

L'unico pericolo sarà una crisi di Governo definita, perchè Mario Draghi non è un uomo politico, ma una figura centrale non solo in Italia ma anche in Europa.

Indubbiamente l'attuale premier serve al nostro Paese, un indice di volatilità che in questo momento storico può fare da bussola per gli altri mercati.

Per il Ftse Mib segnalo i 20.500 e i 20.000 punti, due supporti da non violare al ribasso perchè altrimenti si scenderà fino ai 19.500 punti.

Con conferme sopra la resistenza dei 21.500 punti, ci saranno buone probabilità di allungare verso i 22.500 punti prima e in seguito in direzione dei 23.000 e dei 23.500 punti.

Questo scenario potrà realizzarsi a patto che il Governo non cada, perchè altrimenti sarà difficile pensare a sviluppi molto positivi nel breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI ha creato un doppio minimo sul supporto dei 10,5 e dei 10,75 euro e sopra lo swing degli 11,3 euro potrebbe salire fino alla chiusura dei gap a 12,25 euro.

Unica possibilità di tornare al ribasso per ENI in caso di rottura del supporto a 10,5 euro, con primo target a 10/9,84 euro, dove il titolo incontrerà dei segnali più forti.

Buona performance ieri per Saipem all'indomani della chiusura dell'aumento di capitale.

Il titolo sta comunque cronicizzando la sua negatività intorno all'area di 0,8 euro e questo è un segnale negativo. Unica indicazione per pensare a un recupero sarà un ritorno sopra 1,16 euro, per andare a chiudere il gap a 2,62 euro. 

Enel si mantiene sotto quota 5 euro, complice anche lo stacco del dividendo. Qual è la sua view sul titolo?

Enel ha creato un supporto molto interessante intorno a 4,875 euro e deve ora superare la resistenza dei 5 euro, oltre cui potrà recuperare e spingersi verso l'ostacolo successivo dei 5,5/5,55 euro. Negativo per Enel una discesa sotto i 4,75 euro, preludio a flessioni ben più ampie.

STM si è riportato sopra quota 33 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

Per STM ci sono dei buoni segnali di ripresa, forse dovuti anche alla particolare carenza di chip, per cui la società sta lavorando bene con dei margini molto alti perchè c'è scarsità di microprocessori a fronte di una grande richiesta.

Il titolo ha rimbalzato bene dal minimo a 27,4 euro e ha superato anche la resistenza a 32,45 euro.

STM deve rimanere sopra i 31,9 euro per puntare all'area di 35 euro, mentre sarà pericoloso un ritorno al di sotto di 30 euro.   

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Generali per il quale segnalo un piccolissimo doppio minimo sul supporto dei 14,35/14,4 euro.

Questo livello funge da supporto al titolo che ha vissuto una discesa unica da metà aprile ad oggi, arrivando a perdere quasi 7 euro per azione.

La flessione è stata unidirezionale e non ha mai trovato pause legate a un supporto, fatta eccezione per l'area dei 18 euro.

Generali potrebbe recuperare le resistenza a 16 e a 16,5 euro, previo superamento dei 15,25 euro. Pericoloso un allungo ribassista sotto i 14 euro per il titolo.