Ftse Mib: ecco fin dove scenderà. Enel, ENI e Saipem, buy?

Per il Ftse Mib nel breve la tendenza è ribassista e nei prossimi giorni si dovrebbero raggiungere livelli più bassi. La view di Gerardo Murano.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gerardo Murano, consulente finanziario indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib si è riportato sotto quota 27.000 punti, faticando a dare un seguito al recupero. Quali le attese nel breve?

Lo scenario per il Ftse Mib negli ultimi tre mesi è cambiato, nel senso che dopo aver raggiunto il massimo a 28.000/28.200 punti, è iniziata questa fase di oscillazione che di sicuro non è favorevole a chi vuole fare trading.

Questo perchè i movimento sono rapidi, laterali e al momento imprigionati in un range di oscillazione, abbastanza definito da una caratteristica triangolare che vede il Ftse Mib racchiuso tra i 26.300/26.400 e i 27.400 punti.

Nel brevissimo termine la tendenza è ribassista, quindi lo scenario più probabile per i prossimi giorni è quello di un ritorno dell’indice verso i 26.400/26.300, come primo livello di supporto dinamico.

Dal punto di vista daily c’è qualche timido segnale di forza, ma siamo in una fase non direzionale precisa. Per ritrovare forza il Ftse Mib avrebbe bisogno di superare l’area dei 27.400 punti, consolidare al di sopra di questa per poi avviare una nuova fase di salita verso i 28.000/28.200 punti.

Per confermarsi uno scenario di questo tipo devono venire meno gli elementi alla basa di questa fase di storno, che sono quelli connessi al cambio dello scenario economico, a un peggioramento dell’outlook o a un aumento dell’inflazione con conseguente riflesso sulle politiche monetarie.

Da non dimenticare il rischio geopolitico che in Europa è abbastanza forte, perchè il possibile conflitto in Ucraina riguarda principalmente il Vecchio Continente più che gli Stati Uniti.

Non a caso vediamo che gli indici europei stanno sostanzialmente oscillando e il vantaggio del Ftse Mib rispetto al Dax e all’Eurostoxx si è ridotto.

In sintesi devono venire meno diversi paletti che al momento rappresentano un freno importante per chi vuole avviare nuove posizioni long in ottica di medio termine.    

Enel continua a soffrire a Piazza Affari, tornando sui minimi dal 2020. Questa flessione è un’opportunità di acquisto?

Il ribasso è in essere su Enel e al momento la proiezione è intorno ai 6 euro che rappresentano la famosa area di accumulazione vista nel 2020.

Nel brevissimo ci sono dei segnali di positività perchè ci sono delle divergenze positive tra prezzi e oscillatori nei grafici intraday.

Definire Enel una buy opportunity già ora è complesso, ricordando che sul titolo pesa molto l’elemento del debito, sottovalutato dal management ma uscito alla ribalta dopo la riduzione del rating da parte di Fitch.

Occorre una migliore gestione finanziaria della società, tenendo presente che potrebbe pesare su Enel anche la decisione del Governo di aumentare l’imposizione sulle aziende che operano nel comparto energetico.

Dal punto di vista tecnico, in ottica intraday il superamento dei 6,5 euro rappresenterebbe sicuramente un elemento di interesse in grado di riportare le quotazioni verso 6,7 euro.

Al contrario, il cedimento del minimo relativo a 6,29 euro confermerebbe la tendenza negativa in essere che è sostanzialmente negativa, con proiezione verso l’area dei 6 euro, dov Enel sarebbe interessante da acquistare in ottica di medio periodo.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di ENI e Saipem e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI è molto interessante, è tornato nella sua comfort zone al di sopra dei 13 euro e i valori dl Brent, che rappresentano un riferimento per il bilancio della società, si mantengono al di sopra dei 90 dollari, quindi su livelli altissimi.

ENI è gestita bene anche dal punto di vista finanziario e sicuramente le proiezioni di medio termine lo vedono verso i 14/14,5 euro.

Nel brevissimo termine il titolo ha risentito di alcuni elementi di negatività, connessi anche a Saipem, tanto che nelle ultime due settimane ha avviato un movimento neutro-negativo.

In questo momento è caratterizzato da un canale con un massimo a 13,4 euro, mentre la proiezione del movimento sarebbero verso i 12,8/12,7 euro al ribasso.

Per ENI bisogna attendere un segnale di forza con un consolidamento sopra i 13,5 euro e in quel caso lo scenario tornerebbe positivo anche nel breve termine e quindi si potrebbe ambire ai target indicati prima a 14/14,5 euro.

Discorso diametralmente opposto per Saipem che ha lanciato un altro profit warning e ora è previsto un aumento di capitale importante.

Dal punto di vista tecnico il titolo non è neanche commentabile visto il gap-down importante.

E’ sconsigliabile aprire ora posizioni long fino a quando non sarà definito l’importo esatto dell’aumento di capitale e poi le strategie successive.

Le proiezioni danno Saipem a 0,9 euro e in quella fase si potrebbe valutare, tenendo presente che al momento il futuro è incerto.

Stellantis è tornato indietro, mentre di recente si è difeso meglio CNH Industrial. Qual è la sua view su questi due titoli?

CNH Industrial ha raggiunto un massimo importante e ora ci sono delle prese di beneficio che in questo momento sembrano essere prevalenti nel breve termine.

Il titolo è sicuramente ben impostato, ma non escludo uno storno verso i 13,8 euro, mentre il superamento del massimo relativo conferma che il titolo è in grado di guardare al futuro con la giusta serenità.

CNH Industrial è uno dei titoli da tenere in portafoglio, perchè ha confermato in termini di redditività quello che serviva.

Diverso il discorso per Stellantis, visto che in questo caso le vendite on sono state in linea con le aspettative.

Il titolo ha un range di oscillazione ampio da diversi mesi tra i 18 e i 15 euro, mentre dal punto di vista intraday siamo all’interno di un movimento discendente.

Bisogna verificare la tenuta della base nel range dei 16,2 euro, ma al momento Stellantis non è uno dei titoli da preferire. Segnali di forza si avranno al superamento dei 17,2 euro, con possibili ritorni in area 18,3 euro.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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