Ftse Mib: quadro è mutato. E ora? Enel e Tenaris, che fare?

Segnale negativo per il Ftse Mib che solo con il ritorno sopra una soglia ben precisa potrà archiviare la discesa delle ultime sedute.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib continua a scendere dopo l’affondo di ieri innescato dalla BCE. Cosa cambia per il mercato e cosa aspettarsi ora?

A questo punto cambia lo scenario per il Ftse Mib che ha rotto il supporto in area 24.155/24.000 e sta disegnando oggi la terza candela ribassista e secondo me potrebbe disegnarne una quarta e poi proseguire nella discesa, anche se un po’ più lentamente.

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Ftse Mib: quadro è mutato. E ora?

Lo scenario è cambiato e la conferma si avrà con la rottura da parte del Ftse Mib della media mobile a 50 sedute che al momento transita a 23.365 punti.

Al di sotto di questo livello avremo come potenziali target i 23.000 punti e poi i 22.480 punti, con proiezione fino ad area 22.000, da raggiungere eventualmente agli inizi del prossimo anno.

L’eventuale ritorno del Ftse Mib sopra i 24.000 punti potrebbe archiviare la discesa di queste due ultime sedute come un falso segnale ribassista, portando l’indice a muoversi in trading range, ma non penso che ciò abbia molte probabilità di verificarsi.

Meglio Azimut o FinecoBank?

Azimut oggi sta facendo la voce grossa sul Ftse Mib, ma viaggia in positivo anche FinecoBank dopo il crollo di ieri. Cosa può dirci di questi due titoli?

Azimut balza in avanti dopo l’annuncio di un accordo con Unicredit e dal punto di vista tecnico è tornato a oltrepassare la resistenza statica a quota 20,15 euro.

Previo un movimento laterale di consolidamento e il superamento della resistenza statica di medio termine a 20,7 euro, il titolo potrebbe allungare il passo verso quota 22 euro prima e poi salire fino a 23,8 euro.

A chi volesse acquistare Azimut ora suggerisco di fissare uno stop loss a quota 19 euro.

FinecoBank sta tentando di recuperare terreno dopo la forte ondata di vendite di ieri.

Se l’area dei 14,7 euro dovesse rivelarsi un valido livello di supporto, allora il titolo potrebbe tornare a incrociare al rialzo la media mobile a 21 sedute a 15,3 euro, per poi attaccare la resistenza in area 16 euro.

La view su Enel

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Enel?

Enel si è fermato a ridosso del supporto dinamico di breve-medio termine in area 5 euro e, mercato permettendo, potrebbe beneficiare di un’inversione al rialzo e tornare in primis in area 5,25/5,35 euro e poi allungare il passo verso i 5,5/5,55 euro.

Un acquisto di Enel andrà corredato da uno stop loss molto rigido sotto quota 5 euro.

Tenaris sotto la lente

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali strategie ci può suggerire per Tenaris?

Tenaris potrebbe disegnare una formazione triangolare, il cui vertice, individuabile a quota 15,65 euro, potrebbe rappresentare il punto di partenza di un recupero.

Nel caso avremo degli obiettivi a 16,4 e a 16,8 euro, con step successivo a 17,1 euro. avendo cura di fissare uno stop loss sotto quota 15 euro.

Focus su Generali

Generali offre spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

A mio parere Generali sta tentando di rallentare la discesa appoggiandosi intorno a 16,5 euro.

Il supporto però non sembra essere molto consistente e un cedimento dello stesso potrà favorire una discesa verso i 16 euro.

Per contro, la tenuta dei 16,5 euro potrebbe riportare Generali a 17 euro prima e a 17,5 euro in seguito, ma personalmente non sono molto convinto in merito a una ripresa di Generali.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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