Ftse Mib: correzione ora. Focus su Enel, Unicredit e Intesa

Il Ftse Mib ha raggiunto un target grafico importante e ora dovrebbe avviare uno storno fisiologico. La view di Pietro Paciello.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

Il Ftse Mib sta tornando indietro dopo essere stato respinto da quota 25.500 punti. Il recupero partito dai recenti minimi è concluso?

Il Ftse Mib ha raggiunto il target di breve, in quanto sta realizzando un perfetto pull-back ribassista e ha appena toccato nei giorni scorsi area 25.450 che rappresenta la dinamica resistenziale che proviene da un vecchio supporto.

Per quanto mi riguarda quindi il Ftse Mib è arrivato e consiglio di chiudere le posizioni long e diventare un po’ più conservativi.

E’ bene ricordare che lavoriamo in un mercato che ha avuto un violento recupero su delle notizie, negli ultimi giorni peraltro su una positività che non si sta concretizzando.

Da un lato quindi abbiamo il raggiungimento di target grafici importanti e dall’altro la mancata soluzione della crisi in Ucraina, e ciò mi induce a pensare che il Ftse Mib potrebbe tentare una correzione che in realtà pare già partita.

Non mi attendo un crollo dei mercati: per me siamo entrati in una dinamica tecnica di trading range e quella attuale è più una zona in cui vendere che comprare.

Mi aspetto una fisiologica correzione del Ftse Mib che coincide con una esemplare resistenza dinamica.

Come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Mi sembra che Intesa Sanpaolo sia sia mossa abbastanza bene nei giorni passati, andando un po’ a ripercorrere quel rimbalzo generalizzato di Piazza Affari.

E’ abbastanza notorio che il titolo ha una correlazione molto forte con l’indice e allorquando il Ftse Mib ha raggiunto una resistenza importante, anche Intesa Sanpaolo ha segnato un po’ il passo.

Graficamente è giusto dire che nella zona attuale non ci sono ostacoli di rilievo per il titolo e se partirà una fisiologica correzione sarà determinata da un eccesso di comprato di breve e non da configurazioni tecniche particolari.

Anche se in questo momento non sono molto positivo su Piazza Affari, Intesa Sanpaolo non è tra i titoli pronto ad essere venduto.

Per chi crede che la dinamica long prosegua, segnalo area 2,28/2,29 euro dove si realizzerebbe un enorme pull-back ribassista che potrebbe essere considerato il teorico target di esaurimento di questo bel recupero.

Simile il discorso per Unicredit che a differenza di Intesa Sanpaolo ha realizzato in area 10,5 euro un triplo massimo abbastanza visibile e quindi più del suo competitor si presta ad una correzione.

Il tappo resistenziale statico a 10,5 euro, diventa per Unicredit, in caso di superamento, il via libera a nuovi apprezzamenti, ma fino a quando non sarà superata quota 10,5 euro converrà rimanere flat se non addirittura short.

Generali è tornato sui top di ottobre 2008, complice la speculazione in vista dell’assemblea di aprile. Cosa consiglia di fare con questo titolo?

Onestamente Generali sta sorprendendo anche me e non credevo fosse capace di sovraperformare in maniera così eclatante il Ftse Mib.

E’ pur vero che il titolo viene da un lunghissimo periodo di stabilizzazione durato quasi 10 anni, quindi a quanto pare è saltato il tappo dell’area statica resistenziale a 19,5/20 euro.

Questo sta portando a delle ricoperture abbastanza rapide sul titolo e ora è difficile dare dei target in una dinamica del genere.

Il primo che posso vedere è in zona 22,78 euro, dove c’è un precedente massimo relativo molto isolato. Stiamo parlando però di eccesso e probabilmente comprare ora Generali è un po’ pericolo, ma per chi lo ha in posizione non vedo ostacoli fino a quota 22,7/22,75 euro.

Per chi è rimasto fuori potrebbe esserci un’eventuale debolezza da comprare in zona 18,5 euro.

Enel si è riportato poco sopra i 6 euro, mente Terna sta segnando nuovi massimi storici. Qual è la sua view su queste due utility?

Per Enel il recupero delle quotazioni è iniziato allorquando ha segnato area 5,5 euro che è stata una chiamata rialzista evidente, essendo un supporto dinamico di lungo periodo.

Da lì in poi il mercato ha ripreso a coprire le posizioni short e a puntare su un rialzo che si sta concretizzando. Vedo un primo ostacolo a 6,33 euro e un successivo a 6,65 euro, prossime resistenze che Enel andrà ad intercettare.

Un po’ differente il ragionamento su Terna, perchè è come se si potesse ipotizzare un cambio di passo a breve tra i due.

A differenza di Enel che è stata molto debole, Terna è sempre salita negli ultimi mesi ed è arrivato in un’area importante quale quella dei 7,7 euro, fascia superiore di un evidente canale parallelo che il titolo sta percorrendo e teoricamente dovrebbe essere un punto di target.  

Se dovessi scegliere tra le due utility, inizierei a monetizzare Terna per uno switch su Enel.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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