Ftse Mib verso un'accelerazione ora. ENI, Enel e Saipem buy?

Il Ftse Mib è sotto resistenza e la riuscirà a romperla si aprirà nuovi spazi al rialzo: ecco fin dove. La view di Pietro Paciello.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Pro Markets Sagl, Asset Management Company, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

Il Ftse Mib si è spinto ieri sopra quota 26.000 punti. La correzione vista fino a inizio settimana è archiviata e si torna sui top dell'anno?

Piazza Affari, così come gli altri mercati azionari, è protagonista di un grande recupero che, con una precisione evidente, va ad impattare la sequenza di massimi decrescenti che il Ftse Mib non riesce a superare dopo il record di agosto.

Se il Ftse Mib dovesse proseguire sulla scia di Wall Street e riuscire a fare una chiusura sopra i 26.150 punti, a questo punto la dinamica correttiva sarebbe da considerare archiviata e mi aspetterei un deciso tentativo di raggiungere nuovi massimi dell'anno.

Subordino quindi l'ipotesi di nuove accelerazioni ad una chiusura sopra i 26.150 punti, con cui si archivierà il ribasso.

Per il momento quella rialzista è ancora una chiamata in fase di valutazione, perchè il Ftse Mib è sotto resistenza, ma se la supera salirà ancora, con una discreta accelerazione rialzista che potrebbe portare su nuovi massimi dell'anno.

Enel si è riportato sopra quota 7 euro dopo essere stato colpito da forti vendite nell'ultimo periodo. Cosa può dirci di questo titolo?

Enel l'altro giorno, sulla fase di massima decelerazione del mercato, ha raggiunto un minimo che aveva già fatto segnare a novembre dello scorso anno, realizzando quindi teoricamente un doppio minimo.

La struttura attualmente è rimbalzista/rialzista con un obiettivo a 7,55 euro, viceversa l'abbandono del doppio minimo a 6,75 uro sarebbe un ulteriore segnale di profonda debolezza per Enel.

ENI ha ripianato quasi interamente le perdite legato allo stacco del dividendo, mentre Saipem sta provando ad allungare sopra i 2 euro. Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI ha un ostacolo davvero molto forte, che peraltro coincide con il massimo di quest'anno, in zona 11,3 euro.

Il titolo sembrerebbe tecnicamente arrivato e quindi non più interessante da comprare, ma se il mercato dovesse avere la forza per segnare nuovi top dell'anno, molto probabilmente l'eventuale violazione da parte di ENI di zona 11,3 euro potrebbe puntare alla chiusura del vecchio gap rimasto aperto a 12,58/12,6 euro.

Subordino la prosecuzione di un clima molto positivo su ENI al superamento di area 11,3 euro che secondo me può avvenire contestualmente ad un Ftse Mib molto rialzista. 

Diverso il discorso per Saipem che è rimasto molto più indietro ed evidentemente non riesce a sviluppare una dinamica rialzista interessante.

Il titolo sta poggiando con insistenza su un grande supporto dinamico che coincideva con il minimo di lunedì scorso e per ora tiene su questo sostegno, ma paragonato ad ENI sta sottoperformando in maniera evidente.

Per Saipem pare ci sia un tappo di prezzi e volumi in zona 2,11/2,12 euro e a mio avviso fino a quando si manterrà sopra il supporto a 1,95 euro, rimarrà orientato al rialzo.

Per assistere però ad un movimento degno di nota, il titolo dovrà superare la resistenza statica a 2,11/2,12 euro che ostacola ulteriori fasi di apprezzamento.

Banco BPM ieri si è mostrato più tonico di Bper Banca. Quali indicazioni ci può fornire per i due titoli?

Banco BPM si muove in una struttura triangolare e ipotizzo che vada a cercare la base superiore della stessa, con target di breve-medio periodo a 2,77 euro, soglia che dovrebbe essere sensibile alle prese di profitto.

Se dovessi identificare un livello di supporto da monitorare con attenzione, pena un reversal ribassista della mia view su Banco BPM, parlerei di area 2,45 euro. Fino a quando il titolo si manterrà sopra questa soglia avrà un'impostazione long, con target 2,77 euro.

Simile il ragionamento per Bper Banca che ha brillantemente tenuto quota 1,67 euro che rimane il suo baluardo rialzista.

Fino a quando il titolo si manterrà sopra questa soglia andrà tradato al rialzo, con una piccola resistenza a 1,825 euro, superata la quale abbandonerebbe questa fase di evidente decelerazione tutto sommato neutrale.