Ftse Mib in pieno temporale: e ora? Focus ENI, Enel e Saipem

Il Ftse Mib ha mollato gli ormeggi e ora potrebbe scivolare verso i prossimi supporti: ecco i possibili scenari secondo Davide Biocchi.

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, trader-Directa SIM, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib ha bucato anche l’area dei 24.000 stamattina. Il ribasso è destinato a continuare nel breve?

Se dovessi dire banalmente quello che vedo è che stiamo vivendo un temporale annunciato.

Più volte abbiamo detto che la fase di aprile e maggio sarebbe stata decisiva soprattutto perchè avrebbe potuto sancire in qualche modo il punto di incontro di tre fattori.

In primis l’azione della Fed che invece di sostenere i mercati, volendo combattere l’inflazione, indirettamente li va contro vendendo i bond e quindi ritirando pian piano la liquidità immessa nel sistema.

Questo contribuisce a far salire i rendimenti che sono ancora lontani dall’inflazione reale, ma iniziano ad avvicinarsi a dei livelli molto più soddisfacenti se si guarda all’attesa dell’inflazione nel medio periodo.

La Fed ancora iniziare a vendere, ma è bastato che la scorsa settimana il presidente Powell sdoganasse un aumento dei tassi dello 0,5% che il mercato ha mollato gli ormeggi.

Le Borse fino all’ultimo sperano che succeda qualcosa che possa salvare in extremis, ma più una cosa diventa ineluttabile e più si adeguano in fretta.

Il barometro quindi volge al brutto di sicuro e personalmente non so dire se sono aspettative ora e poi nei fatti si andrà più giù o se al contrario la Borsa inizierà a reagire quando gli eventi temuti si materializzeranno.

Il trend a breve termine è lateral-ribassista, quindi i rialzi in questo momento sono contro-trend, per cui repentini. I mercati azionari, stante il contesto attuale, sono alla ricerca di quel punto di non ritorno in cui lo switch tra azionario e obbligazionario può diventare un’aspettativa concreta.

Più i rendimenti saliranno e più il Ftse Mib è destinato a scendere, quindi in sostanza il temporale è già scoppiato e ora continua a piovere.

Parlando del future sul Ftse Mib, avevo un supporto in area 23.600 che è già stato bucato e ora il primo target utile è in area 22.800/22.850, fermo restando che il sostegno chiave è in area 21.000.

Leonardo oggi sale in controtendenza ed è il migliore del Ftse Mib. Cosa può dirci di questo titolo?

Leonardo di fatto sale per gli stessi motivi per cui il resto del mercato azionario scendere. Il titolo sopra quota 10,3 euro può trovare ulteriore abbrivio rialzista, con un target intermedio a 10,75 euro, da cui si passa direttamente a 11,4 euro.

Tra i titoli in controtendenza oggi troviamo anche Enel. Qual è la sua view su questa utility?

Enel si aggrappa alla soglia dei 6 euro, ma secondo me finchè non tornerà sopra i 6,5 euro bisognerà stare attenti. Questo perchè il titolo potrebbe recuperare fin lì e poi tornare indietro, come del resto ha già fatto di recente.

Il vero supporto è in ara 5,9 euro ed è bene che si appoggi un po’ di questa soglia per provare poi a rompere quota 6,5 euro.   

Giornata nera oggi per i titoli del settore oil. Meglio starne alla larga ora?

Il petrolio è tornato nuovamente sotto i 100 dollari e questo manda a fondo i titoli del settore oil. Peggio di tutti Tenaris, oggetto di un pesante sell-off che conferma il segnale negativo già inviato venerdì scorso.

Male anche ENI che non ha un bel grafico e suggerisco ora di stare alla larga dal titolo, così come da Saipem. Ho la sensazione, guardando soprattutto i titoli del settore, che questo ritorno indietro del petrolio sia più significativo dei precedenti.

Sarei curioso di vedere se il petrolio tornerà a fare un test di area 95-94 dollari e se questo livello reggerà, viceversa sotto si scenderà ancora.

Come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Unicredit ha già staccato il dividendo ed è sulla parte bassa di un range. Se il titolo dovesse mollare l’area dei 9/8,95 euro, avrà come target quota 8 euro.

Intesa Sanpaolo potrebbe avere un po’ di appeal con il fatto che a maggio staccherà il dividendo, infatti il grafico è leggermente migliore di quello di Unicredit. Sotto i 2 euro Intesa Sanpaolo è brutta e sotto 1,9 euro ha lo stesso appeal negativo di Unicredit.

Ci sono dei titoli che vuole segnalarci in particolare a Piazza Affari in questa fase?

Trovare dei bei grafici oggi è veramente difficile, basti guardare a Generali che era stata l’attrattiva nelle ultime settimane.    

Sembrava che facesse il pull-back a 19 euro, ma è già quasi a 18 euro, fermo restando che Generali è da monitorare perchè se dovesse fare il disegno del rimbalzo, sarà da tenere d’occhio perchè è un titolo che ha potenziale, avendo una storia dietro.

Il problema di fondo è non afferrare il coltello che cade, visto che in generale bisogna aspettare una reazione e il rischio è che questa possa essere solamente tale e nulla di più.       

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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