Ftse Mib sfonda i minimi 2022: e ora? ENI e Tenaris buy ora?

Per il Ftse Mib è ancora possibile una ripresa, ma il contesto è negativo e la volatilità potrebbe giocare brutti scherzi. La view di Walid Koudmani.

Di seguito riportiamo l’intervista a Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

I mercati azionari continuano a mostrarsi deboli dopo il duplice appuntamento con le Banche Centrali la scorsa settimana. Quali le attese ora?

Le Banche Centrali restano l’argomento principale tra molti investitori che attendono ulteriori aumenti dei tassi, mirati a contrastare il grave problema dell’inflazione.

Tuttavia, questo approccio, in aggiunta alla situazione macroeconomica negativa, sta favorendo un umore risk-off nei mercati che ha portato a un distanziamento da asset rischiosi come le azioni e alla ricerca di alternative più stabili e sicure nel breve termine.

La situazione resta molto instabile nei mercati e qualsiasi rivelazione importante dai banchieri centrali potrebbe portare a un aumento della volatilità nel breve termine.

Dato che molti si aspettano una continuazione della politica aggressiva da parte delle Banche Centrali, una sorpresa accomodante potrebbe causare una reazione positiva per gli indici e negativa per il dollaro che finora ha dominato sulle altre valute.

Il Ftse Mib ha reagito in maniera composta al risultato elettorale, ma sta perdendo terreno per altri motivi. Qual è la sua view nel breve?

Sebbene le elezioni del 25 settembre in Italia siano state un evento molto importante e seguito, l’impatto sul mercato azionario è stato abbastanza limitato, con il Ftse Mib che è riuscito a rimanere sopra il supporto principale.

Questo è stato principalmente dovuto al fatto che il risultato era previsto da molti operatori e che tutto sommato non cambia i fattori principali che stanno influenzando i mercati negli ultimi tempi.

La BCE resta focalizzata sul contrastare l’inflazione e la situazione con la Russia porta un rischio sempre maggiore di una crisi energetica nel Vecchio Continente il prossimo inverno.

Nonostante questo, resta ancora possibile una ripresa del Ftse Mib, ma il contesto economico generale sembra negativo e potremmo vedere una continuazione della volatilità che potrebbe portare a movimenti significativi in entrambe le direzioni.

Il petrolio sta recuperando dai minimi toccati di recente. Quali strategie ci può suggerire per due temi oil come ENI e Tenaris?

Il petrolio resta sotto pressione, mentre continuano ad aumentare i timori per un calo della domanda, portato da una recessione nelle principali economie. Sebbene ci siano ancora speranze per una ripresa, la situazione economica resta difficile, con l’aumento dell’inflazione e il potenziale di una crisi energetica in Europa dovuta al conflitto russia-ucraina.

La Cina continua a preoccupare con la sua politica zero-covid che ha portato alla chiusura temporanea di vari centri industriali importanti e che a sua volta aumenta i timori per un calo della domanda.

Nonostante questo, gli investitori possono continuare a tenere d’occhio i titoli energetici, tra cui anche ENI e Tenaris, che potrebbero beneficiare notevolmente di un miglioramento degli stati d’animo e di una ripresa economica. Inoltre, esiste la possibilità che l’OPEC riduca la sua produzione per cercare di aumentare il prezzo del petrolio.

L’euro-dollaro appare volatile dopo aver toccato nuovi minimi di periodo. Si aspetta nuovi cali? Fin dove nel caso?

La coppia di valute principale continua a trovarsi in una situazione molto complicata, mentre la Fed porta avanti la sua politica aggressiva di aumenti dei tassi e mentre il clima generale incerto favorisce il dollaro come rifugio sicuro.

Resta possibile una ripresa del movimento ribassista verso i recenti minimi di 0,95, dato che sono previsti ulteriori interventi della Banca Centrale statunitense.

Non è ancora sicuro come reagirà la Banca Centrale europea che ha il duro compito di non frenare le economie che si potrebbero trovare alla prese con una crisi energetica dovuta al conflitto.

Nel complesso, il dollaro resta la valuta principale più forte e fino a quando non cambierà il contesto macro, sembra difficile una ripresa delle altre valute come l’euro e la sterlina.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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