Ftse Mib: allungo al rialzo o nuovi cali? ENI e Saipem buy?

Il Ftse Mib sopra un determinato livello, peraltro vicino, potrà rivedere i top della scorsa settimana. La view di Roberto Scudeletti.

Image

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha rotto gli indugi e ha allungato il passo con decisione. Il recupero in atto è destinato a proseguire?

La seduta di lunedì, dopo una partenza in leggero gap down, pareva continuare alla grande il movimento rialzista di rimbalzo.

Il Ftse Mib ha superato l'importante quota dei 22.500 punti, con un massimo poco sopra i 22.800 punti ed è tornato negativo, con una chiusura vicino all’apertura, intorno ai 22.400, e adesso tutto può succedere.

Per le prossime sedute, infatti, solo dopo un pronto ritorno sopra i 22.500 punti, il Ftse Mib potrebbe vedere la “ricopertura” dei prezzi fatti ad inizio settimana e sopra i 22.808 punti potremo assistere ad un allungo del recupero.

In tal caso ci sarebbe spazio per la media a 200 periodi mensile a 23.070 punti circa e la media a 100 giornaliera a 23.288 punti circa, che dovrebbe, almeno in un primo momento, respingere ulteriori rialzi.

Viceversa, sotto i 22.400 punti, ecco subito due supporti nella media a 50 giornaliera e la media a 200 settimanale in zona 22.325-22.315 e la media a 50 mensile a 22.180 punti circa.

Da non escludere un'eventuale discesa a 22.119 punti e la chiusura del gap-up a 21.932 punti, la cui tenuta dovrebbe favorire un ritorno dei compratori, pena ulteriori affondi verso zona 21.500-21.400 punti.

ENI e Saipem hanno festeggiato le rispettive trimestrali, sostenuti anche dal rialzo del petrolio. Qual è la sua view su entrambi?

ENI ha seguito un trend rialzista, confortato dall’aumento del prezzo del petrolio, contraddistinto da una serie di minimi crescenti, ma incappando in un doppio massimo decrescente da manuale, che ha causato la recente forte discesa, con la presente ottima ripresa, respinta al momento dalla chiusura di un gap down.

Infatti, sulla rottura rialzista di 11,50 euro, ENI ha proseguito la positività, con top a 14,852 euro, doppio top poco sotto 14,6 euro, recente violenta correzione a 10,50 euro e attuale forte recupero sul gap down di 12 euro, con chiusura a 11,70 euro circa.

Solo sopra 11,73 è possibile per ENI un ritorno dei compratori, con supporti a 11,11-10,81 euro e resistenze a 12,63-13,33 euro.

Saipem dopo l’ennesimo forte gap down, un paio di accorpamenti e un aumento di capitale molto diluitivo, ha lasciato un livello psicologico di prezzo intero, per approdare in terra centesimale, dalla quale sta cercando di riprendersi con la presente timida ripresa.

Nel concreto, dopo l’ennesima apertura in gap down di oltre il 25% di inizio 2022, Saipem ha girovagato tra 2,28 e 3,25 euro per alcuni mesi, sino all’ottovolante estivo, peraltro con divieto di operare al ribasso, con una enorme volatilità, recente perdita di quota 1 euro e attuale rimbalzino dal minimo poco sopra 0,69 euro sino a chiudere in zona 0,87-0,84 euro circa.

Un ulteriore rialzo verrà espresso da Saipem al superamento di 0,88 euro, con supporti a 0,8380 e 0,8176 euro e resistenze a 0,9416 e 0,9886 euro.

Generali e Unipol offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

Generali negli ultimi mesi è stata protagonista di una insolita altissima volatilità, tra risultati aziendali e fatti bellici, con un nuovo massimo relativo subito seguito da un crollo per la guerra e dalla presente ripresa.

Infatti, dopo il top a 21,55 euro ad aprile, Generali è precipitata, con un trend continuo di massimo e minimi decrescenti, sino al recente minimo a 13,795 con attuale risalita verso area 15,125-14,885 euro.

Sopra 15,13 euro potremo assistere per Generali ad un possibile nuovo impulso rialzista, con supporti a 14,41 e 14,06 euro e resistenze a 16,19 e 17 euro.

Unipol dopo il crollo dovuto alle note vicende belliche ha avuto la forza non solo di recuperare il profondo e veloce ribasso, ma addirittura di formare un nuovo massimo relativo, con recente ulteriore discesa e presente tentativo di rimbalzo ostacolato da importanti resistenze giornaliere.

Infatti, dopo il crollo “ucraino” da oltre 5 euro, sino al minimo di 3,53 euro, Unipol ha effettuato una V formation (= veloce inversione rialzista appunto a forma di V), con nuovo top a 5,418 euro, crudele discesa a 3,805 euro e attuale ripresa dei corsi contro la media giornaliera a 24 periodi, intorno a 4,09 euro.

Nuovi scenari positivi si avranno per Unipol sopra 4,13 euro, con supporti a 3,95 e 3,86 euro e resistenze a 4,38-4,50 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: A2A, HERA al rialzo, BANCA MEDIOLANUM, PIRELLI, TENARIS al ribasso.