Ftse Mib resta a rischio. ENI, Intesa Sanpaolo e Azimut buy?

Il Ftse Mib vive una delle settimane più decisive dell'ultimo periodo: alla larga dalle azioni ora? La view di Davide Biocchi.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Davide Biocchi, trader-Directa SIM, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib sta risalendo la china dopo la flessione di ieri. Cosa aspettarsi nel breve?

Quella di ieri è stata una seduta un po' strana per i mercati europei, inclusa Piazza Affari.

Verso le 10 c'è stato com un scarico, un vero e proprio crollo improvviso di indici e futures e per quanto non si conosca ancora il vero motivo di quanto accaduto, di fatto alla fine sono vendite di qualcuno e non sono certo bei segnali quanto capitano.

In seguito il Ftse Mib da una perdita di oltre il 3% è riuscito a recuperare e a dimezzare il danno. Siamo in una fase di debolezza e quella in corso è a mio avviso una delle settimane più decisive dei mercati dell'ultimo periodo.

La Fed deve fare degli annunci di rilievo e il mercato sta capendo che è un po' "cattivella" e che non c'è nulla al momento che la distolga dai suoi progetti.

Il future sul Ftse Mib si sta muovendo tra 23.000 e 25.000 punti e di fatto la parte bassa è stata sostanzialmente toccata con il minimo di ieri.

In questo momento sulle azioni sarei davvero molto cauto e farei grande attenzione perchè i rischi ci sono e non pochi.

La mia view è che finchè la Fed non parlerà sarà bene rimanere alla finestra e vedere cosa succede.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Se il mercato dovesse riprendersi, ci sono due titoli interessanti che questo mese pagheranno il dividendo e si tratta di Intesa Sanpaolo e Azimut.

Per Intesa Sanpaolo l'area di 1,9/1,89 è di supporto e la estenderei fino a 1,87 euro, la cui rottura porterà a scivolare verso 1,69 euro.

Quello che è impressionante di Intesa Sanpaolo che è sceso dai 2,9 euro, si è quasi dimezzato e poi sul rimbalzo è arrivato solo a 2,15 euro.

Questo per dire che il titolo si conferma un po' pericoloso e forse è meglio guardare altrove.

Cito Banco BPM per il quale segnalo l'importanza del supporto a 2,89 euro, la cui tenuta potrà favorire ulteriori sviluppi positivi.

Interessante anche Azimut che pagherà un ottimo dividendo, ma rispetto a Intesa Sanpaolo ha un grafico migliore. Per il titolo segnalo un supporto a 19,5 euro e una resistenza a 20,6 euro: oltre quest'ultimo livello si potrà salire ancora in vista del dividendo.   

Alcuni finanziari, come Banco BPM e Bper Banca, Banca Generali e Banca Mediolanum, hanno retto meglio di altri che sono andati un po' in caduta libera. Segnalo anche Leonardo che sta un po' ritracciando ma mantiene indubbiamente una buona impostazione.

Cosa può dirci del recente andamento di Tenaris ed ENI e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Tenaris è uno dei titoli che si sono meglio a Piazza Affari da inizio anno. Il tiolo ha avuto un po' di tentennamenti la scorsa settimana, ma sta cercando di recuperare e credo che tornerà interessante sopra i 15,35 euro, mentre un supporto importante lo troviamo a 13,5 euro. 

Vedo un po' difficoltà ENI che ha ritracciato in maniera decisa, ma non è ancora arrivato sul supporto. Farei un pensierino su questo titolo nel caso in cui dovesse ritornare in area 12,5 euro.