Ftse Mib: occhio alle brutte sorprese. Focus su ENI e Saipem

Dopo i recenti rialzi si è creata una congestione molto ben definita per il Ftse Mib: quali scenari ora?

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib è tornato indietro dopo aver fallito nuovamente l’attacco ad area 24.800. Quali le attese nel breve?

Il Ftse Mib è in una fase di stallo perchè dopo i recenti rialzi si è creata una congestione molto ben definita.

Il supporto importante è a 24.189 punti, corrispondente ai minimi del 17 novembre, e si tratta di un livello che non deve essere violato.

Ftse Mib: i livelli da tenere d’occhio

L’eventuale cedimento di quota 24.200/24.189 punti aprirà le porte a una discesa verso i 23.200 punti, segnalando la soglia dei 23.700 punti che potrebbe provare a interferire con la discesa dei corsi.

Al rialzo, i massimi della congestione sono in area 24.850, oltre cui il Ftse Mib salirà prima a 25.000 punti e poi a 25.500/25.600 punti.

Al momento si conferma la congestione di cui parlavo prima, anche se ora siamo nei pressi del supporto, la cui violazione favorirà nuovi storni, per quanto non mi aspetto che siano particolarmente violenti.

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Strategie su ENI e Saipem

Visti i movimenti del petrolio, quali strategie ci può suggerire per due temi oil come ENI e Saipem?

Il petrolio è su livelli molto bassi e ha violato anche i minimi del 28 novembre in area 73,6 dollari.

La rottura di questa soglia apre le porte a una bella flessione con primo target in area 72 dollari e obiettivo successivo in area 68 dollari.

Al rialzo, solo con un ritorno sopra gli 80 dollari si potrà confidare in un recupero più marcato verso quota 84 dollari.

ENI ha segnato dei massimi oltre i 14,5 euro e poi ha ritracciato, tanto che ora si sta riportando verso i minimi di novembre a 13,37 euro.

Questo è il supporto da non violare per poter sperare in una ripresa del titolo che di fatto ha trovato un grande ostacolo sui top in area 14,8 euro.

Sotto i 13,37 euro si dovrà mettere in conto una discesa verso i 12,5 euro, mentre al rialzo un primo livello da riconquistare è a 14,25 euro.

Al di sopra di tale soglia si potrà guardare ai 14,66 e ai 14,75 euro.

Saipem ha reagito con forza dopo il possente crollo di luglio scorso, ma non è riuscito per ora a mantenersi sopra quota 1 euro.

Segnaliamo un primo supporto a 0,9375 euro, sotto cui il titolo potrebbe scivolare verso 0,85 euro prima e 0,75 euro dopo.

Al rialzo occhio a quota 1,0625 euro, oltre cui Saipem potrà tornare sui massimi del 17 novembre a 1,1585 euro, rotti i quali ci sarà spazio per salire fino a 1,552 euro, chiusura della seduta del 13 luglio scorso.

La view su Generali

Cosa può dirci del recente andamento di Generali?

Generali mostra un buon andamento e sopra i 17,35/17,4 euro potrà salire verso i 18 euro prima e i 18,5 euro dopo.

Pericolo sotto con discese sotto i 16,64/16,63 euro, visto che in tal caso il titolo potrà scendere verso i 16 euro prima e i 15,5 euro in seguito.

Come valuta l’attuale impostazione di Leonardo e quali indicazioni operative ci può fornire per questo titolo?

Leonardo è inserito in un trend ribassista dall’estate scorsa e ha tentato di recupera dopo il crollo.

Il titolo potrebbe tornare in un trend positivo, ma la resistenza da violare ora è a 7,87/7,88 euro, oltre cui si potrà salire fino a 8,37 euro, con proiezione successiva in area 9 euro.

Al ribasso sarà importante la tenuta dei 7,5 euro, sotto cui Leonardo potrebbe scendere fino a 7 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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