Ftse Mib: storno prima di nuovi rialzi? ENI ed Enel buy o sell?

Il Ftse Mib sta testando la trendline che parte dal top di gennaio e approccia la resistenza a 23.350. Quali scenari? La view di Massimiliano De Marco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib è giunto al test di area 23.000 che ha già provato a scavalcare. Cosa aspettarsi ora?

Dopo diversi tentativi, l’indice Ftse Mib è riuscito a chiudere al di sopra della forte resistenza a 22.800 punti.

Cambia quindi la prospettiva: se area 22.800 si poteva considerare lo spartiacque al rialzo all’interno di un trend ribassista, ora possiamo al contrario considerare i 21.800 punti come il supporto da non rompere, per mantenere sul medio la recente intonazione rialzista.

Nel brevissimo, l’indice Ftse Mib sta testando la trendline che parte dal massimo di gennaio ed approccia la resistenza successiva a 23.350 punti.

E’ lecito aspettarsi almeno un consolidamento che trovi supporto verso i 22.300-22.600 punti.

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Visto il recente andamento dei prezzi del petrolio, quali strategie ci può suggerire per ENI e Saipem?

Il movimento di ENI dai minimi ha ancora le caratteristiche della correzione: il titolo ha chiuso esattamente il gap lasciato aperto a quota 12 euro, per poi ritracciare immediatamente.

Considerata poi la forza tecnica con cui era stato segnato il minimo di luglio, solitamente si assiste ad un retest con forza divergente ,per cui l’outlook rimane per un ritorno verso i 10,5 euro.

Lo scenario si modificherebbe per ENI in caso di close sopra i 12,15 euro.

Su Saipem è difficile farsi un’idea tecnica visto l’andamento post aumento di capitale, ed è troppo presto per capire se è stato segnato un minimo duraturo. Al momento, quota 0,76 euro potrebbe offrire un supporto in caso di test.

Come valuta l’attuale impostazione di due utility come Enel e A2A e quali indicazioni ci può fornire per entrambe?

Enel è stabilmente in downtrend da più di un anno e mezzo, e non offre spunti per pensare che possa invertire in modo deciso a breve.

La trendline è distante, al momento verso 5,70 euro, ma prima troviamo l’ex supporto a 5,26 euro, tramutato in resistenza.

Il ragionamento fatto per ENI sul minimo “forte” vale anche per A2A, che quindi nel medio potrebbe tornare a testare 1,14 euro.

Nel breve, il titolo è in un canale rialzista, la cui parte alta si trova a 1,32 euro e potrebbe quindi essere un target per offrire resistenza.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato e a quali consiglia di guardare ora?

A parte i titoli delle scorse settimane, ossia Ferrari, Prysmian, Inwit e Atlantia su tutti, ci sono poche strutture più convincenti nel paniere principale, quindi rimarrei su quei nomi indicati poc’anzi.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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