Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gerardo Murano, consulente finanziario indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chip.
Il Ftse Mib resta preda della volatilità dopo lo strappo al ribasso dei giorni scorsi. Come è cambiato lo scenario e cosa aspettarsi ora?
Lo scenario è cambiato in maniera sensbile per il Ftse Mib. Nelle interviste precedenti avevamo sempre parlato dei 27.000/28.000 punti come un'area in corrispondenza della quale ci sarebbe stata la possibilità di vedere delle prese di beneficio, visto che erano stati raggiunti livelli importanti per le quotazioni dei titoli.
Si sono sommate le prese di beneficio a un sell-off causato da panico finanziario e questo mix ha accelerato il tutto in maniera abbastanza importante.
Ftse Mib: i possibili scenari nel breve
Un movimento naturale avrebbe dovuto prevedere uno storno del Ftse Mib verso i 26.000 punti e un movimento di consolidamento.
L'indice è sceso anche oltre la soglia di prezzo appena indicata ed è chiaro che il trend di breve termine è al ribasso.
In caso di rimbalzo avremo in area 26.500 e 27.000 i due livelli di resistenza dinamica, ma nel breve il movimento sembra caratterizzato ancora da questa spinta ribassista, con due target: uno in area 25.000 e l'altro sulla soglia dei 24.000 punti.
Vedremo ora quando si fermerà la gamba ribassista che nel breve dovrebbe avere come target area 24.000.
ENI e Saipem sotto la lente
Ieri ENI è stato il peggiore del Ftse Mib, mentre Saipem si è piazzato tra i migliori. Qual è la sua view su entrambi i titoli?
ENI aveva avviato un movimento short in contemporanea con la diffusione dei risultati del quarto trimestre 2022, rivelatisi inferiori alle aspettative.
Si era già paventata una sorta di debolezza sul titolo, ulteriormente accelerata con il calo del prezzo del petrolio.
La situazione nel breve termine è sicuramente delicata e ora siamo al test dei 12 euro, area di supporto abbastanza significativa, sotto cui ENI potrà scendere fino a 11,3 euro.
In caso di rimbalzo l'area dei 13,2 euro è la resistenza dinamica di breve termine, ma è chiaro che si tratta di concetti volti a favorire ulteriori alleggerimenti delle posizioni. La tendenza di breve termine si conferma ribassista per ENI.
Stesso discorso per Saipem che è inserito in un canale ribassista piuttosto ben definito da inizio marzo.
Il titolo vive una storia a sè per via del forte movimento discendente, ma non è al momento tra i nomi da preferire. L'area di 1 euro potrebbe essere un target possibile per Saipem.
La view su Enel e Snam
Enel ieri si è mostrato decisamente più cauto di Snam che ha festeggiato i conti del 2022. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?
All'interno del paniere delle blue chip, Enel è tra i titoli che negli ultimi giorni sta inviando dei segnali interessanti.
Se non fosse intervenuto questo choc esterno, il titolo sarebbe già entrato nel portafoglio degli investitori.
Siamo in una fase neutrale nel breve periodo che si distacca da quella ribassista che sta caratterizzando l'indice.
Per Enel segnalo due livelli tecnici da monitorare: 5,15 euro, la cui rottura favorirà un'ulteriore accelerazione ribassista, e 5,45 euro, oltre cui si avrà un allungo al rialzo.
Da monitorare anche Snam che sta testando una resistenza dinamica rappresentata dalla trendline che unisce le quotazioni dai massimi di gennaio ad oggi.
Al superamento dei 4,75 euro potremo avere nuovi input rialzisti, fermo restando che in questo momento vengono premiati i titoli decorrelati dal panorama finanziario.