Ftse Mib verso una svolta decisiva. ENI e Saipem, che fare?

Il Ftse Mib è arrivato a un punto cruciale che permetterà di capire la sua direzione futura. La view di Massimiliano De Marco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib ha recuperato a grandi passi dai minimi segnati in avvio di settimana. Si aspetta ulteriori progressi nel breve?

L’indice Ftse Mib è arrivato ad un punto importante per comprenderne la direzione di breve termine.

Ftse Mib alle prese con un livello importante

Dopo l’aumento repentino di volatilità che ha portato l’indice ad azzerare due mesi di rialzi in sole due settimane, altrettanto velocemente ha ritracciato il “classico” 61% e da qui si potrà intuire il prossimo movimento.

Un reverse da questo livello, infatti, indicherebbe una ripresa in piena forza del downtrend e avrebbe come target area 23.000.

Al contrario, una chiusura daily del Ftse Mib sopra i 27.000 punti indicherebbe che i recenti ribassi rappresentano solo una correzione nel movimento per superare i massimi del 2022 a 28.200 punti.

ENI e Saipem sotto la lente

Visti i recenti movimenti del petrolio, quali indicazioni ci può fornire per due temi oil come ENI e Saipem?

ENI sta presumibilmente ritracciando tutto il movimento rialzista avviato a fine 2020, di conseguenza nel medio il target potrebbe assestarsi in area 9,5-10,5 euro.

Nel breve invece, per pensare ad un’inversione di trend è necessario riguadagnare quota 13,15 euro, altrimenti lo scenario rimane da vendita sui rialzi.

Anche Saipem, come previsto nelle scorse settimane, è in un più ampio movimento di correzione del forte rialzo successivo all’aumento di capitale, con probabile target intorno a quota 1 euro. Lo scenario verrebbe messo in dubbio da una chiusura daily sopra 1,42 euro.

Focus su ERG e Terna

Erg e Terna ieri sono scesi in controtendenza sul Ftse Mib. Qual è la sua view su queste due utility?

Erg sembra aver terminato un movimento di correzione del lungo uptrend sul titolo, che rimane lo scenario dominante.

Il maggior supporto di lungo periodo si trova in area 23 euro, mentre sul breve la rottura di 27,35 euro potrebbe confermare lo scenario e spingere la ripresa del titolo in modo più visibile.

Terna è in un’area di congestione in cui ha passato buona parte dell’ultimo anno e mezzo, compresa tra 6,90 e 7,60 euro.

Serve quindi una rottura di uno di questi due livelli per immaginare un movimento sostenuto in una direzione.

Cosa aspettarsi dalla Fed

Oggi è il grande giorno della Fed. Cosa aspettarsi e quali le possibili reazioni del mercato?

Oggi la Fed annuncerà la sua decisione sui tassi, sciogliendo le tante incertezze delle ultime settimane, in cui era dapprima scontato fosse un rialzo di 0,25%, poi dopo la testimonianza di Powell al Senato è diventata una previsione dello 0,5%, rivista nuovamente al ribasso (c’è chi spera in una pausa o addirittura un taglio) dopo le tensioni che hanno interessato il settore bancario ed i relativi salvataggi.

E’ lecito attendersi forti movimenti e da domani una nuova spinta direzionale: l’indice S&P500 privilegerebbe lo scenario ribassista fino ad una chiusura sopra 4.060 punti o meglio al livello successivo, 4.090 punti.

Sotto i 3.950 punti, al contrario, si aprirebbero le porte per un nuovo test del minimo a 3.840 punti.