Ftse Mib: rischi ancora in agguato. ENI e Saipem buy o sell?

Il Ftse Mib nel breve dovrebbe mostrare ancora un andamento ondivago, con una volatilità nell'ordine dl 10%/15%. La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha reagito con forza dopo aver toccato nuovi minimi di periodo. Si aspetta ulteriori recuperi nel breve?

Il Ftse Mib affonda sino ai supporti indicati nella scorse “puntate” tra la media a 200 settimanale e la media a 100 mensile in area 22.125-21.255 punti circa, e sulla loro tenuta rimbalza, correttamente respinto, al momento, dalla prima resistenza giornaliera della media a 12 periodi, poco sotto i 24mila punti.

Nel breve, in generale mi aspetto un andamento ondivago del Ftse Mib tra supporti e resistenze, quindi in un ordine abbastanza ampio di tremila punti circa, con una volatilità quindi nell’ordine del dieci/quindici per cento abbondante, più utile a operazioni intraday che a prese di posizione da investitore, a meno che non si cerchi di accumulare posizioni modeste sulla parte inferiore.

In particolare, sotto i 22.760 punti di Ftse Mib ci potrà essere un ritorno proprio verso i minimi di periodo, con supporti intermedi in area 22.460-22.125, sotto i quali spazio per i 21.886 e i 21.250 punti circa.

Possibile un eventuale approfondimento poco sopra i 21mila punti, la cui perdita sarebbe grave, in ottica di crollo verso i 20.470-20.140 punti e il livello psicologico dei 20mila punti.

Viceversa sopra la già citata media a 12 periodi giornaliera attualmente a 23.810 punti, si potrà assistere ad un nuovo attacco dei 24mila punti, riuscito il quale la strada sarà costellata di numerose resistenze, in particolare a 24.510-24.745 punti e verso la media a 24 giornaliera a 25.210 punti.

Sopra quest’ultimo livello ci sarà spazio rialzista per le resistenze della media a 12 periodi mensile e di quella a 50 periodi settimanale in zona 25.565-25.835 punti circa, che dovrebbero respingere ulteriori compratori, pena l’estensione rialzista sulle successive resistenze giornaliere tra 26.145-26.355 e 26.615 punti circa, attualmente improbabili da raggiungere.

ENI e Saipem sono scesi in controtendenza venerdì scorso. Cosa può dirci di questi due titoli?

ENI ha seguito un trend rialzista, confortato dall’aumento del prezzo del petrolio, con recente massimo relativo, seguito da una improvvisa impennata della volatilità, tra correzioni e rimbalzi.

Infatti, sulla rottura rialzista di 11.50 euro, è proseguita la positività, con top a 14,852 euro, recente profonda correzione a 12,31 e attuale fase tra rimbalzo e incertezza, in zona 13,90-13,04 euro circa.

Sopra i 13,61 euro è possibile per ENI un ritorno dello scenario rialzista, con supporti a 13,04-12,74 euro e resistenze a 14,46-15,13 euro.

Saipem risulta essere in trend ribassista di medio-lungo periodo, accentuato nel breve dall’ennesimo crollo successivo ad un ampio gap down (apertura con prezzo notevolmente inferiore a quello di chiusura precedente), con rimbalzi per ora respinti dalle resistenze giornaliere e prezzo ancora in discesa.

Nel concreto, dopo la recente falsa rottura rialzista sopra i 2 euro, Saipem ha chiuso a 1,935 euro per poi riaprire a 1,50 euro circa e sfondare anche il supporto psicologico di quota 1 euro, con minimo di breve a 0,91 euro, rimbalzo respinto dalla media a 24 periodi giornaliera poco sotto 1,09 euro e presente ritorno negativo verso 0,9680 euro circa.

Un timido rialzo verrà espresso a Saipem al superamento di 1,063 euro, con supporti a 1,012 e 0,987 euro e resistenze a 1,137 e 1,194 euro.

Leonardo ha spiccato il volo prima del week-end, ma tra gli industriali è scattato in avanti anche Iveco Group. Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Leonardo negli ultimi mesi ha avuto un andamento laterale-ribassista, testimoniato da minimi crescenti contrapposti a massimi decrescenti, con presente balzo verticale su un nuovo massimo relativo, non confermato in chiusura.

Infatti, dopo il recente doppio minimo ascendente a 5,75-6,05 euro, Leonardo ha effettuato la rottura rialzista della trendline ribassista sopra 7 euro, con attuale volata poco sopra 9,60 euro e chiusura a 9,132 euro.

Un ulteriore scenario rialzista si avrà per Leonardo sopra 9,70 euro, con supporti a 9,38 e 9,23 euro e resistenze a 10,13 e 10,46 euro.

Iveco Group ha debuttato il 3 gennaio scorso e presenta un trend chiaramente discendente, con continui minimi decrescenti, tranne proprio negli ultimi giorni, con un buon rimbalzo peraltro respinto dalle resistenze giornaliere.

Nel concreto, dopo l’esordio poco sopra gli 11 euro, si è sviluppato un continuo stillicidio di prezzo, con recentissima falsa bucatura di quota 6 euro e attuale ripresa respinta dalla media a 12 periodi daily poco sopra 6,70 euro, in attesa di nuovi sviluppi, in un senso o nell’altro.

Un primo scenario di inversione rialzista si avrà prr Iveco Group dunque sopra 6,77 euro, con supporti a 6,447 e 6,29 euro e resistenze a 7,244 e 7,606 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: CAMPARI, RECORDATI, STELLANTIS, STM al rialzo e A2A, BANCA GENERALI, FINECOBANK, MONCLER, PRYSMIAN, SNAM, UNIPOL al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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