Ftse Mib: nuovi sell dopo il recupero. Buy ENI o Saipem?

Il Ftse Mib ha reagito con decisione da un livello importante e nel breve potrebbe rimbalzare ancora per poi scendere. La view di Pietro Paciello.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

Il Ftse Mib ha avviato un forte recupero dai minimi di area 21.000. E’ stato raggiunto un bottom da cui ripartire e proseguire al rialzo o è presto per dirlo?

Dal punto di vista squisitamente grafico, quando il Ftse Mib si è fermato qualche giorno fa in area 21.000, ha realizzato una performance tecnico-grafica tutt’altro che trascurabile.

L’area dei 21.000 è esattamente il 50% dell’intero movimento propulsivo patito dopo la dinamica Covid. In poche settimane quindi il Ftse Mib ha realizzato questo profondo recupero e su quei livelli più di qualcuno ha aperto dei long.

La mia view su Piazza Affari è strutturata su due diversi time frame di osservazione: sono molto negativo nel lungo termine, ma evidentemente in area 21.000 ho comprato perchè mi sembrava ci fosse un eccesso di venduto.

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Spero che il Ftse Mib rimbalzi e che lo faccia anche bene perchè ho intenzione di vendere le prime resistenze significative che ancora non è possibile individuare.

Per ora il baluardo dei 21.000 punti diventa un baluardo in termini assoluti per chi ha portafogli di lungo termine, ma sotto quel livello la dinamica del Ftse Mib sarà ulteriormente compromessa.

In questo momento non vedo ostacoli ad una prosecuzione del recupero del Ftse Mib che a mio avviso sarà propedeutico a nuovi flussi di vendita più in alto dei prezzi attuali.

ENI e Saipem restano sotto la lente visto i recenti sviluppi che stanno interessando il petrolio. Cosa può dirci di questi due titoli?

L’andamento del petrolio ha sicuramente creato dei benefici interessanti, soprattutto su ENI che, malgrado fosse arrivata in una grande zona di resistenza in area 14,5 euro, ha poi trovato nella spinta del petrolio un aiuto sostanziale che ha portato a superare anche questi livelli.

Negli ultimi minuti giorni, in linea con le prese di profitto che hanno condizionato l’intero listino, anche ENI ha perso terreno in maniera abbastanza consistente dai recenti massimi.

Il titolo va a rispettare una zona supportiva consistente in area 12,5 euro, quindi compatibilmente con la tenuta del petrolio, se ENI rimane sopra i 12,2/12,25 euro sarà sempre da comprare, mentre sotto questo livello partirebbe una forte correzione.

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Differente il ragionamento per Saipem, i cui problemi strutturali ormai sono noti a tutti. E’ evidente che sono problemi seri e che il mercato li ha prezzati seriamente, perchè nonostante il forte rialzo del petrolio, nessuno sta comprando Saipem.

Anzi, si ha la sensazione che ogni qualvolta c’è un recupero determinato dall’effervescenza del petrolio, lo stesso venga utilizzato dagli operatori per vendere ancora il titolo.

Posso segnalare solo una grande area resistenziale a 1,27 euro che rimane un ostacolo a un potenziale apprezzamento.

Per me Saipem non è da tradare perchè sappiamo i motivi per cui è sceso molto e probabilmente risollevarsi non sarà così facile, visto il disastro determinato nel conto economico della società.

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Leonardo oggi vola dopo i conti, ma negli ultimi tempi stava già beneficiando del conflitto Russia-Ucraina. Qual è la sua view sul titolo?

Leonardo è uno dei pochi titoli che può avere dei benefici da questo devastante conflitto e lo sta dimostrando.

Il titolo aveva una resistenza di lungo termine in zona 8,23 euro che è riuscito in primis ad approcciare e poi a violare al rialzo.

Non ci sono grandi ostacoli nell’ascesa di Leonardo, per il quale consiglio di mantenere long le posizioni e di incrementarle qualora dovesse regalare un arretramento che non porti alla violazione di area 8 euro, puntando con decisione a quota 11,8 euro.

Il progetto long, bello ed evidente, è molto vulnerabile, in quanto strettamente legato all’evoluzione della crisi in Ucraina.

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Telecom Italia continua a balzare dopo aver toccato nuovi minimi storici. Che fare con questo titolo ora?

Telecom Italia è stato trascinato nella negatività complessiva quando c’è stato lo scoppio della crisi Ucraina, andando a spegnere i rumor relativi ad una potenziale acquisizione.

Durante il prossimo week-end ci sarà un incontro tra le parti e questo evidentemente ha ridato qualche speranza al titolo.

Il grafico è quelo di un’azienda fallita, quindi l’attività long in questo momento è da scommettitori, perchè non c’è nessun motivo nè presupposto per comprarlo.

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Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Ferrari che è sceso prepotentemente già alla fine dello scorso anno, ma in questa posizione è un grande long.

Il titolo ha rispettato in maniera millimetrica un supporto dinamico di lungo che esiste dal 2019, ha toccato con precisione ara 165 euro e da lì è partito un recupero abbastanza consistente.

Per me Ferrari è un buy a tenere fino a tenuta di area 163,5/163 euro, sotto cui andrà mollata la presa.

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Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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