Ftse Mib: rimbalzo alle porte? ENI e Saipem, buy o sell?

Il Ftse Mib almeno nel giornaliero ha preso una pausa nei ribassi: recupero immediato o nuove vendite ora? La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha perso ancora terreno, avvicinandosi sempre più ai minimi dell’anno. Quali le attese nel breve?

La situazione tecnica grafica riflette quella di prezzi e tassi in costante aumento, con il Ftse Mib che almeno nel giornaliero ha preso una pausa nei ribassi, costruendo una timidissima base su un doppio minimo crescente, per un prossimo rimbalzo.

Al contrario, ulteriori violente vendite produrrebbero nuovi ribassi, seppur con la recondita possibilità di fermarsi prima dei minimi dell’anno.

Nel breve, purtroppo, magari con immediata smentita perché alla fine il mercato comanda, avendo sempre ragione per definizione, il cedimento dei minimi della scorsa ottava a 21.613 punti provocherà una ulteriore discesa del Ftse Mib che, però, a meno di crolli al momento improbabili, ma non impossibili, vedrebbe il terminare la corsa negativa su due importanti supporti mensili.

Mi riferisco alla media a 100 e alla bollinger inferiore, rispettivamente a 21.394 e 21.263 punti la cui tenuta, e il relativo doppio minimo crescente, dovrebbe favorire almeno un pronto rimbalzo dei corsi.

Viceversa, una partenza del Ftse Mib sopra la chiusura di venerdì a 21.788 punti, potrebbe favorire un rialzo verso zona 22mila-22.225 e 22.545 punti (chiusura gap down), mentre sopra i 22.600 punti potrebbe partire un vero e proprio tentativo di rialzo.

Possibile spazio per la media a 12 giornaliera a 23.163 punti ed eventuale estensione positiva a 23.644-23.726 punti sino alla resistenza costituita dalla m50 daily a 23927 punti, baluardo assieme alla media a 12 settimanale a 24mila punti, pronto a respingere altri compratori.

Venerdì scorso ENI è stato il peggiore del Ftse Mib, mentre ha chiuso con un rally a due cifre Saipem. Qual è la sua view su questi due titoli?

ENI ha seguito un trend rialzista, confortato dall’aumento del prezzo del petrolio, contraddistinto da una serie di minimi crescenti, ma incappando nel recente doppio massimo decrescente da manuale, che ha causato la presente forte discesa, sotto un importante supporto giornaliero.

Infatti, sulla rottura rialzista di 11.50 euro, ENI ha visto proseguire la positività, con top a 14,852 euro, recente doppio top poco sotto 14,6 euro e attuale violenta correzione verso i 12 euro circa.

Solo sopra i 12,90 euro è possibile un timido ritorno dei compratori per ENI, con supporti a 12,28-11,98 euro e resistenze a 13,80-14,50 euro.

Saipem protagonista di un nuovo raggruppamento azionario, questa volta col prezzo decuplicato da 4,30 a 43 euro (quindi 1 nuova azione ogni 10 possedute, poveri azionisti!), e nel frattempo affondato verso nuovi minimi di periodo, con rimbalzone nell’ultima seduta, a toccare i minimi precedenti, come un classico rimbalzo da analisi grafica tradizionale.

Nel concreto, dopo l’ennesima apertura in gap down a 43 euro, sotto il precedente minimo, Saipem è scesa a toccarne uno nuovo a 37,24 euro, con reazione percentualmente proficua a 43 euro circa.

Un eventuale rialzo verrà espresso al superamento di 45,80 euro, con supporti a 43,62 e 42,55 euro e resistenze a 49 e 51,45 euro.

Nexi e Pirelli hanno brillato in chiusura della scorsa ottava. Cosa può dirci di questi due titoli?

Nexi dopo la falsa rottura rialzista dello scorso anno di un prezzo intero con relativo massimo storico, ha avviato un chiaro trend ribassista tuttora in corso, con recentissimo minimo storico e presente tentativo di rimbalzo.

Infatti, dopo la falsa rottura rialzista dei 19 euro di luglio 2021, è cominciato un lungo calvario di prezzo, con il minimo a 7,146 euro, seguito dall’attuale timida ripresa verso 8,16-8,10 euro circa.

Eventuali nuovi spunti rialzisti si avranno per Nexi sopra 8,50 euro, con supporti tra 8,09 e 7,89 euro e resistenza in zona 9,09-9,55 euro.

Pirelli dopo il massimo relativo di inizio anno, con falsa rottura di un preciso livello di prezzo, ha quasi dimezzato il suo valore col crollo bellico, per poi effettuare un recente rimbalzo e la presente nuova discesa, per ora su un doppio minimo crescente, con tenuta di un importante prezzo intero.

Infatti, dopo il falso superamento di 6,60-6.70 euro, Pirelli a gennaio ha intrapreso una fase ribassista con una prima falsa rottura di 4 euro, ripresa senza confermarsi mai sopra 5 euro e attuale nuova discesa verso i 4 euro, con rimbalzino a 4,27-4,24 euro circa.

Lo scenario rialzista si affaccerà per Pirelli alla rottura di 4,37 euro, con supporti a 4,175 e 4,078 euro e resistenze a 4,64-4,86 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: BPER, CAMPARI, ENEL, HERA, INTESA SANPAOLO, STELLANTIS, TENARIS al rialzo e CNH INDUSTRIAL, EXOR, INWIT, POSTE ITALIANE, al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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