Ftse Mib sotto scacco: fin dove calerà? Buy ENI o Saipem?

Il Ftse Mib tocca nuovi minimi di periodo, aprendo le porte a nuovi ribassi: ecco i target secondo Gianluigi Raimondi.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Gianluigi Raimondi Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib sta segnando nuovi minimi di periodo ad un passo da quota 27.100 punti. Quali le attese per le prossime sedute?

Anche se si stanno alternando sedute al rialzo e al ribasso, tendenzialmente dopo il top di inizio anno il Ftse Mib è inserito in un downtrend.

Questo potrebbe essere confermato dalla violazione al ribasso a quota 27.120 punti della media mobile a 50 sedute.

Sotto questo livello i successivi target sarebbero a 26.500 punti in prima battuta e successivamente la zona dei 26.000 punti, dove transita il supporto dinamico ascendente di medio termine, che rappresenta anche il limite inferiore del canale rialzista all'interno del quale il Ftse Mib si muove da fine gennaio dello scorso anno.

Al rialzo, l'eventuale ritorno al di sopra della media mobile a 21 sedute a 27.510 punti, proietterebbe i corsi in zona 28.000 punti prima e successivamente verso nuovi massimi relativi.

Al momento sono scettico sul Ftse Mib che di fatto scende piano, ma sta calando, quindi non sono da escludere nuovi ribassi.  

ENI e Saipem scendono sulla scia della flessione del petrolio. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Per ENI i volumi restano molto elevati e questo riflette una strenua lotta tra orsi e tori.

Il titolo rimane graficamente inserito in un canale ascendente dalla metà di dicembre e l'eventuale superamento di quota 13,5 euro potrebbe proiettare i corsi a 14 euro prima e a 14,5 euro dopo.

Un acquisto di ENI dovrà essere accompagnato da uno stop a 13 euro, livello dove passa al momento il supporto dinamico ascendente che è il limite inferiore del canale rialzista di cui ho parlato prima.

Anche Saipem rimane inserito in un canale ascendente da metà dicembre scorso, ma il recupero per questo titolo si profila con molto più spazio rispetto a ENI, viste le precedenti correzioni.

In caso di tenuta del supporto di breve a quota 1,96 euro, dove si posiziona lo stop loss, i prossimi target al rialzo sono individuabili a 2,05 prima e a 2,14/2,16 euro, dove a fine ottobre era stato aperto un gap ribassista.   

Stellantis oggi finisce sotto pressione, mandando in fumo parte di recenti guadagni. Qual è la sua view sul titolo?

Stellantis ha aperto un gap-down a quota 18,5 euro, ma per ora si è mantenuto al di sopra della media mobile a 21 sedute a 17,9 euro.

Questo potrebbe favorire in prima battuta una chiusura del gap a 18,5 euro che diventa il primo target, per poi andare ad attaccare i massimi di inizio anno a 19,35 euro. 

Sotto quota 17,9 euro Stellantis scenderà verso i 17,5 euro prima e in seguito verso i 17 euro.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di FinecoBank e quali strategie ci può suggerire?

Finecobank sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test del supporto statico posto a quota 15.10 euro e l'eventuale incrocio al rialzo della media mobile a 21 sedute a 15,55 euro, potrebbe favorire un ulteriore allungo verso i 16/16,3 euro prima e in seguito in zona 16,7 euro.

A chi volesse acquistare Finecobank suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido sotto i 15,1 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Italgas che appare graficamente inserito in un canale ascendente dalla fine di novembre e il suddetto canale è stato confermato dalla tenuta della media mobile a 50 giorni attualmente passante pe 5,77 euro che funge da supporto dinamico ascendente.

Al rialzo i prossimi obiettivi per Italgas sono individuabili in zona 6 euro prima e poi a 6,1 euro, massimo toccato a inizio anno, con proiezioni successive a 6,3 euro, top di fine febbraio 2020.

Un acquisto di Italgas andrà corredato da uno stop loss da posizionare a 5,8 euro.