Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Gianluigi Raimondi Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.
Il Ftse Mib sta rimbalzando dopo il tonfo di ieri. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?
Come stanno dicendo alcuni analisti, molto dipenderà da cosa potrebbero fare non solo a livello geopolitico i vari Governi, ma per quanto riguarda i mercati finanziari soprattutto le Banche Centrali.
Queste ultime, per via degli accadimenti bellici, potrebbero non alzare così rapidamente i tassi di interesse.
Se prevarrà questa lettura, allora potremmo anche assistere ad un recupero del Ftse Mib che avrà come primo target i 25.500 punti, ormai a un tiro schioppo, e obiettivo successivo a 25.785 punti, con approdo successivo in area 26.000.
Se al contrario dovessero prevalere i timori di un’escalation più grave di quella attuale, allora il Ftse Mib andrebbe a segnare un nuovo minimo al di sotto dei 24.500 punti, con possibile discesa verso i 23.800 punti, minimo di luglio scorso.
Personalmente confido più in un recupero del Ftse Mib, prestando in ogni caso la dovuta attenzione visto che il rischio di brutte sorprese non è da escludere a priori.
Terna e Snam stanno vivendo una seduta in rally oggi? Cosa può dirci di questi due titoli?
Snam, con volumi superiori alla media sia mensile che trimestrale, è tornato oggi a incrociare al rialzo la media mobile a 21 sedute che coincideva a quota 4,8 euro con il passaggio della trendline discendente di breve-medio temine.
Nel caso in cui Snam dovesse confermare il superamento della resistenza a 4,9 euro, si profilerebbe un’ulteriore ascesa verso zona 5 euro prima e 5,15 euro in seguito.
A chi volesse acquistare Snam suggerisco di fissare uno stop loss a quota 4,8 euro.
Deciso colpo di reni anche per Terna che è tornato a incrociare al rialzo le medie mobili a 21 e a 50 sedute, rispettivamente ora a quota 6,785 euro e a 6,895 euro.
In seguito Terna si è spinto anche al di sopra della resistenza statica di breve posta a quota 7,05 uro e sta per attaccare in area 7,25 euro il top di inizio anno.
Oltre quest’ultimo livello il titolo punterà a quota 7,3/7,35 euro, con stop loss a 6,95 euro.
Visti gli attuali prezzi del petrolio, come valuta l’attuale impostazione di due titoli oil come ENI e Saipem?
ENI sta consolidando in laterale, con oscillazioni dei corsi intorno ai 13,51 euro.
Solo la conferma del superamento della resistenza statica a 13,85 euro darebbe ai corsi lo slancio per allungare il passo verso i 14,25/14,3 euro prima e poi verso i 14,75 euro.
A chi volesse acquistare ENI suggerisco di fissare uno stop loss sul supporto statico, che è anche limite inferiore del trading range di cui ho parlato prima, a quota 13 euro.
Saipem prosegue in un downtrend e personalmente non punterei su questo titolo che dal punto di vista tecnico sta generando un segnale ribassista, con possibile target sui minimi dell’altro giorno a quota 0,9 euro.
Solo l’eventuale superamento di quota 1,10/1,2 potrebbe generare qualche piccolo segnale di ripresa, ma sono molto scettico su questo titolo.
Anche Stellantis reagisce dopo il tonfo della vigilia. Consiglierebbe di comprare questo titolo ora?
Stellantis è inserito in un downtrend, anche se il coefficiente angolare appare per ora contenuto. Al rialzo potrebbe essere positivo l’incrocio al rialzo a 16,75 euro della media mobile a 21 sedute, con successivi target a 17,8/18 euro prima e poi a 18,7/19 euro, con stop loss rigido a quota 16,6 euro.