Ftse Mib: possibili nuovi cali. ENI, Enel e STM, che fare?

Il Ftse Mib è ancora esposto al rischio di nuovi ribassi fino a quando non andrà oltre i recenti top. La view di Sante Pellegrino.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Il Ftse Mib sta faticando a riposizionarsi sopra quota 26.000: quali le attese nel breve?

Il Ftse Mib si è avviato verso un nuovo ciclo di Borsa che durerà fino alla fine di settembre.

Segnalo un'importante resistenza ciclica a 26.680 punti, ossia i massimi dell'anno, il raggiungimento dei quali è stato segnato in divergenza negativa.

Per tornare rialzisti sarà importante che il Ftse Mib si spinga oltre i 26.680 punti per puntare ai 27.100 punti prima e ai 27.500 punti in seguito.

Negativi sotto i 25.900 punti, con il rischio di una discesa verso area 25.000, andando a testare il supporto di lungo periodo che si trova a 25.000/24.750 punti.

La mia idea è che il Ftse Mib tornerà rialzista solo sopra i 26.680 punti e fino a quando non supererà quel livello rimarrà nel limbo, con il rischio di nuovi cali.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax e dell'S&P500? Quali le sue attese nel breve?

Vorrei spendere due parole anche sul Nasdaq 100 che ha aggiornato i massimi storici e una volta superata l'area dei 15.100 ha raggiunto due target: 15.270 e 15.395 punti.

Sono queste due resistenze, la cui tenuta potrebbe favorire un indebolimento con una discesa dell'indice verso quota 15.000 punti.

L'S&P500 ha una resistenza a 4.490 punti oltre cui si guarderà ai 4.500 punti, mentre sotto area 4.400 si rischia un'inversione di rotta.

Per il Dax i 15.900 fungono da resistenza e solo sopra i 16.030 punti si toccheranno nuovi massimi storici. Per ora l'indice si muove tra i 16.030 e i 15.800 punti e fino a quando le quotazioni si manterranno in questo intervallo, sarà difficile individuare un nuovo trend.

ENI e Saipem restano sotto i riflettori sulla scia dell'andamento del petrolio. Cosa può dirci di questi due titoli?

ENI sta tentando di recuperare spaio positivo e punta a riportarsi verso la resistenza dei 10,5 euro e in seguito dei 10,71 euro, one di swing importantissimi.

Solo oltre questi livelli il titolo tornerà positivo, recuperando un bel po' di terreno perso. Al ribasso da monitorare per ENI in primis il supporto a 10,2 euro e in seguito a 9,9 euro.

Saipem al pari di ENI è sotto resistenza e mi riferisco al livello di swing molto forte a 2,05 euro. Il titolo dovrà superare questo ostacolo per salire fino a 2,15/2,2 euro, mentre sotto 1,9 euro Saipem accelererà verso quota 1,78 euro.

Nelle ultime Leonardo ha catalizzato l'attenzione del mercato sulla scia di varie news. Qual è la sua view su questo titolo?

Leonardo in questo momento sta sfruttando il rimbalzo dal supporto a 6,8/6,75 euro, per andare a testare eventualmente la resistenza a 7,5 euro prima e a 7,3 euro in seguito.

Solo oltre questi due swing di rilievo Leonardo sarà molto positivo, mentre sotto i 6,8 e i 6,6 euro il titolo perderà forza e rischierà di scendere fino a 6,2 euro.  

STM si mantiene a ridosso dei top dell'anno: valuterebbe un acquisto del titolo?

Importante questo allungo al rialzo di STM, con il test della resistenza a 36,8 euro. C'è carenza di microprocessori e il titolo resta sotto la lente degli investitori.

Segnalo la resistenza a 36,8 euro per STM che potrebbe salire fino a 37,6 euro e a 38,4 euro in seguito. Fino a quando non si scenderà sotto quota 35 euro l'impostazione resterà positiva, mentre sotto livello appena indicato il titolo scenderà vero i 33/32,8 euro.

Enel si mantiene debole sotto quota 8 euro: meglio stare alla larga per ora?

Enel è sotto resistenza e nelle ultime due sedute c'è stato un pattern negativo che sta portando le quotazioni verso il supporto a 7,74 euro. Sotto questa soglia il titolo scenderà verso i 7,56 euro e i 7,4 euro.