Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari.
Il Ftse Mib resta imbrigliato in un intervallo di circa 500 punti: quali le sue aspettative per le prossime sedute?
Come avevamo scritto qualche settimana fa, sui principali mercati azionari almeno nel breve sembra che quel sentiment positivo, presente nell'ultimo anno, abbia perso un pò di forza.
Questo anche perchè tra gli investitori, non solo rimangono i timori di un cambio di strategia da parte delle varie Banche Centrali, ma aumentano sempre di più le paure che la variante "delta" possa spingere alcuni Paesi a mettere in campo nuove misure restrittive.
Sul mercato delle valute torna ad apprezzarsi il biglietto verde, con l'Euro che rompe i minimi delle ultime settimane posti in area 1.183 a apre le porte per un test sulla soglia degli 1,18 e a seguire degli 1,175.
Sul mercato della materie prime, le incertezze in seno all’Opec+, con lo scontro tra Emirati e Arabia Saudita su un allentamento dei tagli, pesano sul petrolio. con i prezzi che guardano alla soglia dei 70 dollari al barile.
Per quanto riguarda il Ftse Mib, la debolezza del settore finanziario sta impattando sulle quotazioni, con i prezzi che si muovono all'interno di un trading range posto tra i 25.000 ed i 25.500 punti.
Dal punto di vista operativo sarà solo con il break di questi livelli che il FTSE Mib invierebbe un segnale affidabile.
Sicuramente è da sottolineare che di fondamentale importanza per il nostro mercato sarà non perdere l'area dei 25mila che rappresenta quel livello che per 10 anni ha fermato il recupero di Piazza Affari.
ENI e Saipem sono stati colpiti dalle vendite, complice l'arretramento del petrolio. Un'occasione buy o è meglio stare alla larga?
Rispetto ai nostri ultimi aggiornamenti, non cambia la view sul titolo ENI che rimane all'interno di un trading range posizionato tra i 10,7 e i 9,9 euro, livelli a cui guarda il titolo con discese sotto i 10,25 euro.
Trend discendente per SAIPEM che con conferme sotto la soglia dei 2 euro potrebbe indirizzarsi in direzione dei minimi di periodo posti nei pressi degli 1,87 euro.Per avere segnali di forza i prezzi dovrebbero tornare oltre i 2,15 euro.
Telecom Italia anche ieri è stato colpito dai sell, mentre si è mosso in direzione opposta STM. Qual è la sua view su questi due titoli?
Situazione difficile per TELECOM ITALIA che dopo aver rotto i primi importanti supporti, ora guarda a quota 0,40 euro, sotto cui scenderà verso 0,385 euro.
Per avere segnali positivi il titolo dovrebbe riprendere gli 0,425 euro.
Situazione diversa per STM che con il break dei 31,9 euro proseguirebbe il suo trend rialzista in direzione dei 32,5 euro e a seguire dei 33 euro.
Come giudica l'attuale impostazione di FinecoBank e Azimut e quali consigli operativi ci può fornire per entrambi?
Trend rialzista per FINECOBANK che oltre i 14,85 euro si aprirebbe la strada per un ritorno sui massimi del 2021 situati nei pressi dei 15,40 euro.Al contrario,segnali di debolezza arriverebbero solo sotto i 14,50 euro.
Per quanto riguarda AZIMUT il recupero innescatosi dai 20 euro dovrebbe proseguire in direzione dei top annuali situati in area 21,30 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?
Tra i titoli interessanti segnalo DIASORIN con il break dei 161 euro e primi target sui 168 euro.
Da seguire INTERPUMP col superamento dei 51 euro ed infine ESPRINET che con la violazione dei 15,2 euro mette nei mirino i suoi massimi in area 15,75 euro.