Ftse Mib verso pericolosi affondi. ENI, Tenaris e Telecom buy?

Il Ftse Mib è sceso su un supporto chiave, la cui rottura aprirà le porte a un ribasso anche pesante. La view di Roberto Scudeletti.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib è ritornato sotto quota 22.000 punti in chiusura d’ottava. Quali implicazioni potrà avere nel breve questo segnale?

Il Ftse Mib ha aperto la scorsa ottava con un gap down, è andato a rimbalzare sulla media a 12 periodi daily, per poi crollare nel venerdì nero sull’apparente doppio supporto della media a 50 daily e soprattutto del supporto statico che unisce i minimi precedenti del crollo bellico.

Nel breve, la tenuta di tale livello attorno a 21.888 punti potrà favorire un possibile rimbalzo del Ftse Mib, a patto di superare subito la media a 50 daily sopra citata a 21.945 punti e la media a 12 settimanale a 22.010 punti, con spazio per le successive resistenze, in zona 22.165-22.370 e 22.455-22.615 punti circa, la cui tenuta provocherà il ritorno dei venditori.

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Venditori che, viceversa, affonderanno immediatamente i corsi sotto 21.800 punti, con obiettivi tecnici la chiusura del gap up a 21.495 punti e la media a 100 mensile a 21.395 punti, con eventuali ulteriori discese verso il minimo bellico di 21.060 punti e i recenti minimi relativi, in zona 20.700-20.420 punti.

Come valuta l’attuale impostazione di ENI e Tenaris e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI ha seguito un trend rialzista, confortato dall’aumento del prezzo del petrolio, contraddistinto da una serie di minimi crescenti, ma incappando in un doppio massimo decrescente da manuale, che ha causato la recente forte discesa, con la presente ottima ripresa, respinta al momento da una importante resistenza giornaliera.

Infatti, sulla rottura rialzista di 11,50 euro, ENI ha proseguito la positività, con top a 14,852 euro, doppio top poco sotto 14,60 euro, recente violenta correzione a 10,50 euro e attuale forte recupero sulla media a 100 daily intorno a 12,60 euro circa, con chiusura a 12,32 circa.

Solo sopra 12,63 euro è possibile per ENI un ritorno dei compratori, con supporti a 12-11,70 euro e resistenze a 13,53-14,23 euro.

Tenaris dopo il doppio massimo decrescente primaverile ha accusato un crollo “bellico” quasi verticale, con falsa rottura di un livello di prezzo intero, per poi effettuare l’ottima ripresa recente, con presente fase di incertezza poco sopra un importante livello tecnico giornaliero.

Infatti, dopo aver finto per due volte la rottura di quota 16 euro tra maggio e giugno, abbiamo assistito a una discesa impetuosa, con minimo poco sotto gli 11 euro, con risalita sopra la media daily a 100 periodi intorno ai 13,83 euro e attuale laterale in zona 14,40-13,90 euro circa.

Una nuova ripresa si avrà per Tenaris sopra 14,45 euro, con supporti a 14,23 e 13,94 euro e resistenze a 15,93 e 15,26 euro.

Telecom Italia è salito in controtendenza venerdì scorso, mentre ha perso quota STM.  Qual è la sua view su questi due titoli?

Telecom Italia dopo il mega gap up e rialzo causati dall’annuncio di Opa, ha intrapreso la strada del ribasso, accelerato dagli eventi bellici in un vero crollo, con tentativi di ripresa ostacolati dalle resistenze giornaliere e presente doppio minimo in formazione poco sopra il baratro di una importante quota psicologica.

Infatti, dopo il balzo da 0,35 a 0,45 euro circa e il massimo di periodo poco sotto 0,51 euro, Telecom Italia ha inaspettatamente innestato la retromarcia, correndo verso un burrone che ha sfiorato recentemente addirittura quota 0,20 euro, con l’attuale doppio minimo poco sopra questa importante soglia di prezzo.

Possibile timido rimbalzo per Telecom Italia sopra 0,22 euro, con supporti a 0,2070 e 0,2010 euro e resistenze a 0,2390-0,2530 euro.

STM si trovava in un ottimo trend rialzista di medio-lungo periodo, per poi, dopo un doppio massimo decrescente, iniziare il recente movimento correttivo da manuale, poiché caratterizzato da minimi e massimi perfettamente decrescenti, compreso l’ultimo top relativo, con presente fase correttiva.

In concreto, dopo il duplice top 46,33-43,60 euro, è capitata una correzione verticale “bellica” con doppio minimo discendente a 31,71 e 27,405 euro e recente ottima ripresa sulla dinamica ribassista poco sopra i 39 euro e attuale nuova discesa in zona 35,15-35,575 euro circa.

Sopra 37,70 euro ci sarà un primo tentativo di risalita dei corsi, con supporti a 36,20 e 35,50 euro e resistenze a 39,90-42,55 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: CAMPARI, DIASORIN, EXOR, INTERPUMP, LEONARDO, TERNA al rialzo e CNH INDUSTRIAL, GENERALI, HERA, MONCLER, STELLANTIS, UNIPOL al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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