Ftse Mib: allungo dietro l’angolo? ENI e Tenaris, che fare?

Il Ftse Mib deve riconquistare un livello ormai poco distante per poter estendere il recupero verso i recenti top. La view di Alessandro Cocco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Prima del lungo ponte di Pasqua, il Ftse Mib ha cercato l’allungo verso area 25.000. Si aspetta ulteriori sviluppi positivi?

Il Ftse Mib ha visto una bella spinta rialzista dai recenti minimi e il progresso messo a segno in chiusura di settimana si può considerare credibile. 

Se l’indice riuscirà a violare i massimi dell’11 aprile a 24.980 punti, si apriranno le porte ad una salita fino alla resistenza intermedia a 25.170 punti, oltre cui si potrà guardare all’area tra i massimi dl 29 marzo a 25.505 punti e i 25.650 punti. 

Al ribasso da monitorare con attenzione l’area dei 24.700 punti, precedente resistenza e ora supporto, sotto cui il Ftse Mib rischierà una discesa verso quota 24.200 punti prima e area 23.900 in seguito.  

La mia view in questo momento è costruttiva sul Ftse Mib che ha disegnato due minimi crescenti e ieri ha confermato questa formazione.

Se l’indice avrà la forza di spingersi sopra i 25.000 punti, come detto prima potrà salire verso i 25.500 e i 25.700 punti.

Tenaris è il miglior titolo del Ftse Mib da inizio anno, ma è in guadagno anche ENI. Qual è la sua view su entrambi?

ENI si è comportato bene e dopo il crollo di inizio marzo si è stabilizzato sia a livello di volumi che di volatilità.

Da metà marzo poi ha avviato una tendenza rialzista che è stata confermata l’8 aprile con la violazione del massimo del 28 marzo.

Oltre i top di mercoledì scorso a 14,28 euro, ENI potrà puntare ai massimi del 3 marzo a 14,85 euro.

Ora il titolo è salito un po’, quindi non è da escludere un ritracciamento o anche semplicemente un rallentamento nel breve. 

Tenaris ha un trend molto ben definito e sta performando decisamente bene. Se il titolo dovesse rompere al rialzo i 15,08 euro, allungherà verso i 16/16,1 euro prima e i 16,5 euro in seguito.

Sotto i 14,24 euro sarà probabile un ritracciamento per Tenaris che potrebbe scendere fino ai 13,1/13,08 euro, ma la view al momento resta positiva.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Stellantis e CNH Industrial e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Stellantis ha perso tanto dal 29 marzo, quando aveva toccato un massimo a 15,51 euro e ha segnato un minimo il 6 aprile a 13,47 euro.

Il titolo è ancora all’interno di una congestione, ma se andrà a violare i 14,18 euro potrà salire fino a 14,5 euro prima e i 15,3 euro dopo.

Sotto area 13,5 euro, Stellantis troverà un primo supporto a 13,23 euro, perso il quale scenderà verso i 12,8 euro, ultimo baluardo prima dei minimi di marzo a 12,16 euro.

Per CNH Industrial il grafico non è di facile lettura ed è quindi poco agevole riuscire a formulare un’ipotesi per il medio periodo.

Sembra che il titolo voglia andare a recuperare le perdite accusate, spingendosi in primis verso i 15,31 euro, prima dei quali troverà una resistenza a 15/15,03 euro. 

Sotto i 14,14 euro CNH Industrial rischierà una discesa fino ai 13,78 euro, con proiezione successiva sui minimi a 13,3 euro.

Il titolo è a metà strada nel recupero delle perdite, quindi dai livelli attuali potrebbe allungare ancora come anche potrebbe ritracciare.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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