Ftse Mib: porte aperte a nuovi rialzi. Meglio ENI o Saipem?

Il Ftse Mib è ancora lontano da alcuni supporti chiave e ha le carte in regola per salire ulteriormente.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chip.

Il Ftse Mib continua a salire senza sosta. Il movimento in atto è destinato a proseguire?

Il Ftse Mib ha raggiunto e superato l’area dei 26.500, uno dei target indicati nell’ultima intervista.

A questo punto per l’indice delle blue chip si apre la porta per una salita verso la soglia dei 27.000 punti.

Ftse Mib atteso ancora in rialzo

Non è da escludere che il rialzo possa avere un seguito ulteriore, con un’escursione più ampia, indicando i 27.500 punti come target massimo di questo movimento.

Al ribasso segnaliamo in primis l’area dei 26.000 che funge da supporto e qualora il Ftse Mib dovesse ritracciare, se riuscirà a mantenersi sopra alla soglia appena indicata, manterrà intatte le sue potenzialità di crescita.

Al di sotto dei 26.000 punti ci sono i minimi del 19 gennaio a 25.596 punti, la cui violazione farà scivolare il Ftse Mib verso area 25.000.

In generale possiamo dire che i supporti segnalati sono ancora abbastanza lontani per il momento e ci sono ancora le condizioni favorevoli per raggiungere la soglia dei 27.000 punti.

Buy Unicredit o Intesa Sanpaolo?

Unicredit ha sbancato dopo i conti, ma si è spinto in avanti anche Intesa Sanpaolo, anche se con meno vivacità. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit è partito come un fulmine e si è spinto su valori pre-guerra e a mio avviso avrebbe continuato a salire anche senza la trimestrale, magari non con la stessa intensità.

In area 18,2 euro troviamo la zona di massimi battuti da agosto 2017 fino a maggio 2018, quindi questa soglia potrebbe anche frenare la spinta rialzista nell’immediato.

Da area 18,2/18 euro Unicredit potrebbe avviare una congestione o un ritracciamento, segnalando che l’avvio di quest’ultimo sarà confermato da una violazione dei 16,96 euro.

Sotto tale soglia il titolo potrebbe scendere verso quota 16 euro da cui potrebbe anche rimbalzare, visto che la soglia appena indicata corrisponde ai minimi della congestione di cui abbiamo parlato prima tra agosto 2017 e maggio 2018.

Con il superamento deciso dei 18/18,2 euro Unicredit potrebbe spingersi in avanti verso i 19 euro.

Anche Intesa Sanpaolo sta guadagnando ancora terreno, sulla scia di un trend positivo partito a ottobre 2020.

Il prossimo target è a 2,5 euro, facendo attenzione al supporto a quota 2,31 euro, massimi del 15 gennaio, sotto cui il titolo potrebbe arretrare verso i 2,18 euro.

Meglio ENI o Saipem?

ENI e Saipem hanno perso terreno anche ieri. Cosa può dirci di questi due titoli?

ENI ha chiuso sotto i minimi del 25 gennaio a 13,94 euro e questo ha fatto scattare un segnale short.

Il prossimo target al ribasso per il titolo è a 13,65 euro, con step successivo a 13,5 euro, la cui rottura aprirà le porte a una discesa fino ai 13 euro.

Valuterei un posizionamento long su ENI solo oltre i 14,34 euro, con primo approdo a 14,5 euro e successivo allungo fino a 14,75 euro, dove troviamo i massimi di novembre 2022.

Con il superamento dei 14,75 euro si potrà guardare ai 14,84 euro prima e in seguito alla soglia dei 15,5 euro, da raggiungere più in là nel tempo.

Saipem presenta un trend rialzista con volumi bassi e movimenti contenuti, ma sta continuando a salire.

I massimi periodo sono stati toccati il 30 gennaio 1,445 euro e la rottura di questa soglia aprirà le porte a nuovi rialzi.

Un primo target lo possiamo individuare a 1,56 euro, sopra cui Saipem potrebbe prendere anche volatilità e andare a colmare il gap del 13 luglio 2022, salendo in direzione di 1,95 euro. Sotto 1,31 euro il titolo potrebbe accusare una discesa verso area 1,15/1,14 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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