Ftse Mib: buona reazione. E ora? ENI, Banco BPM e Bper buy?

Il Ftse Mib ha difeso con successo i supporti e ora la fase attuale sembra interlocutoria per due motivi. La view di Stefano Sabetta.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib ha subito una pesante battuta d’arresto la scorsa settimana: quali le sue attese nel breve?

Sul nostro future hanno retto i livelli indicati la scorsa settimana ed in particolare l’area compresa tra 25.870 e 25.720 punti, dove sarebbe divenuto possibile un test di rimbalzo.

Test di fatto avvenuto, dopo la finta rottura che si è estesa fino al livello di  25.695 punti. La fase attuale sembra essere al momento interlocutoria per due ordini di motivi.

Il primo riguarda la chiusura immediata del gap-up di apertura del giorno 23 agosto, che aveva lasciato pensare ad un esaurimento dello spunto rialzista sul nostro mercati, partito sulle borse mondiali venerdì scorso.

Il secondo è la contestuale prova di tenuta dei 26.000 punti che suggerisce, invece, un tentativo di accumulazione.

Se dovesse essere preferita la strada della risalita, avremo il test di una resistenza importante nell’area compresa tra  26.305 a 26.375 punti che farà da vero e proprio spartiacque tra il riassorbimento dei timori della scorsa settimana e una ripresa della pressione ribassista. 

Timori completamente riassorbiti sul mercato americano che mostra forza sui sui listini principali.

Banco BPM e Bper Banca sono interessanti sugli attuali livelli? Valuterebbe un acquisto di questi due titoli?

Sicuramente più tonica è la situazione tecnica di Banco BPM rispetto a Bper Banca, il cui quadro generale resta più precario.

Su Banco BPM importante sarà la tenuta mensile del livello di 2,46 euro, mentre per le resistenze il titolo è al test di due livelli importanti: il primo a 2,735 euro ed un altro, più definito ed importante, a 2,81 euro, ma ben più lontano.

Su Bper Banca i livelli supportivi più prossimi sono a 1,733 euro, corrispondente alla tenuta dei minimi della scorsa ottava, mentre l’area di resistenza è compresa tra 1,8050 e 1,86 euro.

Due sono gli elementi a favore del titolo: il primo è il recupero della media a 200 periodi, condizione che si era già verificata con la candela di espansione del 6 agosto scorso.

Il secondo è che la suddetta candela ha disegnato, anche da un punto di vista volumetrico, importanti livelli supportivi che è possibile visualizzare individuando su di essa i ritracciamenti di fibonacci.

Da un punto di vista di posizionamento netto corto, tra i due titoli al momento è presente solo un fondo su Bper banca, Gladstone Capital management, che vende allo scoperto un corrispettivo pari all'1,27% del capitale flottante del titolo.

I due titoli, come ormai noto, restano legati ai rumors ed alle notizie provenienti dal risiko bancario, motivo per cui continueremo a vedere momenti di maggiore effervescenza alternati a fasi di debolezza più marcata.

ENI e Saipem restano sorvegliati speciali visti i movimenti del petrolio: cosa può dirci di questi due titoli?

Assolutamente differente la visione sui due titoli petroliferi, alla luce delle attuali quotazioni del greggio che nelle ultime settimane ha dimostrato un movimento più incerto delle quotazioni.

ENI è un titolo che ha legato la propria impostazione ad uno scenario di medio-lungo termine per vari ordini di motivi. Il titolo è ritornato all’interno di un box che ha come estremi inferiori e superiori 9,90 e 10,50 euro.

Più volte questi livelli sono stati violati al rialzo o al ribasso e subito respinti nella direzione opposta, senza trovare una vera direzionalità e rimanendo all’interno di un canale laterale.

Se ENI riuscisse a mettersi stabilmente sopra il livello di 10,90 euro, potrebbe iniziare a costruire una prima fase di accumulazione per recuperare il primo target naturale a 11 euro, che corrisponde all’ultima resistenza disegnata da Fibonacci reversal, prendendo come massimi i top della candela mensile del 31 gennaio 2020 e congiungendoli con i minimi della candela di ottobre 2020.

Con un trend di fondo così laterale e duraturo, l’ingresso agli attuali livelli è una pura scommessa direzionale, pertanto la strategia che si può suggerire è di mantenere per chi ha già il titolo in portafoglio, mentre al più tentare un ingresso sui veri momenti di debolezza del titolo per coloro che non lo hanno ancora in portafoglio.

Per quanto riguarda i livelli supportivi, oltre a quota 9,9 euro, già segnalato, sarebbe un buon segnale se il titolo mantenesse per questo mese i 9,80 euro, mentre consideriamo i 9,30 euro come ultimo baluardo per non vedere invalidato il canale laterale menzionato.

Sempre su ENI è bene ricordare che il titolo ha un dividend yield di circa l’8% e quando siamo in presenza di questi valori i titoli scontano nel prezzo anche questo elemento.

Per quanto riguarda Saipem, il titolo che riteniamo più da trading, non è ancora riuscito a violare una prima trend line ribassista che si è formata da inizio anno.

Se dovesse riuscire a violarla, il titolo è atteso al test di due resistenze: la prima è a 2,19 euro, ma il vero livello è in area 2,30 euro, dove serviranno al titolo importanti notizie per riuscire ad oltrepassarlo.

Ovviamente sono livelli piuttosto lontani dalle quotazioni attuali, pertanto occorre concentrare l’attenzione sulla soglia supportiva che il titolo ha mantenuto in area 1,90 euro, come livello possibilmente da tenere nel breve per evitare discese più profonde in area 1,81 euro.

Segnaliamo che il titolo è gravato da 5 fondi che lo vendono allo scoperto per un totale del 7,50% sul flottante. Su Saipem, in particolare, è diventato molto attivo il fondo Blackrock Investment management, che in poche sedute ha portato il proprio posizionamento netto corto da 0,87% a 1,14%. 

Eventuali movimenti al rialzo potrebbero vedere il titolo sostenuto dalla chiusura delle posizioni nette corte di questi fondi e contribuirebbero a sostenere un eventuale rally rialzista.

Ci sono dei titoli che più di altri sta seguendo con interesse in questa fase di mercato? Ci può fare dei nomi?

Seguiamo con interesse i titoli legati al lusso che in questa fase prendono le notizie provenienti dalle notizie dell’aumento della tassazione sui redditi elevati in Cina, come scusante per scaricare il notevole ipercomprato.

Primo fra tutti è sicuramente il titolo Moncler, il cui ritracciamento è stato fermato da un’area supportiva a 53 euro. Riteniamo tuttavia l’attuale quotazione del titolo utile per attività di trading di breve termine, in quanto Moncler è ora sulla banda di Bollinger inferiore sul time frame daily.

È necessaria una fase di accumulo prima di entrare sul titolo più sul medio termine.

Un altro titolo interessante per lo stesso motivo tecnico è anche Tod’s, che in maniera equivalente a Moncler, prova a tenere un supporto in area 48,50 euro, ma anche qui tutte gli eventuali ingressi sul titolo sono legati ad aspettative di risalita di breve termine.

E’ ancora probabile su tutto il settore un affondo più importante per cui in questa fase è meglio accontentarsi di gain più ridotti.