Ftse Mib a picco: che accadrà ora? Titoli e asset in e out

Le Borse reagiscono in modo pesante all'avvio della guerra: a cosa prepararsi? Quali i titoli da tenere d'occhio? La view di Davide Biocchi.

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro sta ampliando e perdite dopo l’inizio della guerra nell’est Europa. Quali le attese ora?

Per capire meglio lo scenario attuale, a mio avviso è fondamentale guardare gli strumenti in movimentazione aggregata.

Dopo il riconoscimento, il presidente Putin ha screditato l’Ucraina in ogni modo per poi attaccare con le armi. Questo tipo di situazione sorprende un po’ i mercati che di fatto stanno maneggiando una materia che non è la loro.

I mercati non sanno bene come misurarsi, ma la finanza inizia a prendere il tiro, allora notiamo che salgono l’oro, le materie prime, comprese quelle agricole, scendono le Borse e ci si muove verso le value rifugio, quali il franco svizzero, lo yen e il dollaro.

Questo spiega anche perchè il cross euro-dollaro scende e non è facile dire se e quanto continuerà a farlo. Tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione geopolitica e delle sue conseguenze, visto che ora ci sarà una contro escalation, quella delle sanzioni, tanto che il rublo crolla e la Borsa russa affonda del 40%.

Non è facile capire come la Russia reagirà e intanto le asset class si muovono tutte facendo il loro mestiere, basti guardare all’oro e alle valute.  

Tornando all’euro-dollaro, indubbiamente il biglietto verde è forte e tutto dipende dalla situazione geopolitica. Lo scenario può cambiare da un momento all’altro, ma in un contesto come questo in cui c’è un’escalation militare, il dollaro si rafforza.

Come primi supporto per l’euro-dollaro segnalo quota 1,119 e poi 1,113, sotto cui troviamo l’area degli 1,10.

L’oro approfitta dello scontro Russia-Ucraina e si spinge a mettere sotto pressione l’area dei 1.950 dollari. Il rialzo durerà ancora?

L’area dei 1.950 dollari è molto duro per l’oro che al di sopra di questa soglia metterà nel mirino la soglia dei 2.000 dollari, previo superamento dei due ostacoli intermedi a 1965 e a 1.980 dollari.

Il petrolio sale a un passo da quota 100 dollari. Cosa può dirci di questo asset?

Qualche tempo fa avevo detto che l’area dei 100 dollari era un’attrazione fatale per il WTI.

Le vere resistenze sono più in alto per il petrolio, ma non dimentichiamo che c’è un modo in cui il mondo occidentale potrebbe trovare supporto alla situazione del caro energia, ed è quello di convincere i paesi petroliferi ad alzare un po’ la produzione.

Questo sarà tutto da verificare, ma diciamo che da una parte c’è la Russia supportata dalla Cina e dall’altra c’è tutto il resto del mondo.

Per il petrolio i 100 dollari sono una cifra tonda che fa da magnete pe questo, ma una volta superati gli 85 dollari il vero target è a quota 108 dollari.

Le Borse stanno reagendo molto male allo scoppio della guerra e tra le più penalizzate troviamo Piazza Affari. Che succederà ora?

Le Borse rispondono in maniera pesante alle ultime notizie sul fronte geopolitico e proprio in questi giorni tra i titoli che avrebbero sofferto di più in caso di conflitto ci sarebbero stati Pirelli, Buzzi Unicem e le banche.

Da non dimenticare il settore automotive, con gli occhi puntati su Stellantis, CNH Industrial e Iveco. Mi aspetto che le Borse inizino a essere un po’ più selettive e che in qualche modo si cominci a cercare di capire.

Quando la situazione deflagra non è lontano poi il momento del bottom, basti ricordare che quando è deflagrata Lehman Brothers, i minimi sono stati fatti a marzo dell’anno dopo.

Lehman Brothers è stato un evento endogeno, mentre quando ci sono quelli esogeni, subito dopo la deflagrazione i mercati iniziano a mettere in fila i numeri e fanno meno fatica a prezzare quel rischio.

Potremmo non essere lontani dal bottom, ma nessun può dirlo con esattezza quando ciò avverrà. Attualmente abbiamo una Borsa ribassista che finirà per offrirà anche alcune opportunità di acquisto, ma non sappiamo quando.

Tipicamente i titoli che perderanno meno, saranno anche quelli che recupereranno di più dopo, perchè quelli che perdono tanto sono venduti perchè saranno quelli realmente impattati dall’evento.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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