Ftse Mib sotto scacco: la Fed spaventa ora. Meglio scappare?

Il Ftse Mib, al pari degli altri indici UE, è colpito dalle vendite dopo le indicazioni arrivate dai verbali della Fed. Il tapering fa paura: che fare?

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Il rimbalzo messo a segno ieri, dopo il calo accusato nelle prime due sessioni della settimana, ha avuto vita breve per il Ftse Mib che, a distanza di poche ore, è tornato a perdere terreno.

Ftse Mib sotto pressione

Quest'oggi l'indice ha avviato gli scambi in calo, sintonizzandosi con la negativa impostazione delle altre Borse europee sulla scia della chiusura ribassista di ieri a Wall Street.  

Negli ultimi minuti il Ftse Mib si presenta a poca distanza dai minimi intraday, appena sotto quota 25.800 punti, con una flessione del 2,2%.

A pesare sull'andamento odierno dei mercati sono in primis i timori crescenti per la diffusione della variante Delta e per gli impatti che ciò potrà avere sull'economia globale.

Ftse Mib spaventato dalla Fed: tapering si avvicina

A spaventare maggiormente gli investitori però sono le indicazioni arrivate dalle minute del FOMC diffuse ieri in serata.

Dai verbali dell'ultima riunione della Fed è emerso che la maggior parte dei membri del Board è favorevole ad avviare il tapering entro la fine del 2021, mentre in pochi avrebbero suggerito di attendere il prossimo anno. 

L'idea quindi è di iniziare a ridimensionare l'entità degli acquisti mensili di titoli di Stato da parte della Fed, attualmente pari a 120 miliardi di dollari.

Nei verbali relativi alla riunione del 27 e 28 luglio scorsi, è precisato che il ritiro delle misure di allentamento di politica monetaria non è in alcun modo legato ad un potenziale rialzo dei tassi futuro.

Al momento non ci sono indicazioni sul tapering, nel senso che nulla è stato deciso e quindi bisognerà attendere l'annuncio ufficiale per avere tutte le informazioni del caso, relative non solo all'inizio del ritiro delle misure, ma anche ai tempi entro cui ciò avverrà.

Fed: quando aspettarsi l'annuncio del tapering?

Gli strategist di MPS Capital Services evidenziano che, sebbene non sia stato ancora raggiunto un accordo sui tempi o sul ritmo degli acquisti, dai verbali è emerso che la maggior parte dei membri è favorevole alla riduzione proporzionale di Treasury e Mbs.

A questo punto il prossimo evento di rilievo sarà il simposio di Jackson Hole della prossima settimana, da cui potrebbero emergere indicazioni sulle decisioni Fed di settembre.

Alcuni non escludono che l'annuncio del tapering possa giungere già in occasione dell'evento di Jackson Hole, ma questa potrebbe al momento solo una speculazione del mercato.

E' probabile che la Fed voglia prendersi qualche altra settimana di tempo per valutare i prossimi dati macro, rinviando quindi l'annuncio a settembre o anche al meeting in agenda a inizio novembre.

Ftse Mib: meglio scappare? Gli scenari da valutare

Intanto i mercati azionari accusano il colpo e iniziano già a scontare una Fed meno accomodante. Anche il Ftse Mib finisce sotto pressione, riportandosi sotto quota 26.000 punti che aveva riconquistato lo scorso 9 agosto.

I volumi di scambio sono in aumento rispetto alla media delle ultime sedute, ma è anche vero che ad alimentare il ribasso odierno potrebbe essere anche la chiusura di alcuni long e non solo l'apertura di posizioni short.

Dal punto di vista tecnico la struttura rialzista del Ftse Mib resta immutata al momento e non ci sono motivi per far scattare l'allarme.

Quello in atto potrebbe essere un semplice ritracciamento che potrebbe trovare anche estensione nelle prossime sedute, prima di un eventuale ritorno degli acquisti.

Fino a quando il Ftse Mib si manterrà al di sopra dei 24.000/23.800 punti non ci sarà ragione di temere più di tanto. Al di sotto della soglia appena indicata si dovranno fare valutazioni di altro tipo, visto che il rischio di ulteriori ribassi e di un'inversione della tendena sarà concreto.