Un’altra seduta no per Ferrari che dopo il crollo di ieri ha continuato a perdere terreno, mostrando anche oggi una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.
Ferrari ancora sotto scacco dopo l’affondo di ieri
Il titolo ieri è stato colpito da un brutto sell-off, lasciando sul terreno il 4,3% del suo valore, complici anche le prese di profitto dopo quattro giornate consecutive in rialzo.
Le vendite hanno continuato a dominare la scena anche oggi, tanto che Ferrari ha terminato le contrattazioni a 177,65 euro, con un calo del 2,07% e quasi 500mila azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 400mila.
Ferrari: per Citi è sell, tagliato il target price
Ferrari è rimasto sotto pressione all’indomani delle indicazioni bearish arrivate da Citigroup, i cui analisti hanno ribadito la raccomandazione “sell” sul titolo, con un prezzo obiettivo tagliato da 160 a 140 euro.
La view negativa della banca USA poggia in primis sulla previsione negativa relativa al rendimento sul capitale investito che non dovrebbe tornare a salire come invece scontato dalle attuali valutazioni di Ferrari.
Gli analisti hanno spiegato che il taglio del target price è da ricondurre a un outlook più prudente per quest’anno, alla luce degli investimenti attesi che saranno maggiori del previsto.
Gli esperti di Citigroup prevedono per gli investimenti una crescita a un tasso medio annuo composto del 10% fino al 2025, in linea con l’incremento degli utili.
Al contempo la banca USA attribuisce scarse chance di realizzazione allo scenario di un recupero dei rendimenti oltre il 50%.
Ferrari: focus ora sul free cash flow
Guardando al prossimo Capital Market Day in agenda a metà giugno, Citigroup crede che l’attenzione debba essere rivolta ai target del free cash flow.
L’idea degli analisti è che sarà improbabile una conferma del precedente obiettivo a medio termine del free cash flow a 1,10-1,25 miliardi di euro, complici i maggiori investimenti previsti.
Gli esperti di Citigroup stimano un fre cash flow pari a 0,8 miliardi di euro pe il 2024 e a 1 miliardo di euro per il 2025.
Ferrari: per Jefferies è da evitare. Occhio al Capital Markets Day
La banca USA non è l’unica a raccomandare di mantenere le distanze d Ferrari, visto che un’indicazione simile giunge da Jefferies.
Gli analisti due giorni fa hanno reiterato la raccomandazione “underperform”, con un fair value a 130 euro, valore che implica un potenziale di ulteriore downside di circa il 27% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.
Secondo il broker, il Capital Markets Day di questo mese sarà l’occasione per focalizzare l’attenzione sulla leadership di settore di Ferrari, ma anche per capire meglio se John Elkann ha scelto Benedetto Vigna per reinventare il gruppo.