A circa due ore dall’avvio delle contrattazioni, le Borse europee si confermano tutte in territorio positivo, sulla scia della buona chiusura di ieri a Wall Street.
Borse UE in rialzo
Il Dax e il Ftse100 si muovono di pari paso, con un rialzo dello 0,52% e dello 0,53%, preceduti dal Cac40 che si apprezza dello 0,83%.
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Ftse Mib al top da fine febbraio 2022
Simile a quest’ultima la variazione percentuale di Piazza Affari, dove il Ftse Mib vanta un progresso dello 0,81% raggiunto quota 25.750 punti, su livelli di prezzo che non si vedevano più ormai dalla fine di febbraio dello scorso anno.
Ftse Mib in attesa dell’inflazione USA. Ecco le stime
A sostenere il listino domestico, così come quelli europei, è la scommessa positiva sul dato dell’inflazione USA che sarà diffuso nel primo pomeriggio.
Stando al consensus, l’indice dei prezzi al consumo a dicembre dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,1% su base mensile, mentre anno su anno è atteso un rialzo del 6,6%, in frenata rispetto al 7,1% precedente.
Per l’inflazione “core”, depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, le stime parlano di un incremento dallo 0,2% di novembre allo 0,3% nell’ultimo mese del 2022.
Inflazione USA: le stime di Unicredit
Su base annua però si prevede per l’inflazione “core” una contrazione dal 6% al 5,6%, una stima in linea con quella degli esperti di Unicredit Research che sono ancora più ottimisti sull’inflazione complessiva, scommettendo su una discesa a dicembre dal 7,1% al 6,4%.
L’aggiornamento odierno sulla dinamica dei prezzi al consumo negli Stati Uniti sarà seguito con molta attenzione dagli investitori, visto l’impatto che potrà avere non solo sul mercato azionario, ma anche su altri asset.
L’auspicio è che una frenata dell’inflazione, magari anche maggiore del previsto, possa portare a un allentamento della politica monetaria restrittiva della Fed.
Questo è quanto si aspettano gli economisti di Pimco che ora vedono un rialzo più contenuto dei tassi di interesse negli Stati Uniti, con un incremento dello 0,25% a inizio febbraio e uno stop intorno al 5%.
ING vede forte risposta del mercato
I colleghi di ING credono che il dato odierno sull’inflazione possa dare vita a una risposta forte da parte del mercato.
La reazione maggiore si avrebbe nel caso in cui il dato dovesse deludere, considerando che gli investitori sono portati ad aspettarsi ulteriori sorprese al ribasso.
Le previsioni di Mufg Bank
Anche gli esperti di Mufg Bank si aspettano movimenti degni di nota sul mercato dopo il dato odierno sull’inflazione, anche con un occhio al dollaro.
Gli analisti spiegano che se l’indice dei prezzi al consumo dovesse mostrarsi forte, ciò darebbe sostegno al dollaro, alimentando l’aspettative di nuove stretta di una certa entità da parte della Federal Reserve.
Se al contrario l’aggiornamento in arrivo dovesse rivelarsi debole, allora ciò indebolirebbe il dollaro e supporterebbe i mercati azionari.
Inflazione USA deciderà direzione mercati
La seduta odierna sarà quindi molto importante e potrebbe rivelarsi decisiva anche per le Borse, come evidenziato da Deutsche Bank.
Gli esperti di quest’ultima ricordano che nel 2022 le sessioni migliori e peggiori per l’S&P500 si sono avute proprio nel giorno della diffusione del dato sull’inflazione.
Alla luce di ciò, la banca tedesca crede che l’aggiornamento odierno possa decidere la direzione dei mercati per il prossimo mese.