Ftse Mib: ancora forza? Unicredit, Intesa e Stellantis buy?

Il Ftse Mib pare intenzionato a portare avanti l'allungo rialzista partito lo scorso 7 marzo: ce la farà? La view di Stefano Sabetta.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib sta dando seguito al recupero partito da area 21.000. Ci sono le condizioni per ulteriori allunghi nel breve?

Il nostro indice sembra voler proseguire la strada dell’allungo rialzista iniziato il 7 marzo scorso.

La prima conferma e condizione avviene con il superamento dei 24.500 punti sul contratto future con scadenza giugno 2022.

Tuttavia, come si può osservare in figura, se si espande il grafico, il movimento sembra essere un fisiologico pull back ribassista che mira a testare la trend line inclinata positivamente che unisce i minimi del 3 marzo e del 26 ottobre 2020.

Tutta l’area compresa tra i 25.000 ed i 25.300 punti sarà la zona di resistenza chiave che si dovrà scapolare per capire se l'indice avrà la forza di recuperare tutto lo scarico di un mese fa coincidente con la tensione ucraina.

Dal punto di vista dell’analisi intermarket, molto sembra confermare la forza del breve termine. Anche il Dax, sebbene con diversa inclinazione sembra confermare l’appuntamento sulle resistenze fondamentali prima di un’eventuale fase di accumulazione o correttiva nell’area compresa tra 14.800 e 15.000 punti.

Però, analogamente al Ftse Mib, importante è che l’indice tedesco si porti sopra i 14.600 punti e lì faccia base. I livelli di Vstoxx e Vix ritornati sotto la cosiddetta soglia di attenzione che è rappresentata dal valore di 30: a differenza dell’indice di volatilità americano, il nostro si trova ancora a ridosso di tale valore.

Unicredit e Intesa Sanpaolo sono due temi da valutare sui livelli attuali? Quali suggerimenti ci può offrire per entrambi?

Analogamente al nostro indice, ed alle considerazioni sopra esposte, le quotazioni delle due banche principali si trovano nella medesima situazione.

Per Intesa Sanpaolo la forza si dimostra con il superamento delle due resistenze settimanali a 2,12 e a 2,17 euro, mentre molto più in basso, importante è la tenuta di area 1,9155 euro.

Per il momento ci attendiamo che il titolo resti in un trading range laterale che impedisce di effettuare considerazioni se non mere scommesse direzionali.

Perfettamente sovrapponibile come analisi si può considerare Unicredit che, per confermare la forza, deve mettersi sopra 9,98 e 10,47 euro.

Importante è che il titolo non violi il livello dei 9,04 euro in eventuali ritracciamenti, o quanto meno non scenda sotto il livello di 8,56 euro.

Anche in questo caso ci aspettiamo una tenuta degli attuali livelli in trading range laterale, in attesa che le notizie sul fronte ucraino ma, ancora più importante, eventuali ulteriori sanzioni, consentano di calcolare altri impatti sui bilanci di Unicredit che è la più esposta tra gli istituti bancari italiani sul mercato russo.

Cosa può dirci in merito all’attuale impostazione di Stellantis e Ferrari e quali le attese per questi due titoli?

Riteniamo al momento più interessante l’impostazione grafica del titolo Ferrari per una serie di considerazioni. Stellantis per ora non ha recuperato quello che consideriamo un livello spartiacque a 14,878 euro: sarebbe preferibile che il titolo recuperi questa soglia entro la fine del mese di marzo.

Diversa, invece, è a nostro parere l’impostazione tecnica di Ferrari. Con la candela del mese di marzo il titolo ha recuperato la soglia chiave dei 185 euro, e non meno importante i minimi del mese di febbraio.

Il titolo ha anche tenuto in maniera molto precisa la trend line sul time frame monthly che unisce i minimi del mese di gennaio 2019 e di marzo 2020. Sull’estensione di questo segmento appunto Ferrari si è appoggiata con un movimento chirurgico.

Per non perdere eventuali movimenti più importanti sarebbe lecito entrare con una prima size già nell’area di 193,50 euro, mentre una seconda size potrebbe essere inserita alla chiusura del gap del 16 marzo prestando sempre attenzione alla gestione della posizione ed al proprio money management.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Guardiamo con attenzione in questa fase di tensione geopolitica ai titoli Leonardo e Fincantieri, legati in quota parte del loro portafoglio al settore della difesa.

Saremo compratori di Leonardo sulla debolezza, anche se con l’attuale impostazione il titolo offre nell’intraday anche degli ingressi short a 9,34 con stop a 9,53 euro.

Per quanto riguarda Fincantieri, segnaliamo che è finalmente riuscito a mettersi sopra una trend line che lo schiacciava al ribasso.

Sono ancora tradabili i ritorni del titoli verso area 0,61 euro, con uno stop loss eventuale di circa il 5% a 0,58 euro.

Sulla forza sarebbero anche possibili ingressi più rischiosi alla rottura dei 0,65 che potrebbero proiettare il titolo verso la ostica resistenza a 0,68 euro.