Ftse Mib: una blue chips strepitosa. Può schizzare del 135%

Tra le blue chips ce n'è una in particolare che ha un potenziale di rialzo che lascia a bocca aperto. Ecco di quale titolo si tratt e perchè comprarlo.

A meno di un’ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, la seduta odierna prosegue in buon rialzo per Iveco Group.

Iveco Group tra i migliori del Ftse Mib oggi

Il titolo, dopo aver ceduto ieri circa tre quarti di punto, oggi ha imboccato da subito la via dei guadagni. Anche se le quotazioni hanno ritracciato dai top intraday, Iveco Group si conferma in buon rialzo, mostrando una maggiore forza relativa rispetto al Ftse Mib e occupando una delle prime posizioni nel paniere delle blue chips.

Negli ultimi minuti Iveco Group si presenta a 5,555 euro, con un progresso del 2,59% e volumi di scambio vivaci, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 3,1 milioni di azioni, già al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,9 milioni.

Iveco Group: Equita SIM incontra il management

Iveco Group guadagna terreno oggi, con il focus sul feedback da un meeting di Equita SIM con il management del gruppo.

Dall’incontro sono emerse conferme di quanto elaborato in occasione dei risultati del primo trimestre.

Gli analisti della SIM milanese restano dell’idea che la valutazione sia eccessivamente compressa per i timori di breve, in particolare sullo shortage di componenti che, come noto, peserà sulla performance del secondo trimestre, e non rifletta minimamente il potenziale dell’accordo con Hyundai.

Iveco Group: spunti dal meeting

Quanto ai principali spunti dal meeting con il management, si segnala che il portafoglio ordini garantisce la copertura oltre fine anno e allo stato attuale vengono presi ordini per il secondo e il terzo trimestre del 2023.

Da evidenziare che non c’è nessuna cancellazione degli ordini per i veicoli con motorizzazioni diesel, con qualche richiesta di conversione da LNG/CNG in diesel, la cui redditività è comunque simile.

Quanto a RM e altri costi, il rincaro nel 2022 è stimato intorno a 300-400 milioni di euro, mentre parlando di prezzi è stato ribadito che sono previsti aumenti che permettono di recuperare i rincari su base annua, tranne nel secondo trimestre.

Quest’ultimo, come già anticipato, sarà il trimestre più debole dell’anno con volumi in lieve calo rispetto ai primi tre mesi dell’anno.Lo shortage componenti resta la principale difficoltà e pur prevedendo un miglioramento nella seconda metà dell’anno, la visibilità rimane modesta.

Per il business militare, che Equita SIM stima pesi il 5% del fatturato con margini superiori alla media, non vi è nessuna intenzione di vendere, sebbene sui giornali nei mesi scorsi siano emerse trattative che coinvolgono Oto Melara.

Parlando dell’accoro con Hyundai, dato che l’ambito del memorandum of understanding siglato lo scorso marzo, è molto ampio e probabile che vengano siglati accordi separati.

Prima su supply come la fornitura di motori da parte di Powertrain e più tardi sulle piattaforme comuni, con impatto su riduzione capex costi di R&D, senza escludere accordi sulla tecnologia fuel cell di cui Hyundai è all’avanguardia.

Iveco Group: per Equita SIM può salire di quasi il 135%

Per Iveco Group non sono esclusi altri accordi in ambiti specifici e il memorandum of understanding con Hyundai non dovrebbe precludere collaborazioni con ulteriori partner.

Equita SIM conferma la sua view bullish su Iveco Group, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 13 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 135% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.    

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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