Ftse Mib giù, Europa su, ma occhi aperti: in arrivo uragano

Arriva un doppio avvertimento dagli Stati Uniti: economia e mercati saranno travolti non da una semplice tempesta. Ecco cosa aspettarsi e cosa temere.

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L'ultima seduta della settimana prosegue in rialzo pe le Borse europee che sulla scia della buona chiusura di ieri a Wall Street, si spingono in avanti, pur mostrando una certa cautela.

Borse UE in lieve rialzo, cala in controtendenza il Ftse Mib

Assente ancora la piazza londinese per festività, mentre gli altri mercati si muovono in salita, ma con rialzi contenuti al di sotto di mezzo punto percentuale.

Non riesce a fare altrettanto Piazza Affari dove il Ftse Mib ha imboccato inizialmente la via dei guadagni, salvo poi muoversi a passo di gambero.

L'indice è scivolato in territorio negativo e ora cede lo 0,12% presentandosi a ridosso di area 24.400.

JP Morgan: l'allarme del CEO. Uragano economico in arrivo

Per i mercati azionari è stato lanciato un duplice allarme, proveniente dai manager di due grandi realtà statunitensi: JP Morgan e Goldman Sachs.

Nel corso di una conferenza stampa a New York, due giorni fa il presidente di Jp Morgan, Jamie Dimon, parlando a investitori e analisti non ha usato mezzi termini, mettendo in guardia dall'arrivo di un uragano economico.

A finire sotto accusa sono due eventi chiave, indicate come la causa scatenante di quella che è una previsione a dir poco pessimistica: la Fed e la guerra in Ucraina.

JP Morgan: paura per la Fed

Secondo Dimon, un quantitative tightening come quello che la Banca Centrale americana ha avviato a partire da questo mese, non si è mai visto prima, motivo per cui è come se fosse un qualcosa di imprevedibile.

D'altro canto non c'è alternativa e le Banche Centrali non hanno scelta vista l'eccessiva liquidità nel sistema, motivo per cui dovranno rimuovere almeno una parte per "fermare la speculazione, ridurre i prezzi delle case e cose del genere".

JP Morgan: guerra in Ucraina può spingere petrolio su nuovi record

A preoccupare poi il CEO di JP Morgan è la guerra in Ucraina e in particolare gli impatti della stessa sulla materie prime, con riferimento sia ai prodotti alimentari che al petrolio.

Dimon non esclude che le quotazioni dell'oro nero possano arrivare a toccare nuovi massimi storici, salendo fino a 150 dollari o anche fino alla soglia dei 175 dollari al barile.

Questo sarebbe un vero e proprio uragano, con effetti molto negativi anche sui mercati azionari.

Mercati: l'alert di Goldman Sachs

All'allarme del CEO di JP Morgan si affianca quello del suo omologo di Goldman Sachs.

L'AD di quest'ultima, John Waldron, proprio ieri ha dichiarato che l'attuale turbolenza economica è forse la più complicata che abbia mai visto nella sua carriera.

Il top manager parla infatti di un numero di shock senza precedenti che si stanno concentrando sul sistema.

Se l'AD di JP Morgan ha basato il suo allarme sulle azioni della Fed e sulla guerra in Ucraina, il CEO di Goldman Sachs cita un terzo fattore, rappresentato dall'inflazione.

John Waldron ha dichiarato: "Ci aspettiamo tempi economici più difficili da qui in avanti. Non c'è dubbio che stiamo già iniziando a vedere un contesto più duro nel mercato dei capitali".