Ftse Mib: il target del ribasso. Focus Enel, ENI e Saipem

Il Ftse Mib deve completare più in basso questa fase di decelerazione prima di tentare un recupero. La view di Pietro Paciello.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

Il Ftse Mib ha avviato nuovamente una correzione dopo aver fallito ancora una volta l'attacco ad area 25.000. C'è il rischio di nuovi cali?

L'andamento di Piazza Affari dipende a stretto giro da quello di Wall Street, visto che il Ftse Mib continua a muoversi in replica passiva rispetto agli indici americani, colpiti recentemente da un flusso di vendite abbastanza importante specie sul versante tecnologico.

Per il Ftse Mib l'obiettivo di questa decelerazione è teoricamente in area 24.000, quindi se dovesse proseguire il ribasso credo che si fermerà intorno a questo livello.

Per ripristinare uno scenario rialzista aspetterei una chiusura sopra i 24.700 punti, quindi per ora siamo in un classico trading range, onestamente poco significativo e poco interessante da tradare.

Al di fuori dei livelli indicati sarà bene prepararsi a dei movimenti abbastanza importanti per il Ftse Mib.

Banco BPM si è mantenuto a galla oggi, diversamente da Bper Banca che ha perso terreno. Qual è la sua view su queste due banche?

Per Banco BPM ai rumor si abbina una precisione grafica abbastanza interessante. Il titolo sta combattendo in maniera evidente sulla soglia dei 3,05/3,07 euro, da cui dovrebbe proiettarsi nuovamente verso i massimi dell'anno.

Questo scenario molto positivo in cui credo, diventerebbe sbagliato e quindi da capovologere solo con una chiusura giornaliera sotto 2,95/2,94 euro. Finchè Banco BPM rimarrà sopra tale soglia sarà probabile un allungo verso i top dell'anno.

Il discorso è un po' diverso per Bper Banca, anche se dal punto di vista grafico le due strutture tendono a somigliarsi. Su Bper Banca vedo un supporto dinamico a 1,565 euro, livello critico al di sotto del quale sarà meglio abbandonare le posizioni long.  

Qualora questo supporto dovesse tenere, farei attenzione alla prima resistenza statica a 1,6875 euro, oltre cui si avrà uno slancio rialzista abbastanza importante. 

Saipem è crollato oggi, ma ha perso quota anche ENI sulla scia del ribasso del petrolio. Cosa può dirci di questi due titoli?

La recente fase di decelerazione del petrolio, direi abbastanza fisiologica, ha portato una buona fase di prese di beneficio su ENI.

Il titolo rimane ancora in piena costruzione long e lontano da livelli di criticità e nella fattispecie questo movimento ribassista potrebbe trovare in zona 13 euro un supporto dinamico molto interessante e da lì dovremmo osservare un ritorno di forza abbastanza importante su ENI.

Questo potrebbe proiettare le quotazioni su un'area di prezzi vicina ai massimi dell'anno, a patto di assistere ad una ripresa del petrolio.  

Al momento non trovo interessante intervenire su ENI e non riesco a trovare una giustificazione tecnico-grafica per farlo, ma allorquando dovesse testare la zona dei 13 euro potrebbe svilupparsi una buona opportunità buy con uno stop molto stretto.

Ragionamento diverso per Saipem che in questi giorni è stata oggetto di movimenti speculativi molto importanti e interessanti.

Il titolo ha una storica area di prezzo statica a 1,27 euro e casualmente la recente spinta speculativa di ieri lo ha portato a ridosso di questa soglia di prezzo.

Come da attese questa resistenza statica ha respinto i compratori, con una decelerazione molto violenta e profonda oggi.

Ne deriva che sarà solo con una chiusura settimana sopra ara 1,27 euro che si potrà parlare di inversione su Saipem, viceversa nell'osservazione di breve-medio termine vedo una decelerazione verso quota 1,1225 euro.

Enel sta tornando a premere sull'area dei 6 euro. Questa flessione è un'occasione per nuovi ingressi long?

Enel rimane l'osservato speciale di Piazza Affari, non fosse altro per il fatto che è il titolo a maggiore capitalizzazione, con un'incidenza importante quindi sull'andamento del listino.

Negli ultimi giorni, con i recenti massimi in area 6,4 euro Enel ha disegnato una evidente logica divergenziale ribassista.

La decelerazione del titolo non mi sorprende, specie dopo la violazione dei 6,2 euro che ha innescato un movimento di correzione.

Non vedo quest'ultimo come pericoloso al momento e mi sembra semplicemente siano partite un po' di prese di beneficio dopo un buon allungo.

Mi aiuterei con i livelli di Fibonacci perchè non vedo grandi riferimenti grafici e quindi stimo un'area interessant a 5,8/5,7 euro, dove dovrebbero ripresentarsi gli acquirenti.  

Al momento, per quanto non molto aggressivo, Enel è orientato più al ribasso che al rialzo, quindi non va comprato e sarà da valutare nelle prossime giornate.

Solo un pieno recupero di area 6,6 euro, dove transita una grande resistenza dinamca, mi farebbe cambiare completamente idea, ma questa sarebbe un'inversione di lungo termine abbastanza improbabile allo stato attuale.