Ftse Mib: una batosta l’addio di Draghi. Cosa si rischia ora?

Il Ftse Mib accelera la risalita dai minimi dopo l'annuncio della BCE sui tassi, ma resta ultimo in Europa. Quali scenari dopo le dimissioni di Draghi?

A Piazza Affari la seduta prosegue in rimonta per il Ftse Mib che continua ad allontanarsi dai minimi della mattinata segnati a un passo dai 20.700 punti.

Ftse Mib: prosegue il recupero dai minimi dopo annuncio BCE su tassi

L’indice delle blue chip ora si presenta a ridosso dei 21.250 punti, con una flessione ben più contenuta dello 0,5%.

Il Ftse Mib sta riducendo ulteriormente le perdite dopo che la BCE ha annunciato il primo rialzo dei tassi dal 2011, con un incremento di 50 punti base sia per il tasso di deposito che per quello di rifinanziamento.

L’indice italiano risale ancora la china, ma resta indietro rispetto agli indici listini europei ed è l’unico a viaggiare in negativo.

A frenare il nostro mercato sono infatti le cattive notizie arrivate dal fronte politico che hanno confermato la crisi di Governo apertasi la scorsa settimana. 

Ftse Mib frenato da crisi politica: Draghi si dimette. Ora al voto

Ieri il primo ministro Mario Draghi non ha avuto il supporto in Parlamento da Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega e ha ottenuto quindi un voto di fiducia da soli 95 senatori.

Il voto ha manifestato la mancanza di un supporto parlamentare al suo Governo e di conseguenza oggi Draghi è salito di nuovo al Quirinale per presentare le dimissioni, accettate dal Capo dello Stato.

Il presidente Sergio Mattarella nel pomeriggio sentirà i presidenti di Camera e Senato e con ogni probabilità procederà nei prossimi giorni a sciogliere il Parlamento, indicendo nuove elezioni per fine settembre/inizio ottobre.

Ftse Mib, Spread e BTP: quali le conseguenze della crisi politica?

Le conseguenze principali che gli analisti di Equita SIM vedono a livello di mercato sono una risalita dello Spread BTP-Bund per l’incertezza politica, anche se gli esperti si aspettano un intervento mitigante da parte della BCE e quindi non si dovrebbero superare i 326 punti base toccati con la crisi del 2018.

Tra le conseguenze si segnala anche un maggiore rischio di esecuzione dei piani del PNRR, ricordando che al raggiungimento dei milestones di fine 2022 l’Italia è attesa incassare ulteriori 19 miliardi di euro di fondi europei pari all’1% di PIL, mentre sul 2023 sono previsti 34 miliardi o il 2% di PIL.

Non è esclusa la possibile paralisi di alcune riforme, quali ad esempio il DL concorrenza, cui si aggiunge un rischio di ritardi di alcuni dossier politicamente sensibili, quali ad esempio quello della rete unica e il deal Rai Way/EI Towers.

Ftse Mib: focus su PNRR. Gli obiettivi da portare a termine

Tuttavia, sul PNRR, gli analisti di Equita SIM ritengono che sia negoziabile a livello europeo un’estensione delle scadenze, e che qualunque nuova coalizione di Governo abbia interesse a spingere sui progetti e riforme del Recovery Plan.

Tra gli obiettivi da portare a termine ci sono: il Digitale, con il completamento del Polo Strategico Nazionale, la creazione di una piattaforma digitale nazionale dati operativa, quasi raggiunta, alcuni traguardi sulla cybersecurity, in gran parte già raggiunti, come l’istituzione della nuova agenzia per la cyber nazionale, avvio della rete di laboratori screening e certificazione.

Per le infrastrutture si segnala l’aggiudicazione di appalti per rete alta velocità su linea Palermo-Catania, mentre per la transizione energetica il focus è sull’aggiudicazione dei progetti per aumentare la resilienza delle reti del sistema elettrico.

Tra gli obiettivi da portare a termine si segnala anche il completamento della riforma della giustizia, dell’istruzione primaria e secondaria, e la legge sulla concorrenza.

Secondo Equita SIM, al contesto di incertezza economica e geopolitica si unisce quindi una fase di turbolenza politica e un rischio di minore credibilità a livello internazionale per l’Italia.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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