Ftse Mib: ribasso è appena partito. Unicredit e Intesa sell?

Il Ftse Mib ha visto innescarsi una dinamica ribassista che porterà su livelli più bassi degli attuali. La view di Pietro Paciello.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Pro Markets Sagl, Asset Management Company, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

Il Ftse Mib ha subito un duro colpo ieri, con le quotazioni tornate sui livelli di fine maggio. E' solo l'inizio del ribasso o si aspetta una reazione?

Il ribasso del Ftse Mib è appena partito e prima di valutare un'ipotesi correttiva di questo calo dobbiamo tornare a testare area 23.900, dove transita il supporto dinamico di cui abbiamo parlato più volte.

In altre parole si è appena innescato il ribasso e in area 23.900 potremmo misurare una prima reazione, non prima. Per me quindi il Ftse Mib è short e sarà il test dei 23.900 punti a farmi fare valutazioni alternative sull'ipotesi reversal.  

Con la violazione avvenuta ieri del supporto dinamico di breve a 24.800 punti si è sancito per il Ftse Mib l'innesco di una dinamica ribassista che, ripeto, ha come primo obiettivo area 23.900.

Unicredit e Intesa Sanpaolo ieri hanno lasciato sul parterre circa 3 punti percentuali entrambi. Qual è la sua view su questi due titoli?

Sia su Unicredit che su Intesa Sanpaolo sono in posizione short e mi sembra che con la seduta di ieri si vada a confermare questa chiave di lettura ribassista.

Primo obiettivo per Intesa Sanpaolo la soglia psicologica dei 2 euro, dove credo sia direzionato il titolo, e solo un pronto recupero di area 2,33/2,34 euro mi farebbe abbandonare l'idea di una fase discendente.

Anche per Unicredit si sta confermando una dinamica discendente che in realtà era già partita prima, quando il titolo aveva abbandonato la zona dei 10,7/10,65 euro.

Il ribasso di Unicredit mercoledì si era fermato millimetricamente sul precedente massimo relativo a 9,68 euro.

Ieri è stato bucato anche quest'ultimo livello, quindi per me la discesa prosegue verso area 9/8,95 euro. Anche per Unicredit quindi la chiamata è chiaramente short e una volta raggiunta area 9 euro valuteremo il da farsi.

Exor ieri è stato il peggiore del Ftse Mib, ma il bilancio è stato pesante anche per Stellantis e CNH Industrial. Cosa può dirci di questi tre temi della galassia Agnelli?

Un po' tutta la galassia Agnelli, dopo aver performato bene negli ultimi mesi, sta confermando dei segnali di debolezza emersi già nelle ultime sedute.

In particolare, CNH Industrial, dopo una prima rottura di area 13,6 euro, aveva tentato di riportarsi al di sopra della trendline di supporto in essere da novembre scorso.

Il titolo però non ci è riuscito, ha realizzato un perfetto pull-back ribassista, confermando la pressione short. Anche per CNH Industrial abbiamo quindi una chiamata ribassista abbastanza chiara, con primo obiettivo area 12,2 euro, dove si faranno le opportune rivalutazioni e revisioni dell'analisi.

In linea con una stagionalità che avevamo anticipato nelle ultime interviste, le prese di beneficio si sono manifestate in maniera molto secca ed evidente, in particolare sui titoli che in passato avevano performato molto bene, come quelli della galassia Agnelli.

Su Exor si è creato un perfetto pull-back ribassista in area 69,3 euro, quindi si è innescata una dinamica short con primo target area 60 euro. 

Il supporto strategico di lungo periodo è molto più lontano, in area 53 euro, ma vediamo cosa fa in area 60 euro prima.

Stellantis tra i tre titoli della galassia Agnelli, per quanto abbia palesato debolezza anche ieri, è quello tutto sommato in una configurazione ancora propedeutica a rimbalzare.

Credo che a breve Stellantis andrà a testare area 15,4 euro, dove transita un doppio supporto, statico e dinamico, dove ci saranno opportunità di acquisto se il mercato vorrà smettere di scendere.