Ftse Mib: fin dove calerà? ENI, Telecom e STM buy o sell?

Per questa settimana è atteso un movimento in range per il Ftse Mib: ecco il livelli da tenere d'occhio.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all’indirizzo email: [email protected].

I mercati azionari hanno vissuto una settimana condizionata dalla festività USA. Quali le attese per le prossime giornate?

L’andamento dei mercati USA è evidentemente influenzato non solo dagli scarsi volumi di venerdì, ma soprattutto dalla chiusura di giovedì, per via dell’importante Festa del Ringraziamento, con relativo ponte per buona parte degli operatori.

Stesso andamento, o quasi, anche in Europa, soprattutto per le piazze di Francoforte e Parigi, mentre Londra da sempre ormai è storia a sé), e con un po’ più di vivacità per Milano.

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Per i mercati USA e per il Dollaro, la tendenza potrebbe essere influenzata già da questa settimana dalla scommessa legata al prossimo aumento dei tassi a Dicembre: da 0,50% o 0,75%?

C’è dire però che una mossa da 50 basis points prima pare scontata dai mercati, così come il leggero proseguimento della fase del recupero.

In caso di un aumento dello 0,75% da parte della Fed, vedremo Wall Street in forte indebolimento, con un ritorno sui minimi, e dollaro in fase di rafforzamento per effetto del suo essere bene rifugio.

Ftse Mib: le attese per le prossime sedute?

Il Ftse Mib non riesce a superare i recenti massimi, ma si mantiene a ridosso degli stessi. Quali i possibili scenari ora?

Storia un po’ diversa per il nostro mercato. Piccoli passi che hanno portato il Ftse Mib dai supporti dei 24.200/24.300 punti di inizio settimana, fino alle resistenze dei 24.800/24.900 punti.

Il range della settimana iniziata oggi dovrebbe quindi essere confinato per il Ftse Mib fra i 24.200/24.300 ed i 24.800/24.900 punti, ed in un intervallo molto limitato di spartiacque posto fra 24.500 e 24.600 punti.

Solo un’uscita dai suddetti supporti e resistenze potrebbe far pervenire il Ftse Mib sui 23.800/23.900 punti, o molto meno probabile, sui 25.200/25.300 punti, a secondo e in seguito alla risposta sugli aumenti dei tassi USA a dicembre.

ENI sotto la lente

Visti gli attuali prezzi del petrolio, quali strategie ci può suggerire per ENI e Tenaris?

Il petrolio ha provato a mantenersi attorno agli 80 dollari, con punte sempre più frequenti al ribasso, anche pesanti, mentre pare non riuscire a superare gli 85, con pochi e modesti rialzi.

Qualche “fake news” di troppo, goffamente smentite da mani evidentemente interessate, che addirittura hanno ribaltato le stesse, hanno provocato per lo meno lo sconcerto fra gli operatori.

Da cui si deduce che a muovere al rialzo ENI non è stato di certo il petrolio, ma soprattutto la previsione di utili dell’esercizio 2022, stimati in circa 7 miliardi di euro.

Il titolo, infatti, solo dai minimi degli ultimi 12 mesi, è passato dai poco meno 10,50/10,60 euro ai poco più di 14,80/14,90 euro, con breve assestamento sui primi supporti di area 14,20/14,30 euro.

ENI potrebbe rifiatare, con una breve sosta, e rompere al rialzo dette resistenze e massimi degli ultimi 12 mesi, da dove appunto ha subìto piccole e salutari prese di beneficio.

Se non fosse per le nubi attuali di cui già scritto più volte, per non dire di quelle ancora lontane, con lo sguardo al 2023 e al 2024), ci sarebbe da indicare ENI come outperformer.

Il titolo è da monitorare fino allo stacco del dividendo a saldo nella prossima primavera.

L’analisi di STM e Telecom

Come valuta l’attuale impostazione di STM e Telecom Italia e quali indicazioni operative ci può fornire per entrambi?

Dopo uno scatto al rialzo dovuto principalmente, prima a frettolose ricoperture, e poi con susseguente accodamento, Telecom Italia da poco meno di quota 0,17-0,16 euro, si è portato per insistenti voci di OPA fino a poco sotto 0,22-0,23 euro.

Telecom Italia è ormai una consolidata “stock penny”, con tutti i suoi (pochi) pregi ed i suoi (tanti) difetti.

Per pura scommessa, si può valutare un acquisto per modesta quantità, ma coperto da vendita di opzioni, o ancora con le sole opzioni, nulla di più.

Rimanere invece completamente fuori da ogni operazione, per la pur speculativa STM, con ancora quotazioni troppo elevate.

Soprattutto in considerazione della “debacle” che hanno avuto i maggiori competitors, come Intel ed AMD, oltre a quelli cinesi e coreani e del Taiwan.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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