Ftse Mib: decisive le prossime sedute. Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib resta al di sotto della resistenza: ecco i due livelli da tenere d'occhio nel breve.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib si è allontanato dai recenti top, mettendo sotto pressione la base del trading range. Quali scenari ora?

Il Ftse Mib è ancora in una situazione di possibile accumulo subito al di sotto della resistenza mensile a 25.000 punti e sotto il livello del 61,8% del Fibonacci Reversal, calcolato prendendo a riferimento i massimi di gennaio 2022 con i minimi disegnati a luglio scorso.

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Il livello supportivo da cercare di mantenere è a 24.051 punti, prendendo come riferimento l’indice cash, mentre quello da recuperare questo mese, per dare prova di forza, è a 24.732 punti.

Ftse Mib: i motivi della debolezza

La debolezza del Ftse Mib è anche da attribuire all’elemento tecnico del rolling dei contratti in scadenza venerdì di questa settimana.

L’appuntamento con la scadenza trimestrale è arrivato in concomitanza con l’approdo degli indici europei sui livelli di resistenza e, contestualmente, dell’indice di volatilità Vstoxx sul supporto a 20 punti.

Per il momento di debolezza prettamente tecnica, è necessario dalla prossima settimana osservare la nuova direzione che gli indici vorranno prendere dopo il cambio contratto.

Come abbiamo avuto modo di osservare le scorse settimane, in un’ottica intermarket anche il principale indice europeo, il Dax, si trova su strutture tecniche del tutto sovrapponibili al Ftse Mib.

Vediamo appunto che l’indice tedesco si trova in una situazione di tentativo di accumulo sui livelli di resistenza a 14.391 punti, mentre il supporto da monitorare è a 13.970 punti.

Al di sotto di tale soglia, come parallelamente al supporto prima segnalato sul Ftse Mib, il contratto cash del Dax entrerebbe in una fase di debolezza.

Meglio Unicredit o Intesa Sanpaolo?

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?

Parallelamente ai livelli equivalenti di insistenza sulle resistenze che abbiamo osservato sul Ftse Mib, entrambe i bancari da lei citati insistono e tentano di accumulare al di sotto delle resistenze e mantengono dei livelli supportivi molto importanti.

Partendo dai supporti di lungo termine, per Unicredit è importante mantenere i 12,61 euro, quindi il titolo diventa da attenzionare se dovesse andare al di sotto di tale soglia.

A livello di resistenza, il livello eventualmente da rompere è dato dai 13,56 euro.

Per il breve termine da monitorare i 13,036 euro, mentre un eventuale ingresso di breve si potrebbe ipotizzare la prossima settimana a 12,56 euro, con eventuale stop loss a 12,096 euro.

Su Intesa Sanpaolo, invece, è possibile impostare a proprio rischio una strategia di lungo termine, attendendo eventualmente il test a 1,92 euro e ponendo uno stop loss quantitativo di non oltre il 5%.

Focus su STM e Telecom Italia

Come valuta l’attuale impostazione di STM e Telecom Italia e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Manteniamo una preferenza per STM che vanta una migliore impostazione tecnica. Il titolo tecnologico, infatti, sta provando a rompere il livello dei 37,82 euro.

Quanto ai supporti, STM ha un livello ben distante che eventualmente è possibile comprare a 31,105 euro, ma al momento appare improbabile il ritest di tale soglia, mentre appare più probabile un tentativo di accumulo sotto resistenza.

Per quanto riguarda Telecom Italia, è un titolo altamente speculativo per il quale sconsigliamo, almeno per il momento, di aprire una posizione, se non di modesta entità.

Ogni direzionalità del titolo è ancora una volta legata alle vicende di eventuale ingresso del fondo KKR.

Infatti la giornata di ieri ha visto il titolo in cima al listino sulla scia dei rumors legati ad una possibile offerta per NetCo con l’appoggio del governo.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Molto interessante appare Poste Italiane che è sul livello supportivo a 9,34 euro. Un eventuale rally potrebbe consentire al titolo una possibilità di salire fino a 10,27 euro.

Per i profili meno propensi al rischio si potrebbe tentare di attendere il titolo a 7,92 euro ed apporre uno stop loss a 7,57 euro, anche se questa eventualità in questo momento appare poco probabile.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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