Ftse Mib: nuovi rialzi in vista? Telecom e Stellantis buy?

Il Ftse Mib sembra più debole rispetto a prima, ma è anche vero che i ribassi sono meno cattivi. La view di Davide Biocchi.

ftse mib scenari

Di seguito riportiamo l'intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib sta provando a scavalcare anche l’ostacolo dei 28.500 punti. Si aspetta ulteriori rialzi nel breve?

Le Borse secondo me sono un po’ in una terra di nessuno. Se guardiamo ai futures del Nasdaq e dell’S&P500, notiamo che ad agosto hanno messo a segno un massimo e un minimo significativi e ora si muovono in trading range.

Questo è quanto accaduto anche al Ftse Mib che a fine luglio si è spinto a poca distanza da area 30.000, per poi andare a rivedere l’area dei 28.000/27.800.

Ciò vuole che il nostro indice si muove in 1.200 punti che su 30.000 punti corrispondono a un 4%.

Ftse Mib: i possibili scenari ora

Per ora il Ftse Mib è nell’intervallo sopra citato, ma mi sembra più debole rispetto a prima, nel senso che una volta, quando reagiva ai ribassi, era arrogante.

Ora invece, c’è mezza giornata di arroganza e poi si dissolve tutto, quindi l’indice è indubbiamente meno pimpante prima, ma d’altra parte i ribassi sono meno cattivi.

Chi vende azionario adesso, che fa? Se si guarda quanto rende la Borsa statunitense, si scopre che quest’ultima offre lo stesso rendimento dell’obbligazionario, ma siccome l’azionario sale, tu ci guadagni.

Il problema è se la Borsa imbocca un ribasso serio, perché a quel punto lo scenario cambia del tutto.

L’economia europea sta andando forse verso una conclamazione di recessione e per certi versi può essere già scontata nel recente ribasso ed è possibile che il mercato riparta nel momento in cui la fase recessiva sarà conclamata nei numeri.

C’è una variabile non da poco: fino a ora stiamo vedendo decennali con rendimenti in rialzo e il giorno in cui le Banche Centrali faranno capire che sono arrivate come rialzo dei tassi, pian piano ci saranno switch sulle obbligazioni.

Tornando a Piazza Affari, vedo uno scenario di trading range per il Ftse Mib, facendo attenzione alla tenuta dei 27.700/27.500 punti, sotto cui ci sarà il rischio di ribassi più veloci.

Lo stesso dicasi per un rialzo sopra i 30.000 punti, che avverrà in maniera vivace quando sarà.

Focus sul settore bancario

Nel settore bancario ci sono dei temi che offrono spunti interessanti in questa fase?

Prendendo il grafico di qualsiasi bancario, si nota un movimento che si è andato contraendo ultimamente, basti guardare quello di Unicredit.

I grafici di Banco BPM e Bper Banca, a mio avviso, sono bruttini, e quindi mi chiedo perché dovrei andare a impelagarmi in un settore che non brilla più come un tempo.

Pensando a quello che potrebbe succedere alle banche nei prossimi 6-12 mesi, mi viene difficile pensare che possano trovare il modo per strizzare ancora di più lo strofinaccio.

L'analisi di Stellantis

Stellantis si sta spingendo con slancio verso quota 18 euro. Qual è la sua view su questo titolo?

Stellantis, al pari di altri competitors, sale sulle aspettative, ma ricordiamo che il settore auto è in enorme cambiamento.

L’Europa ha deciso di convertirsi all’elettrico, ma le società tedesche non rimarranno a guardare e cercheranno di tirare fuori modelli nuovi.

Il grafico di Stellantis è quello di un titolo che tutto sommato si barcamena, ma è in mezzo al guado.

I titoli con spunti interessanti

Quali sono i titoli che offrono spunti interessanti in questo momento?

I titoli che hanno momentum in questa fase sono Leonardo, Mediobanca e Telecom Italia.

Per Leonardo credo sia tardi ormai per entrare, ma siamo su livelli molto duri, visto il titolo ha visto i prezzi attuali l’ultima volta nel 2017.

Il titolo presenta una resistenza tra 14 e 16 euro, ma su scala mensile ha un bel testa spalle rialzista e l’idea è che possa arrivare verso i 15,8/16 euro.

Molto bello il grafico di Mediobanca che ha superato la resistenza dei 10,8 euro e continua a salire ora.

Uno sguardo a Telecom Italia che è alle prese con una resistenza nell’area tra 0,31 e 0,33 euro e se dovesse rompere questa fascia di prezzo, avrà come obiettivo la soglia di 0,45 euro.