Ftse Mib su, ma tornerà giù. ENI, Unicredit e Intesa buy?

Da segnalare una piccola inversione per il Ftse Mib, destinato a ritracciare ancora.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Massimiliano De Marco, analista tecnico di Robotrend.com, con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib continua a gravitare sotto i recenti massimi che per ora restano inviolati. Quali i possibili scenari ora?

La configurazione della scorsa settimana, ovvero un consolidamento triangolare alla fine di una salita molto ripida, era preludio ad una – almeno piccola – inversione per il Ftse Mib.

Ftse Mib calerà prima di nuovi rialzi?

E’ quello a cui stiamo assistendo: è molto probabile che il ritracciamento dell’indice debba testare livelli più profondi prima di ripartire.

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Inoltre, è stato appena chiuso il gap a 24.650 punti, di conseguenza finchè tiene il recente massimo a 24.800 punti, il Ftse Mib può puntare a target inferiori come i 23.700 e i 23.000 punti.

In caso di rottura al rialzo, invece, il Ftse Mib troverà una prima resistenza importante a 25.150 punti.

Meglio Unicredit o Intesa Sanpaolo?

Ieri Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno seguito sentieri opposti, con il primo in calo e il secondo in rialzo. Qual è la sua view su entrambi?

Le sedute che hanno portato Unicredit al massimo relativo del 22 novembre sono state “divergenti”, ovvero con prezzi in salita e oscillatori in diminuzione.

Le ultime sessioni, invece, mostrano su base oraria massimi e minimi decrescenti, confermando la reazione alla divergenza.

Come nel caso dell’indice Ftse Mib, fino a tenuta del massimo si possono ricercare target inferiori per Unicredit, da 12,8 euro fino ad area 12 euro, dove passa la trendline partita in estate.

Intesa Sanpaolo al contrario ha segnato il massimo relativo su forza, di conseguenza è più probabile che debba prima ritestare il top con forza tecnica divergente.

Il target più probabile per il titolo è l’area di resistenza a 2,30 euro, mentre il supporto è sulla soglia psicologica dei 2 euro.

L’analisi di Stellantis e Ferrari

Come valuta l’attuale impostazione di Stellantis e Ferrari e quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Stellantis ritorna all’attacco dei 15 euro, con ottime probabilità di successo nel superare il precedente massimo relativo a 15,11 euro.

Un buon target rialzista si trova in area 15,8 euro, come proiezione in relazione ai precedenti swing e all’interno dell’area 15,2-16,2 euro che comprende i livelli di Fibonacci più importanti.

Struttura simile per Ferrari che però ha già superato il precedente estremo: in questo caso un target rialzista si potrebbe identificare in area 227 euro.

Attenzione però a 211 euro, supporto che se perso potrebbe provocare uno strappo di chiusura del gap di un paio di settimane fa.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato e a quali consiglia di guardare ora?

Rimangono interessanti Prysmian ed ENI per il superamento dei propri massimi precedenti, al contrario per CNH Industrial, che identificavamo la scorsa settimana, il target è raggiunto.

Interessante anche FinecoBank che sale con ottima forza e momentum.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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