Ftse Mib resisterà ancora? Enel, Unicredit e Intesa buy?

Il Ftse Mib è l'indice giusto nel momento sbagliato: importante la tenuta del supporto, ma tutto dipenderà dagli altri indici. La view di Stefano Sabetta.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib è tornato sui livelli dell’ultima decade di luglio. Quali i possibili scenari dopo il risultato elettorale?

Bene, ma non basta, si potrebbe dire. Il risultato elettorale arriva in un momento di diffusa debolezza degli indici mondiali, in storno sul ritorno della volatilità che si riporta oltre i valori dei 30 punti sia su Vix che sul VStoxx.

Tutta la volontà di mantenere i livelli chiave si evince con la tenuta dei 21.075 punti di Ftse Mib che, rispetto ai maggiori indici mondiali, mantiene una forza relativa evidente.

Complice l’inversione dello spread e della ritrovata forza sui bancari, l’aspettativa per il Ftse Mib è che provi quantomeno a lateralizzare nonostante la debolezza diffusa.

Certo è che su una prosecuzione del risk-off sulle principali piazze, difficilmente il Ftse Mib avrebbe la forza di arrestare una possibile caduta che avrebbe come target il livello dei 19.100 punti.

In un approccio intermarket vediamo infatti l’S&P500 in pressione sui minimi di giugno. Nel caso di cedimento, la possibile discesa si potrebbe estendere fino a 3.393 punti.

Un discreto segnale arriverebbe anche solo dal mantenimento di questo livello per il fine settimana, mentre le resistenze sono ben più in alto a 3.929 punti. Situazione simile per il Dax, aggrappato in penetrazione dell’ampio supporto che ha come estremi i 12.805 punti, ormai invalidati, e gli 11.460 punti.

Qual è la sua view sui due big del settore bancario quali Unicredit e Intesa Sanpaolo? Cosa può suggerirci per entrambi?

Unicredit ha invertito rapidamente una tendenza ribassista innescata con la figura di engulfing bearish della settimana iniziata il 15 agosto, con la figura di engulfing bullish del 29 agosto.

Da questa è partito un impulso rialzista che è andato a riprendere l’area spartiacque dei 10 euro.

In un eventuale storno, fondamentale sarebbe nuovamente la tenuta dell’area compresa tra 9,91 e 9,28 euro, mentre, un eventuale spunto rialzista avrebbe come target massimo per il momento i 13,67 euro.

Inoltre, sul titolo si è assistito ad un arretramento del fondo Marshall Wace che ha ridotto il proprio posizionamento short allo 0,46% del capitale sociale.

Intesa Sanpaolo prova a mantenere il supporto a 1,70 euro e sarebbe un buon segnale se riuscisse a presidiare li livello entro fine mese.

In tal caso il livello supportivo si alzerebbe a 1,74 euro. Un’eventuale ripresa della debolezza sul titolo avrebbe come target short il livello di 1,62 euro. Dall’altra parte un’eventuale ripresa della forza avrebbe come ripresa quota 1,94 euro.

Sul titolo Intesa Sanpaolo è presente sempre il fondo Bridgewater che ha aperto un posizionamento netto corto dell’1,56% sul flottante, mentre contestualmente vende allo scoperto i titoli appartenenti allo Stoxx 50 di Germania e Francia.

In chiave difensiva suggerirebbe di puntare su due utility come Enel e Snam?

La logica del titolo difensivo in un contesto di aumento dei tassi potrebbe non esser valida in questi frangenti di alta inflazione che implica un incremento dei tassi di interesse appunto.

La salita di questi ultimi comporta, da quest’altro lato, un aumento del costo dell’indebitamento per Enel e Snam, entrambi in una fase di visibile debolezza.

Tra l’altro le tensioni sui comparti energetici implicano di riflesso possibili deterioramenti della marginalità di breve termine di questi titoli.

Ad ogni modo, Enel si sta dirigendo verso il prossimo supporto a 4,40 euro, mentre Snam verso i 4,34 euro, soglia di prezzo che, se perduta, aprirebbe spazi verso discese più profonde fino a 3,93 euro.

Consigliamo quindi di puntare sui due titoli una volta stabilizzata la fase di aumento dei tassi di interesse, o banalmente non appena si dovesse evidenziare qualche figura di inversione.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Riteniamo interessante il titolo Moncler che prenderemo in considerazione sulla forza se dovesse recuperare il livello di 45,32 euro.

In queste fasi consigliamo eventualmente di dividere la size di ingresso in due parti, in caso di imprevedibili storni generali di mercato.

Il titolo sarebbe per noi appetibile in caso di discese a 35,74 euro, al momento poco probabili.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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